rinviati a giudizio Danilo e Ludovico Maffei

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Ieri mattina, 30 gennaio 2025, il Gup Michela Valente ha rinviato a giudizio davanti al Tribunale di Foggia, all’udienza del 30 aprile prossimo, Ludovico Maffei ed il figlio Danilo – che hanno sempre professato la loro estraneità ai fatti – insieme ad altre venti persone, per i reati relativi alle consultazioni elettorali delle Comunali 2019 e Regionali 2020.

Gli altri imputati sono accusati di aver scattato foto alla scheda elettorale delle Regionali 2020 con la preferenza espressa in favore del candidato Danilo Maffei, che avrebbe offerto, direttamente o per interposta persona, denaro o altra utilità (che gli elettori avrebbero accettato).

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Al vaglio degli inquirenti, all’epoca dei fatti, alcuni messaggi fatti circolare tramite canali social in cui si rivolgeva l’invito a votare il candidato consigliere regionale in cambio di una somma di denaro, che pare variasse dalle 30 a 50 euro. A denunciare la presunta compravendita di voti era stata la consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Rosa Barone.

Alle elezioni comunali del 2019, il candidato di ‘Foggia Vince’, aveva ottenuto 906 preferenze, risultando il più suffragato della lista. Alle Regionali 2020, nelle fila della ‘Puglia Domani’ a sostegno di Raffaele Fitto, nella sola città capoluogo aveva incassato 4231 consensi. 

Il ruolo di Ludovico Maffei

Il padre del candidato consigliere regionale ed ex consigliere comunale eletto nel 2019 nella coalizione di centrodestra a sostegno di Franco Landella, è indagato perchè in qualità di presidente della cooperativa Astra, avrebbe minacciato una dipendente, con l’obiettivo di costringerla a falsificare il verbale delle operazioni elettorali del Comune di Foggia del seggio dove la donna era presidente, così da far risultare che Danilo Maffei avesse conseguito quaranta e non quattro voti, con la promessa che l’avrebbe sistemata a vita o altrimenti le avrebbe interrotto il rapporto di lavoro.

Ad altri tre lavoratori avrebbe prospettato la mancata prosecuzione del lavoro qualora non avessero votato il figlio alle elezioni Comunali e non si fossero prodigati a persuadere almeno altre dieci persone a votare Danilo Maffei.

Inoltre, ciascuno avrebbe dovuto mostrare l’elenco con i nominativi delle persone che si erano impegnate a votarlo e avrebbero dovuto fornire l’elenco.

Le indagini dirette dalla Procura della Repubblica di Foggia, impreziosite dalle attività tecniche di intercettazione, sono partite dopo l’esposto presentato presso gli uffici giudiziari da parte di una persona che nella circostanza raccoglieva le doglianze di alcune lavoratrici della società cooperativa, circa l’esistenza di un presunto clima ricattatorio e vessatorio vissuto all’interno dell’ambiente professionale.

Il voto a 40 euro

Come era stato riportato nella relazione dello scioglimento del Comune di Foggia per infiltrazioni mafiose, un elettore aveva fotografato la scheda in cabina; ma il click del telefono era giunto all’orecchio del presidente di seggio, che aveva chiesto opportuna verifica alle forze di polizia.

L’immagine era stata inviata al figlio tramite whatsapp. Quest’ultimo, si legge nel provvedimento, aveva  rilasciato spontanee dichiarazioni, facendo presente di avere inviato, il giorno prima, tramite telefono al proprio genitore, la fotografia della scheda elettorale da lui votata, chiedendogli di esprimere analogo voto e di inviargli la relativa fotografia. Ciò in quanto, essendo disoccupato ed in precarie condizioni economiche, aveva deciso di aderire alla richiesta rivoltagli da una persona incontrata casualmente di cui non aveva saputo fornire l’identità, che gli aveva chiesto di votare per il candidato e di estendere la richiesta anche ad altre persone, promettendogli un posto di lavoro se avesse fornito la prova del voto espresso. 

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Le indagini hanno permesso di individuare altre persone che avevano ritratto con il cellulare la propria scheda elettorale, come prova da fornire ad una persona “che aveva promesso loro, in cambio, il pagamento della somma di 40 euro per ogni voto”.


 



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