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Roccaraso a numero chiuso nel fine settimana, dall’Overtourism a i prezzi folli delle strutture alberghiere
Da sempre Roccaraso è considerata una meta molto ambita dai napoletani e dai campani in generale, ma stando a quanto riferiscono gli imprenditori locali una situazione simile a quella della scorsa settimana non si era mai verificata prima (ne abbiamo parlato QUI).
Un turismo low cost favorito da Tour Operator che con appena 20/30 euro hanno messo a disposizione dei propri clienti, non soltanto la colazione ma anche il pranzo al sacco.
Una situazione forse inaspettata per Roccaraso che, è si abituata a convivere con un’affluenza turistica davvero elevata specie in alta stagione invernale, ma che non era forse preparata a ricevere gli effetti del fenomeno Tik Tok e dei suoi influencer che hanno contribuito a riempire oltre 220 pullman.
Questo genere di turismo non ha certamente favorito le attività locali, alcune delle quali per non essere prese d’assalto (più che altro per lo sfruttamento dei servizi) hanno preferito chiudere e non lavorare di domenica.
Alcuni imprenditori del luogo, preferendo rimanere nell’anonimato, parlano di domenica scorsa come “una situazione fuori controllo” e la definiscono quasi “un’invasione”.
Una commerciante ha presentato anche una denuncia presso la stazione dei Carabinieri, in quanto una donna l’avrebbe aggredita, sia fisicamente che verbalmente, quando la titolare dell’attività l’aveva invitata a rispettare la fila per recarsi in bagno.
Si tratta di una situazione molto particolare – non si pensava potesse raggiungere questo clamore mediatico – che alcuni ritengono svilente per l’intero territorio e per il turismo tutto.
Ad esempio l’AltoSangroSkipass ha fatto sapere tramite un comunicato ufficiale diffuso tramite i propri canali social, che secondo loro quanto descritto in questi giorni è fuorviante dalla realtà.
Sostanzialmente gli enti ufficiali del comprensorio sciistico prendono le distanze da quanto accaduto a Roccaraso, specificando che non ha nulla a che vedere con le piste e con quanto offre il territorio.
Questo è plausibile perché dal paese dell’Alto Sangro bisogna percorrere alcuni chilometri per raggiungere gli impianti.
Detto ciò, sorge un altro problema che getta luci e molte ombre sugli organizzatori dei pullman, perché se è vero che con pochi euro è possibile raggiungere una meta sciistica prestigiosa come Roccaraso è anche vero che bisognerebbe verificare le modalità con cui questi tour operator organizzano questo genere di viaggi.
Un pullman generalmente offre tra i 40 e i 60 posti a sedere, con una media quindi di 50 posti. Se moltiplichiamo questa cifra per 25 (prezzo medio della gita) e poi per 220 (numero dei pullman) scopriremo che in palio c’erano veramente molti soldi. Questo calcolo approssimativo ci da un risultato di 275.000 mila euro.
Il deputato di AVS, Francesco Emilio Borrelli, ha fatto sapere che presenterà un esposto alla Procura della Repubblica affinché venga aperta un’indagine riguardo gli organizzatori di questi eventi e per verificare se i soldi incassati sono da attribuire a un turismo low cost regolare.
Ha dichiarato su Facebook: “Queste agenzie, questi organizzatori, nonostante la grande affluenza di clienti, che genera poi congestione, possono davvero proporre questi prezzi? Oppure il tutto avviene al nero e con mezzi di trasporto non a norma? Si dovrà verificare. Sto preparando un esposto per richiedere verifiche sugli organizzatori di questi spostamenti, per capire se risultano ricevute e scontrini, se i mezzi di trasporto sono omologati, se insomma se sia tutto in regola”.
Quello che è avvenuto domenica 26 gennaio è stato soltanto l’apice di una situazione che va avanti da mesi e che vede già le tutte le prossime date, fino a metà, febbraio soldout.
Probabilmente la colpa della situazione che è venuta a generarsi non è soltanto attribuibile a tutte le motivazioni che abbiamo elencato, perché in fin dei conti tutte le persone hanno diritto ad una “boccata di ossigeno” in montagna e sulla neve (ne abbiamo parlato QUI).
Dal lato albergatori fa riflettere che per trascorrere una notte a Roccaraso, prenotando su Booking, non si trovi un alloggio a meno di 200/250 di euro a notte a persona.
Se il turismo low cost, come abbiamo vito, può avere degli effetti collaterali, è altrettanto vero che oggi è impensabile per una famiglia potersi permettere un alloggio da 200/250 euro a persona di media.
A chi ci si vuole rivolgere? Quale è l’obiettivo nel tenere i prezzi così elevati? A rimetterci sono i ceti medi che, spaventati dai costi, magari preferiscono scegliere le ambite mete del nord Italia spendendo anche un pochino di più, ma con la certezza di avere dei servizi ottimi sempre funzionanti.
RESTRIZIONI (MASSIMO 100 PULLMAN) E POSSIBILI PROBLEMI DI ORDINE PUBBLICO
Il Sindaco di Roccaraso, Francesco Di Donato, ha fatto sapere che per il prossimo fine settimana, dopo la riunione tenuta in prefettura, sono previste delle restrizioni, a partire dal numero dei pullman che a raggiungere Roccaraso non potranno essere più di 100.
Numeri contingentati e controlli a tappeto.
Questa decisione non è però stata condivisa da tutti i turisti napoletani, che a loro volta hanno condiviso nei loro canali Tik Tok dei video ricordando al Sindaco di Roccaraso che nonostante le restrizioni i turisti napoletani saranno davvero molti.
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