Vendita Piaggio Aerospace, le reazioni sindacali tra dubbi ma anche speranze di rilancio industriale e occupazionale

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Dal mondo sindacale non si sono fatte attendere le reazioni e i primi commenti alla vendita della Piaggio Aerospace: “Stupiti dalle tempistiche ed è incredibile che l’autorizzazione del Ministro Urso alla vendita di Piaggio sia avvenuta senza il minimo coinvolgimento del territorio e delle istituzioni savonesi. Ora inizia un percorso complesso e delicato, è necessario il massimo confronto con le organizzazioni sindacali in merito ad attente valutazioni su investimenti necessari e piano industriale di rilancio”, commenta Cristiano Ghiglia della Fiom Savona, a cui fa eco il segretario generale della Cgil Andrea Pasa: “Il territorio, le istituzioni e i lavoratori calpestati dal ministero e dal Governo”.

“Apprendiamo che il ministero del Made in Italy dopo sei anni di immobilismo ha deciso la vendita della Piaggio Aerospace ad un Gruppo turco, senza fare incontri preliminari con i territori interessati della Liguria, Genova e Savona. Una vergogna, una mancanza di rispetto e uno schiaffo a lavoratori, istituzioni, sindacato e politica regionale e locale. Ora la Regione Liguria dopo anni di latitanza pretenda immediatamente un incontro con i Ministeri interessati in cui ci sia la presenza delle Organizzazioni sindacali che rappresentano le lavoratrici e i lavoratori e le istituzioni locali per capire ciò che ha spinto il ministero ad accettare la proposta della Società turca e quali sono, se ci sono, il piano industriale e quindi gli investimenti, ma più in generale quale strategia per lo sviluppo dell’azienda e non l’ennesimo buco nell’acqua”.

Dalla Uilm Savona Patrizio Lai: “Siamo contenti, ci auguriamo che vengano davvero mantenuti gli attuali livelli occupazionali e i relativi servizi tecnici e logistici. Dopo sei anni di tensioni questo sembra un bel regalo di Natale per i lavoratori, da tempo alle prese con l’incertezza. Speriamo che sia la fine di un periodo difficile”.

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Il coordinatore regionale Uilm, Antonio Apa, aggiunge: “Apprendo dalla comunicazione del ministro Urso, della cessione della Piaggio Aerospace alla società turca Baykar. Finalmente dopo un amministrazione straordinaria iniziata nel 2018 si intravede una luce in fondo al tunnel per la società ligure. I lavoratori che hanno contribuito alla salvaguardia industriale della società passeranno un buon capodanno che si meritano. Cosi come bisogna sottolineare l’ottimo lavoro dei commissari e del governo. Da nostre informazioni ci risulta che la Baykar sia una società del settore aeronautico che fattura circa 2,5 miliardi di euro all’anno, con stabilimenti in Turchia e in Ucraina”.

“Riteniamo che l’acquisizione della Piaggio sia un occasione per la Baykar di crescere il proprio mercato in ambito europeo. La Uilm ha sempre sostenuto la solidità della Piaggio che ad oggi ha un notevole carico di lavoro e come sempre abbiamo sottolineato è un azienda e priva di debiti. Per tanto a nostro avviso ci sono tutte le carte in regola per essere rilanciata”.

“La nuova proprietà deve farsi carico delle questioni che da sempre riteniamo fondamentali quali la salvaguardia dell’unità aziendale e occupazionale; inoltre, riteniamo importante l’attuazione di un di piano industriale che possa portare a commesse aggiuntive che vadano a sommarsi a quelle già aggiudicate durante l’amministrazione straordinaria”.

“Ritengo che la cessione della Piaggio abbia risvolti anche di carattere politico da parte del governo turco, visto che da nostre informazioni uno dei due azionisti della Baykar abbia sposato la figlia dell’attuale Premier della Turchia. Come Uilm crediamo sia necessario tutelare gli assetti occupazionali e industriali del Gruppo Piaggio e nelle prossime sedi chiederemo che ci sia un rafforzamento della Golden Power per salvaguardare uno degli asset strategici del nostro paese” conclude.

“Prendiamo atto della comunicazione da parte del Mimit che ha scelto la proposta ritenuta più convincente – spiega Christian Venzano, segretario generale Fim Cisl Liguria -. E’ punto di partenza e non di arrivo dopo un’attesa che dura dal dicembre 2018 quando è iniziata la fase di commissariamento. Adesso entriamo nel vivo e auspichiamo che la valutazione del Mimit corrisponda a quei parametri che come Fim Cisl Liguria avevamo considerato strategici come la piena tutela occupazionale, la continuità dei siti produttivi di Villanova d’Albenga e Genova, con il mantenimento degli asset produttivi e la disponibilità a forti investimenti nelle risorse umane e nella ricerca per rilanciare un’azienda strategica che nel corso degli anni ha perso professionalità di alto profilo”.

“Auspichiamo che l’azienda scelta abbia tutte le potenzialità per un piano industriale che sappia dare un futuro a lunga scadenza. Ci sarà da valutare anche la questione poi della Golden Power. Questo annuncio deve essere un segnale positivo ma adesso ci aspettiamo in tempi rapidi una convocazione al ministero per avere un confronto diretto con il governo e con l’azienda per interloquire direttamente e capire quali sono le strategie. Bene i comunicati stampa positivi, ma vogliamo vedere e approfondire il piano industriale che è stato presentato. Dopo sei anni di attesa, gli annunci non sono più sufficienti” conclude l’esponente sindacale.





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