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La prossima manovra proroga al 2025 il bonus mobili al 50% e conferma il bonus ristrutturazioni al 50% per le prime case, mentre per le seconde case l’aliquota scende al 36%. Ecco i dettagli
Buone notizie per chi sta pensando di rinnovare la casa: il bonus mobili sarà disponibile anche nel 2025, permettendo di detrarre il 50% delle spese per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, fino a un massimo di 5.000 euro. Invece il bonus ristrutturazioni, la detrazione rimane al 50% per la prima casa, mentre per le seconde case scenderà al 36%, con una riduzione progressiva prevista negli anni a venire. Queste nuove misure sono state annunciate dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, durante la conferenza stampa che ha seguito l’approvazione della Manovra.
Bonus mobili: cosa cambia nel 2025?
La struttura del bonus mobili rimarrà invariata e continuerà a essere applicabile agli acquisti destinati a immobili in ristrutturazione. Si tratta di un’opportunità per chi sta affrontando lavori di ristrutturazione, anche se il limite di spesa è stato ampiamente ridotto negli ultimi anni (era di 10mila euro nel 2022 e di 8.000 euro nel 2023). Il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, ha confermato che lo sconto rimarrà al 50% anche per il prossimo anno.
Per beneficiare della detrazione, i mobili e gli elettrodomestici devono essere destinati a immobili oggetto di ristrutturazione e includeranno anche apparecchi con alta classe energetica. La detrazione è valida anche per interventi su box auto o garage, oltre che per la ricostruzione o il ripristino di immobili danneggiati da eventi calamitosi, purché sia stato dichiarato lo stato di emergenza.
Come ottenerlo?
Per beneficiare del bonus mobili, è fondamentale che i pagamenti siano effettuati tramite metodi tracciabili, come bonifico bancario o carta di credito. Non sono accettati pagamenti in contanti o assegni. La somma detratta sarà suddivisa su 10 anni, e le spese possono essere utilizzate nella dichiarazione dei redditi per gli acquisti effettuati fino al 31 dicembre 2025. È importante notare che questo bonus richiede un rinnovo annuale, a differenza del bonus ristrutturazioni, che non necessita di rinnovo.
Bonus ristrutturazioni per la prima e seconda casa: ecco le novità
Accanto al bonus mobili, ci sono importanti aggiornamenti per il bonus ristrutturazioni a partire dal 2025. La nuova normativa prevede la proroga del bonus con un’aliquota del 50% per gli interventi sulla prima casa, mantenendo il tetto massimo di spesa a 96mila euro. Per le seconde case, invece, l’aliquota verrà ridotta al 36%, con un limite massimo di spesa di 48mila euro, seguendo una progressiva riduzione prevista dalla legge 23 maggio 2024, n. 67: dal 2028, l’aliquota per le seconde case scenderà ulteriormente al 30%.
Questa differenziazione tra prime e seconde case ha lo scopo di contenere i costi per lo Stato, che dovrebbero rimanere sotto i 600 milioni di euro.
Chi può usufruirne?
Il bonus è destinato a chi avvia lavori di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo o ristrutturazione edilizia su singole unità immobiliari residenziali, indipendentemente dalla categoria catastale. Inoltre, è applicabile anche ai lavori di manutenzione ordinaria relativi alle parti comuni di edifici residenziali, come ad esempio condomini.
Tra gli interventi inclusi nel bonus rientrano:
- Installazione di ascensori e scale di sicurezza
- Realizzazione e miglioramento di servizi igienici
- Sostituzione di infissi esterni, serramenti o persiane con serrande
- Rifacimento o costruzione di scale e rampe
- Interventi finalizzati al risparmio energetico
- Bonifica dell’amianto
- Opere per prevenire infortuni domestici e per l’eliminazione delle barriere architettoniche
- Interventi per la cablatura degli edifici e l’installazione di apparecchi di rilevazione di gas
Bonus ristrutturazioni: ecco come richiederlo
Con l’eliminazione della cessione del credito e dello sconto in fattura, l’unico modo per beneficiare del bonus ristrutturazioni sarà tramite la detrazione Irpef. Questa sarà suddivisa in 10 rate annuali di pari importo e potrà essere richiesta tramite la compilazione della dichiarazione dei redditi (modello 730 precompilato o modello Redditi Persone Fisiche).
Per ottenere queste detrazioni, il principio di cassa prevede che i pagamenti siano effettuati entro la fine dell’anno, indipendentemente dalla data di esecuzione dei lavori.
Bonus casa: nuove regole per le detrazioni dal 2025
A partire dal 2025, il bonus mobili e altri incentivi per la casa saranno soggetti a un nuovo limite complessivo per le spese detraibili, che dipenderà dal numero di figli e dal reddito familiare, in base al nuovo meccanismo del quoziente familiare. Ciò potrebbe ridurre l’importo delle detrazioni disponibili. Tuttavia, le spese già sostenute non influenzeranno questo nuovo limite, consentendo a chi ha avviato lavori di continuare a beneficiare delle agevolazioni senza penalizzazioni. Per conoscere i dettagli del provvedimento, sarà necessario attendere il 21 ottobre, quando sarà trasmesso alle Camere.
Riforme catastali: sì o no?
La questione del catasto ha sollevato numerose polemiche negli ultimi giorni, ma non rientra nella legge di bilancio. Come ha spiegato Giorgetti durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi, il catasto è già regolamentato nell’ordinamento ed è parte del piano strutturale di bilancio. Non si parla di modificare le rendite catastali, ma semplicemente di aggiornare le mappe per chi ha usufruito del Superbonus o non ha mai dichiarato correttamente il proprio immobile.
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