di Mauro Bonciani e Lorenzo Sarra
Linea per Bagno a Ripoli, ecco i tempi. «In autunno tutti i cantieri in contemporanea»
Da settembre i cantieri della nuova linea di tramvia Libertà-Bagno a Ripoli saranno attivi contemporaneamente su tutti i 7,2 chilometri di tracciato. E Palazzo Vecchio chiederà a Roma i 24 milioni di euro necessari per aggiungere le batterie ai tram oggi in circolazione, così da togliere i pali ed i fili in piazza dell’Unità e piazza Stazione e in «tratti di pregio nel centro», come Porta a Prato e la Fortezza.
Via i pali
Il punto sui cantieri e l’annuncio della richiesta di soldi per modernizzare i Sirio in circolazione sono stati fatti dall’assessore alla mobilità Andrea Giorgio, alle commissioni ambiente ed urbanistica, riunite in seduta congiunta giovedì 30 gennaio. E proprio dopo due ore di confronto sui cantieri — con i timori dei consiglieri delle opposizioni per gli alberi e per traffico e sosta durante i due anni di cantieri, ma anche per i possibili ritardi dei lavori — Giorgio ha annunciato la svolta su pali e fili anche per le linee già in funzione (la Libertà—Bagno a Ripoli ha oltre 3 km senza pali e fili e sarà servita da 16 nuovi tram Hitachi a batteria).
«Abbiamo visto i nuovi tram a batteria di Hitachi — ha spiegato — che saranno più silenziosi, moderni, luminosi con vetri anche sul tetto e che serviranno sulla nuova linea che ha lunghi tratti senza pali e fili (come sui lungarni e in viale Giannotti fino a piazza Bartali, ndr). E per dotare di batteria i 46 Sirio attualmente in esercizio, ammodernandoli, chiederemo i soldi a Roma, grazie ai bandi sulle tramvie, la cui scadenza è stata riaperta e adesso è a maggio; è una spesa notevole, 24 milioni per tutti i 46 convogli, e questo ci permetterà di togliere pali e fili in zona Stazione e nelle zone di pregio del centro».
Se i fondi ci saranno insomma scompariranno finalmente i pali e fili in piazza dell’Unità — il cui capolinea adesso è inutilizzato con l’entrata in funzione della Vacs —accanto al complesso di Santa Maria Novella, e in piazza Stazione, ma si studia come toglierli anche a Porta al Prato e alla Fortezza.
I cantieri in contemporanea da settembre
Intanto da settembre, i cantieri per la tramvia di Bagno a Ripoli saranno tutti in contemporanea. «È l’unico modo per finire entro dicembre 2026 e rispettare le scadenze del Pnrr», ha spiegato Giorgio. Non sarà uno scherzo per il traffico: 7,2 chilometri di cantieri. Dopo l’antipasto di viale Giovine Italia (380 metri di restringimento, che dovrà essere sopportato per dieci mesi) e di viale Giannotti, la prossima tappa sarà per fine marzo in viale Matteotti, con 600 metri di lavorazioni per un anno e quattro mesi. Poi, a seguire, l’apertura degli altri cantieri: viale Gramsci e lungarno del Tempio a metà aprile, lungarno Colombo dalla terza settimana di maggio e settembre, toccherà a lungarno Pecori Giraldi e in piazza Beccaria, nonché di nuovo vila Giannotti. Uniche eccezioni: via Poggio Bracciolini a febbraio 2026 e ponte da Verrazzano, cantierizzato quando sarà ultimato il nuovo attraversamento sull’Arno di Bellariva, nella primavera 2026.
Per la nuova linea, Palazzo Vecchio si aspetta 11 milioni di passeggeri e «9.000 spostamenti in auto in meno al giorno».
Gli alberi e i parcheggi
Capitolo alberi: alla fine dei lavori «saranno 824 in più» e le nuove piante avranno circonferenza di 20-30 cm, aspetto contestato da consiglieri dell’opposizione: «Alberi più grandi non attecchirebbero», la replica di Giorgio.
Durante i lavori per i residenti saranno creati 1.500 posti sosta (820 nei due nuovi parcheggi scambiatori in zona viale Europa). La nuova linea costa 448 milioni di euro — «Compresi sottoservizi e opere di riqualificazione» — e sono previsti 200 operai al lavoro con tutti i cantieri attivi, mentre il Comune ha stanziato 2 milioni per sgravi Tari per i negozi dal 40% al 100% e oltre al tavolo con le categorie ci sarà una mail dedicata ai cittadini per segnalazioni e problemi.
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