Edicole in crisi, Confesercenti Perugia lancia l’allarme

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I tempi cambiano e, purtroppo, a rimetterci sono anche coloro che per anni hanno svolto un ruolo fondamentale nella vita quotidiana dei cittadini. Tra le categorie più colpite dalla rivoluzione digitale vi sono le edicole, la cui crisi si aggrava a causa della diffusione delle notizie online, dei social media e della progressiva diminuzione della lettura su carta. Un grido d’allarme è stato lanciato dal presidente della Confesercenti provinciale di Perugia, Valter Puliti, che ha denunciato la drammatica situazione in cui versano le edicole. La scomparsa di queste attività storiche rappresenta una perdita inestimabile per le città umbre, Perugia compresa, privando i territori di un punto di riferimento culturale e sociale.

Confesercenti denuncia la crisi delle edicole umbre

Il presidente della Confesercenti provinciale di Perugia, Valter Puliti, ha espresso preoccupazione per la “profonda crisi che sta attraversando la rete delle edicole”. Puliti ha sottolineato come la chiusura di numerosi punti vendita stia impoverendo il tessuto sociale e culturale, con conseguenze negative sia nei grandi centri urbani che nei piccoli borghi.

“Un tempo cuore pulsante delle comunità locali – spiega Puliti – le edicole oggi sono minacciate dalla concorrenza dell’e-commerce, dalla diminuzione dell’acquisto di giornali cartacei e dai cambiamenti nelle abitudini di consumo”. Secondo il presidente, è necessario intervenire con misure concrete per sostenere gli edicolanti e salvaguardare la loro attività. Tra le proposte avanzate da Confesercenti vi sono agevolazioni fiscali, contributi per la digitalizzazione dei servizi e incentivi per la vendita di nuovi prodotti. L’associazione suggerisce anche di trasformare le edicole in spazi multifunzionali, capaci di offrire servizi aggiuntivi come il pagamento delle bollette o la vendita di prodotti locali.

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“Facciamo appello alle istituzioni locali – conclude Puliti – affinché si uniscano a noi per salvare le edicole della provincia di Perugia e definire obiettivi specifici a breve e lungo termine”.

Le edicole nella storia: da cuore pulsante dell’informazione alla crisi

Le edicole affondano le loro radici nell’Ottocento, quando le città iniziarono a destinare spazi urbani alla vendita di giornali, riviste e fumetti. Prima di allora, la distribuzione delle notizie era affidata agli strilloni, ai venditori ambulanti e alle cartolerie. Tra le edicole più antiche d’Italia si ricorda quella di piazza Canossa a Mantova, risalente al 1882, e l’edicola Radetzky di Milano, costruita in stile liberty e oggi adibita a spazio espositivo.

Per decenni, le edicole hanno rappresentato un punto di ritrovo per le comunità, un luogo dove informarsi e socializzare. Con l’avvento del digitale e il calo delle vendite della stampa cartacea, le edicole si sono trovate a dover affrontare sfide sempre più complesse, con molte di esse costrette alla chiusura o alla riconversione.

Le edicole hanno sempre avuto un ruolo chiave nel tessuto sociale cittadino. Non sono solo punti vendita di giornali, ma veri e propri presìdi di informazione, dialogo e socialità. Per molte persone, specialmente anziani e cittadini meno avvezzi alle tecnologie digitali, le edicole rappresentano un accesso fondamentale all’informazione, alla cultura e alla vita pubblica.

La chiusura delle edicole comporta una perdita significativa in diversi ambiti. Dal punto di vista culturale, il venir meno di questi spazi riduce la diffusione dell’informazione locale e nazionale, contribuendo alla progressiva desertificazione del dibattito pubblico. Sul piano economico, la chiusura delle edicole colpisce anche le famiglie che da generazioni gestiscono questi esercizi, spesso con margini di guadagno già ridotti. Infine, la scomparsa delle edicole ha un impatto sociale: meno luoghi di aggregazione significano meno interazioni tra cittadini e una maggiore tendenza all’isolamento, soprattutto nelle realtà più piccole.

Soluzioni e proposte

Per scongiurare la scomparsa delle edicole, occorre mettere in campo strategie mirate. La Confesercenti propone diverse soluzioni per sostenere gli edicolanti, tra cui incentivi economici e agevolazioni fiscali per abbattere i costi di gestione. Una delle idee più innovative è quella di trasformare le edicole in centri di servizi polifunzionali, offrendo prodotti locali, servizi di pagamento e persino eventi culturali.

Un’altra strada percorribile è la promozione della lettura attraverso campagne di sensibilizzazione, coinvolgendo scuole, istituzioni e media per incentivare l’acquisto dei giornali cartacei. Inoltre, la collaborazione con editori e distributori potrebbe favorire modelli di business più sostenibili per gli edicolanti, ad esempio riducendo il numero di copie invendute.



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