L’identità immaginaria della Sicilia in un libro di Franco Lo Piparo

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Maria Sole Stancampiano

Palermo, 1,febbraio 2025 – L’identità della Sicilia. Dibattito secolare, con mille implicazioni culturali che risalgono alla scuola poetica nata alla corte di Federico II. Un’identità su cui si sono interrogati tutti gli scrittori siciliani, da Leonardo Sciascia a Gesualdo Bufalino, da Elio Vittorini a Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Tutti hanno offerto chiavi di lettura “diverse” del modo di essere siciliani e, allo stesso tempo, hanno contribuito a creare il mito della Sicilia come un’isola-continente, un’isola a sé stante. Alla base due versioni: la Sicilia come “metafora del mondo intero” oppure pezzo “importante ma non autonomo” dell’Italia.

Sx Giuseppe Tornatore- Elvira Terranova – Franco Lo Piparo

Se n’e parlato a Palermo venerdì 31 gennaio , durante la presentazione del libro: Sicilia isola continentale. Psicoanalisi di una identità immaginaria del linguista e filosofo Franco Lo Piparo appena pubblicato da Sellerio per la collana Il divano (Palermo, 336 pagine, euro 16,00). In sala con l’autore, bagherese doc, il regista Giuseppe Tornatore, premio Oscar nel 1990 con Nuovo cinema Paradiso, anche lui di Bagheria. Dibattito moderato dalla giornalista Elvira Terranova.

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“Un libro destabilizzante e avvincente”, ha detto Tornatore perché “smonta tutti i luoghi comuni sulla Sicilia da un osservatorio decisivo come è la lingua”.

Franco Lo Piparo, professore emerito di Filosofia del linguaggio all’Università di Palermo, ha certamente scritto un’opera polemica: dimostrare “l’italianità originaria della Sicilia”, quindi contro il sicilianismo e le sue conseguenze politiche di autonomismo privilegiato; e perché alla polemica unisce nel contempo un impianto rigorosamente scientifico. “L’italianità originaria” della Sicilia si dimostra sia sul piano culturale sia, e soprattutto, sul piano della lingua. Per cui Sicilia isola continentale è una “decostruzione della cultura sicilianista, e un’analisi del rapporto primordiale che esiste tra la lingua siciliana e la lingua italiana”. Un saggio di storia della lingua siciliana e dell’influenza che essa esercita sulla storia.

Lo Piparo solleva due osservazioni interessanti: la prima: “i fautori di un’identità originaria della Sicilia non si sono mai espressi usando il siciliano ma l’italiano”. Non come altre nazionalità che ritengono di essere negate e si esprimono con la lingua parlata in loco, per esempio la Catalogna. “Inoltre, le aspirazioni identitarie della Sicilia hanno sempre decantato caratteristiche di tipo geografico ed estetico”, come la bellezza dei luoghi e la straordinaria mescolanza di arte e monumenti dovuta alle molte dominazioni dell’isola. “Non di tipo politico-civile tali – dice Lo Piparo – da giustificare una nazione indipendente”. Questa critica avvia lo studio di tutte le espressioni culturali connesse al sicilianismo, “da Goethe e Stendhal fino a Camilleri, passando ovviamente per tutto il resto”.

La seconda osservazione di Franco Lo Piparo è che: “il siciliano, come il toscano, è il linguaggio più immediatamente compreso da tutti i parlanti italiani, come dimostra il caso Camilleri. Questo traccia il percorso di un’indagine storico-linguistica dall’esito stimolante e originale: ciò che è esistito fin dall’inizio non è una parlata siciliana separata, ma un siculoitaliano”.

L’ipotesi di Lo Piparo è fondata e, insieme, ardita. Sostenuta sulla base di reperti linguistici “primordiali”, cioè di documenti come la formula matrimoniale del 1259, la prima testimonianza di siculoitaliano a noi pervenuta.

Dal dibattito ai Cantieri Culturali alla Zisa a Palermo è venuto fuori come questo saggio sia una sorta di libro autobiografico, una sorta di “romanzo di una vita” tenuto nel cassetto per anni da un accademico con interessi variegati. Franco Lo Piparo ha scritto anche altre opere: Aristotele e il linguaggio: cosa fa di una lingua una lingua (2003), Filosofia, lingua, politica (2004), I due carceri di Gramsci (Premio Viareggio 2012), Il professor Gramsci e Wittgenstein (2014). Sicilia isola continentale. Psicoanalisi di una identità immaginaria è il primo libro pubblicato con Sellerio.





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