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La prevenzione di atti di bullismo e cyberbullismo, a partire da atti discriminatori, è all’attenzione da tempo da parte degli adulti (genitori, docenti, educatori) che si occupano di minori.

Bullismo e cyberbullismo: i dati che allarmano

L’allarme per la crescita del fenomeno è globale: le statistiche più recenti delle Nazioni Unite riportano che nel mondo 1 studente su 3, tra i 13 e i 15 anni ha vissuto esperienze di bullismo. Nel mondo 246 milioni di bambini e adolescenti subiscono ogni anno qualche forma di violenza a scuola o episodi di bullismo. Anche il cyberbullismo è in sensibile aumento: la maggior parte dei dati disponibili riguarda indagini condotte nei Paesi industrializzati con percentuali di minorenni che lo hanno sperimentato che variano tra il 5% e il 20% della popolazione minorile, con conseguenze psicofisiche che vanno dal mal di testa ai dolori allo stomaco e/o che si manifestano con mancanza di appetito o disturbi del sonno.

 La situazione in Italia

Secondo il report dell’Osservatorio Indifesa del 2023 tra i 3.405 i ragazzi e le ragazze in Italia tra i 14 e i 26 anni, facenti parte del campione preso in esame, insieme a Terre des Hommes, OneDay e la community di ScuolaZoo, il 47,7% è vittima di bullismo o cyberbullismo e il pretesto principale per il quale vengono attaccati è l’aspetto, poi l’origine etnica con il 7%, seguiti dall’orientamento sessuale 5%, la condizione economica (3,5%), la religione, identità di genere e disabilità.

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Tuttavia solo il 5% tra loro si rivolge ad un adulto o a uno sportello se assiste a episodi di bullismo o cyberbullismo. Il 14% non fa nulla, il 31,5% dei ragazzi e delle ragazze non parlano con nessuno di bullismo e cyberbullismo, il 24% ne parla con amici, il 21% con la mamma –ma solo il 3% ne parlerebbe col papà – solo il 6% con gli insegnanti e appena l’1,42% ne parla con lo psicologo a scuola.

Otto ragazzi su 10 hanno paura del web e il cyberbullismo è la minaccia più temuta dagli adolescenti quando sono online, lo afferma il 23% tra loro, ma sono percepite come minacce anche il furto di identità e l’alienazione dalla vita reale e infine il 55% tra i ragazzi ci dice che i propri genitori non controllano la loro attività online.

In Italia esiste dal 2017 la Legge 29 maggio 2017/71 che intende tutelare i minori per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo, fondamentale supporto a disposizione di docenti e famiglie.

In questo scenario si affacciano numerose soluzioni innovative, che stanno aumentando nel corso del tempo, ovvero app che se utilizzate a scuola e/o dagli adulti di riferimento potrebbero essere utili per intercettare e prevenire azioni di bullismo, cyberbullismo e discriminazione.

Le app per intercettare e prevenire azioni di bullismo, cyberbullismo e discriminazione

Ne presentiamo qui di seguito alcune, in modo non esaustivo.

Convy School

Convy School è un’App utile per le scuole e gli studenti che si può scaricare sul proprio smartphone, e interagisce direttamente per il Referente scolastico di bullismo e cyberbullismo che gestisce i casi da proprio Pc. Gli studenti tramite la App, scrivono il messaggioe lo inviano, come se stessero utilizzando WhatsApp.

Il messaggio sparisce dallo smartphone dello studente, viene crittografato e recapitato nel server a cui ha accesso solo il Responsabile designato dalla scuola. Il Responsabile con la propria password e la relativa chiave crittografica accede ai dati per gestire al meglio eventuali casi di bullismo. Nello smartphone di chi invia le segnalazioni non rimane nulla e nel Cloud è tutto crittografato, nel rispetto della Privacy e per la sicurezza totale dello studente.

My Tutela

My Tutela raccoglie e archivia i dati del cellulare in modalità forense all’interno di un cloud (whatsapp, screenshot, immagini e video); tramite l’opzione Audio Ambiente” registra le conversazioni intercorse con i propri contatti e consente di scaricare un report dei dati da presentare in fase di denuncia e processo. Velocizza le operazioni di contatto con le Forze dell’Ordine, oltre a garantire l’anonimato e custodire i dati, qualora il cellulare venga danneggiato o perso.

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NetGuardian ­

Il Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia, Psicologia Applicata – FISPPA dell’Università degli Studi di Padova, insieme a Fondazione Carolina, ha lanciato il progetto NetGuardian, che prevede la creazione di un algoritmo di Machine Learning per l’analisi automatizzata del testo, che utilizza il modello di Deep Learning BERT, e la generazione dell’indice di rischio attraverso un output associato a specifici valori emersi dall’analisi del linguaggio naturale.
L’App prevede anche una Chatbox, che registra l’input (testo o screenshot di chat) e restituisce un output in valore numerico misurando il rischio di cyberbullismo espresso dalla chat: se il valore oscilla tra 1 e 3, considerato basso rischio verrà chiesto all’utente di continuare ad inserire nell’App le successive conversazioni; se il valore è tra 4 e 7, rischio medio, si consiglia all’utente di prendere contatti con i servizi del territorio; se il valore è superiore a 7 si avvisa lo utente che verrà contattato da una task force di assistenza, costituita da esperti della Fondazione Carolina.

YouPol

L’applicazione YouPol, per smartphone, tablet e computer, nasce nel 2017 come strumento pratico e immediato di comunicazione fra cittadini e Polizia di Stato per prevenire e contrastare il bullismo e lo spaccio di sostanze stupefacenti.

L’App, a cui si accede con registrazione utente o in forma anonima, consente l’invio di messaggi e immagini direttamente alle centrali operative delle questure; non sostituisce il numero di emergenza (NUE) 112 ma rappresenta una modalità alternativa di contatto rapido con la Polizia di Stato.

Segnaliamo infine il sito statunitense The Daily Iowan dove è possibile trovare altre risorse per la prevenzione e la segnalazione di atti di bullismo e cyberbullismo. All’interno di questa risorsa si trovano i riferimenti ad app utilizzate in particolare in molte scuole nordamericane, alcune utili per un confronto sulle modalità di affrontare in ambito educativo il fenomeno.

Sitografia

https://www.fondazionecarolina.org/2021/



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