Oggetto da decenni di molta attenzione da parte della comunità scientifica per i loro numerosi benefici i polifenoli sono tornati recentemente in auge grazie a nuovi e preziosi risultati che riguardano altre loro benefiche azioni sulla salute. “Composti organici di origine vegetale i polifenoli sono noti soprattutto per le loro proprietà antiossidanti“, spiega la dottoressa Ilenia Grieco, biologa nutrizionista e founder del metodo Private Nutritionist, un nuovo approccio nutrizionale che mira a creare percorsi tailor made e quotidianamente dedicati. Presenti soprattutto nella frutta, nella verdura e negli oli vegetali i polifenoli, infatti, sono in grado di intercettare le specie reattive dell’ossigeno e i radicali liberi. “Riducono il tasso di ossidazione di numerose molecole, proteggendo le membrane cellulari dalla perossidazione lipidica. Inoltre, sono noti per la loro capacità di chelare i metalli, prevenendo i fenomeni di ossidazione catalizzati da tali specie. I polifenoli inoltre, sono coinvolti nella rigenerazione di vitamine essenziali”, prosegue Grieco.
Nuove ricerche hanno dimostrato che una dieta ricca di polifenoli migliora la salute cardiaca e riduce il rischio di malattie neurovegetative come il morbo di Alzheimer, il morbo di Parkinson, la sclerosi multipla, la sclerosi laterale amiotrofica e la malattia di Huntington. Le proprietà antiossidanti e antinfiammatorie dei polifenoli, inoltre, si traducono anche in benefici antiipertensivi e di riduzione dell’indice glicemico degli alimenti e in un miglioramento del benessere intestinale. Per questi motivi, i polifenoli sono stati associati a un minor rischio di diabete, alcuni tipi di neoplasie, tra cui il cancro del colon-retto, e di malattie cardiovascolari. “Per quanto riguarda le malattie cardiovascolari è emerso da diversi studi che i polifenoli potrebbero migliorare il funzionamento della membrana interna dei vasi sanguigni, inibire l’aggregazione piastrinica prevenendo i coaguli nelle arterie, avere effetti positivi sui lipidi presenti nel sangue e sulla sensibilità all’insulina. Inoltre queste sostanze inducono l’apoptosi delle cellule tumorali e inibiscono l’angiogenesi tumorale, contribuendo alla prevenzione e al trattamento del cancro”, continua Grieco.
“Da alcuni studi è emerso che coloro che hanno dichiarato di seguire diete ricche di polifenoli avevano un rischio inferiore del 46% di sviluppare malattie cardiache rispetto a coloro che ne mangiavano di meno”, spiega Daniele Del Rio, professore di nutrizione umana presso l’Università di Parma, come si legge su un articolo apparso qualche giorno fa sul Guardian. “I flavonoidi del cacao sono collegati a un rischio ridotto di ictus e infarto, mentre le catechine del tè verde possono influenzare positivamente il metabolismo, la circonferenza addominale e l’indice di massa corporea”, afferma nello stesso articolo la dottoressa Federica Amati, nutrizionista e ricercatrice presso la School of Public Health dell’Imperial College London.
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