«Rena’ non mi lasciare…». Sono queste le ultime parole di Arcangelo Correra, il 18enne ucciso sabato mattina in piazzetta Sedil Capuano, dopo essere stato raggiunto da un colpo di una pistola maneggiata da un amico.
Un retroscena che emerge dall’interrogatorio reso da Renato Caiafa, il 19enne ritenuto responsabile di armi e ricettazione nelle indagini sul delitto Correra. Una scena drammatica, come conferma il penalista di Renato Caiafa, l’avvocato Giuseppe De Gregorio: Arcangelo Correra viene colpito alla fronte da un colpo di pistola; non muore subito, ma Renato Caiafa, assieme a un minore, lo fa salire sullo scooter per andare in ospedale.
Arcangelo è seduto al centro, prima di morire pronuncia queste parole. «Renato, non mi lasciare…». In ospedale, al Pellegrini, viene accertato il suo decesso. Nel carcere di Poggioreale, Renato Caiafa ha confermato di aver maneggiato l’arma, che sarebbe stata trovata sulla ruota di un’auto in sosta.
Ha ricostruito la nottata trascorsa tra vicoli e baretti, prima di maneggiare un’arma che ha stroncato la vita dell’amico di infanzia. Inchiesta sull’omicidio di Arcangelo Correra, ecco cosa ha dichiarato Renato Caiafa, nell’assumersi la responsabilità della morte del 18enne: «Abbiamo trascorso la nottata ai baretti di Chiaia. Eravamo io, Arcangelo e Giuseppe, un nostro amico di 17 anni. Siamo tornati in piazzetta intorno alle 4.30 del mattino, quando abbiamo notato quella pistola sullo pneumatico di un’auto in sosta, che era parcheggiata lì da tempo. Appena il tempo di impugnarla che è partito un colpo».
Ai parenti, Renato Caiafa dirà che Arcangelo si limita ad affermare che “non è successo niente”; fino ad essere accompagnato in ospedale in sella a uno scooter, in un tragitto scandito da questa frase: “Renato, non mi lasciare”.
C’è spazio per un ricordo personale da parte di Renato Caiafa.
«Io ed Arcangelo siamo amici da tredici anni circa, siamo andati a scuola insieme ed è una persona con cui ho condiviso tutta la mia infanzia e adolescenza.
Arcangelo è come un fratello per me e quanto accaduto è stato un tragico incidente».
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