Ex Farmografica, “Senza fondi pubblici a rischio l’operazione di salvataggio” #finsubito prestito immediato

“Il governo deve garantire le risorse finanziarie per il salvataggio dell’ex Farmografica”, l’impresa romagnola di imballaggi finita alluvionata lo scorso anno, con la totale distruzione degli impianti. “Dopo 19 mesi – dicono i sindacati – è assurdo che non si trovi ancora una soluzione”.

“Rischiamo davvero di far fallire questo progetto, e sarebbe una disgrazia”, afferma Ryan Paganelli, segretario Uilcom-Uil Ravenna. Il gruppo cervese Focaccia ha rilevato da una multinazionale austriaca l’azienda coi 79 lavoratori impegnandosi a investire parte dei 21 milioni necessari a tornare in produzione. Almeno la metà doveva essere garantita da ristori pubblici, che finora non si sono visti.

“Senza aiuti a fondo perduto non possiamo andare avanti con l’operazione”, spiega l’amministratore delegato Riccardo Focaccia: il mercato c’è, ma nel settore farmaceutico servono almeno due anni per ottenere le certificazioni e iniziare a fatturare.

Per i danni dell’alluvione la proprietà austriaca aveva ricavato 23 milioni dall’assicurazione, lasciando nelle casse però appena 1 milione 600 mila euro.
Insomma l’inondazione ha distrutto gli impianti, la multinazionale ha delocalizzato trattenendo gran parte della liquidità e ora si mette in discussione l’intervento pubblico. A questo punto serve una decisione della politica perché a pagare il conto non siano i lavoratori.

“Abbiamo chiesto un incontro al governo e speriamo di essere convocati al più presto per chiudere questa situazione”, conclude Saverio Monno, segretario Slc-Cgil Ravenna.

Il servizio di Giorgio Maria Leone