Cari amici,
oggi pomeriggio in Senato, su mia iniziativa, si è tenuto il convegno “Difendere il Pnrr: legalità e trasparenza”, con il quale abbiamo voluto dare voce ad un argomento importante, il PNRR, ma soprattutto a chi, come Voi, è strenuo difensore di valori come la legalità e la trasparenza che fanno la differenza per chi crede nel rispetto delle regole.
Sono interveuti GIUSEPPE PITARI, Governatore distretto 2110 Sicilia e Malta del Rotary International , i governatori dei Distretti Rotary, CARMELO LA ROSA , presidente dell’Associazione Antimafia Alfredo Agosta; EMANUELE COCO (docente di Storia della filosofia, Università di Catania) , MARIA ROSARIA CARMELA ACAGNINO (giudice della VI sezione del Tribunale di Catania), il senatore RAOUL RUSSO (membro Commissione Antimafia) e a PAOLO BORROMETI, che oltre ad essere codirettore dell’Agi Agenzia giornalistica italiana è anche presidente di Articolo 21, oltre ad essere scrittore, autore di “Un morto ogni tanto: la mia battaglia contro la mafia invisibile”.
Viviamo in una società in cui, tante volte, abbiamo la sensazione che l’egoismo e la violenza prevalgano sulla comprensione e sulla solidarietà, che i modelli di vita basati sull’affermazione di sé e su comportamenti spregiudicati, che non rispettano le regole, abbiano soppiantato l’onestà, la coerenza e la rettitudine.
Sono questi valori che da soli potrebbero spiegare la ricchezza del significato di un’iniziativa come quella di oggi.
Il Senato apre le porte a chi come i governatori dei Distretti Rotary Club di tutta Italia, Associazione nazionale Antimafia Alfredo Agosta, in Sicilia – è ogni giorno impegnato, con azioni concrete, a DIFFONDERE LA CULTURA DELLA LEGALITÀ NEL TESSUTO SOCIALE.
In questa sala oggi la presenza del generale di Corpo d’armata dell’Arma dei Carabinieri, RICCARDO GALLETTA, ci ha ricordato, fra l’altro, quanto le istituzioni debbano essere grate per il lavoro degli uomini e delle donne delle forze dell’ordine che, ogni giorno, sono impegnati per AFFERMARE UN PRINCIPIO CARDINE PER UNO STATO DI DIRITTO, LA LEGALITÀ APPUNTO.
L’altra parola chiave della giornata odierna È TRASPARENZA. Voi meglio di me sapete quanto oggi le mafie e la criminalità organizzata abbiano cambiato il proprio linguaggio.
E’ l’infiltrazione silente nel tessuto economico e produttivo ciò che è oggi al centro dell’attenzione delle autorità preposte, come evidenzia fra l’altro la DIA Direzione investigativa Antimafia nel suo ultimo rapporto. Ecco perché, NELL’ALLOCAZIONE DELLE RISORSE DEL PNRR, IL FATTORE DELLA TRASPARENZA È CENTRALE.
Gli appetiti delle mafie sui fondi europei del Next Generation EU (oltre 220 mld) rendono necessario uno stringente controllo sulle erogazioni dei fondi pubblici
Il PNRR è sì una grande opportunità ma, come ogni grande opportunità, può celare grandi mire e opacità.
Tutto ciò ha reso e rende, ancora oggi, INDISPENSABILE L’ATTUAZIONE DI SPECIFICI STRUMENTI DI CONTRASTO PER INTERCETTARE GLI APPETITI CRIMINALI, da sempre molto attratti dai settori quali la realizzazione delle opere infrastrutturali, il ciclo dei rifiuti e le energie alternative, come sottolineato anche nella Relazione del Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica.
Nell’ambito del PNRR, risulta centrale, per la gestione regolare, corretta ed efficace delle risorse, la diretta responsabilità dei Ministeri e delle Amministrazioni locali per la realizzazione degli investimenti e delle riforme (di cui sono i soggetti attuatori).
A proposito di strumenti specifici di contrasto, non possiamo non citare la funzione essenziale della “Banca Dati Nazionale Unica della Documentazione Antimafia” (BDNA), che permette di acquisire una significativa “mappatura” degli operatori economici coinvolti nella realizzazione delle opere del PNRR.
Allo stesso modo, grazie all’impegno tangibile e concreto del Ministero dell’Interno finalizzato a rafforzare i presidi volti a prevenire le infiltrazioni criminali nel tessuto sociale ed economico, sono state definite misure di potenziamento dell’azione istruttoria dei Gruppi Interforze Antimafia istituti presso le Prefetture, chiamati a collaborare con i Prefetti per la realizzazione di una effettiva ed efficace attività di prevenzione antimafia.
Il tema del rafforzamento del sistema di prevenzione antimafia era già stato oggetto di un importante impulso dato dalla Legge n.233/2021 – relativo alle “Disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose”, con il quale il Legislatore ha previsto significative modifiche del Codice Antimafia.
LE ISTITUZIONI, DUNQUE, DEBBONO FARE LA PROPRIA PARTE, MA TUTTO QUESTO DA SOLO NON BASTA.
LA COLLABORAZIONE TRA ISTITUZIONI E SOCIETÀ CIVILE SI RENDE NECESSARIA PER UN’AZIONE DI CONTRASTO INCISIVA.
Per fare fronte alle criticità è pertanto AUSPICABILE UNO SFORZO CORALE da parte di tutti i diversi attori in gioco.
Si può vincere solo in squadra, coinvolgendo a pieno titolo il tessuto sociale e anche economico, partendo dal presupposto che anche le imprese, ad esempio, possono essere parte attiva nel contrasto ai tentativi di aggressione criminale all’economia, favorendo così la crescita del sistema produttivo nazionale.
La lotta alle mafie, d’altronde, è oggi una priorità per la corretta gestione della cosa pubblica.
In questo ragionamento, va chiarito, LA SOLA ATTIVITÀ REPRESSIVA NON PUÒ ESSERE CONSIDERATA L’UNICA VIA PER UN RISULTATO EFFICACE.
Appare necessario puntare sull’azione di prevenzione e, ancor prima, sull’aspetto culturale, mediante LA DIFFUSIONE E IL RICONOSCIMENTO DEL DISVALORE DELL’AGIRE MAFIOSO.
Qui si inserisce il “patrimonio valoriale”, il valore dell’agire legale, il contributo come Rotary Club e Associazione Antimafia Alfredo Agosta che, OGNI GIORNO, GETTA UN “SEME” DI LEGALITÀ E TRASPARENZA NELLE NOSTRE COMUNITÀ PER FORMARE NUOVE GENERAZIONI, che direi non solo sappiano ma soprattutto AMINO RISPETTARE LE REGOLE.
In chiusura del mio intervento, proprio a dimostrazione di quanto detto, ho consegnato un “documento” prezioso e importante.
Si tratta della MAPPA DELLE COSCHE MAFIOSE DI PALERMO CHE L’ALLORA COLONNELLO GENERALE CARLO ALBERTO DALLA CHIESA CONSEGNÒ, NEL 1971, ALLA COMMISSIONE ANTIMAFIA.
E’ un documento che ricorda anche l’impegno senza pari di un grande servitore dello Stato, che ha sacrificato la sua vita a difesa della legalità per un’Italia più giusta.
Lo consegno simbolicamente al Governatore Pitari, mentre a tutti i governatori dei Distretti Rotary presenti oggi, vorrei rendere omaggio di UNA MONETA DA 2 EURO COMMEMORATIVA DEL 30° ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA DEI MAGISTRATI GIOVANNI FALCONE E PAOLO BORSELLINO. E’ un piccolo omaggio a tutti voi che siete “testimonial della legalità” per esprimere la nostra gratitudine, per tutto ciò che fate!
Antonio
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CONVEGNO
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