ecco il nuovo numero di Impresa Sociale • Secondo Welfare


È uscito il primo numero del 2025 della rivista Impresa Sociale, che propone analisi e commenti sul rapporto tra cultura, welfare, rigenerazione, partecipazione, inclusione e innovazione sociale. I numerosi contributi, in particolare, esplorano come le imprese sociali possano trasformare la qualità della vita delle comunità locali e ridefinire la percezione dei territori, confermando il ruolo centrale della cultura nei processi di cambiamento sociale.

Graziano Maino analizza le connessioni tra welfare e cultura, mettendo in evidenza le opportunità di collaborazione tra gli attori che operano nei due ambiti. Noemi Satta approfondisce il tema della governance nelle imprese sociali che, attraverso la cultura, diventano protagoniste di trasformazioni significative. Monica De Luca, Simone Martino e Samuele Poy raccontano un progetto nato a Torino che ha portato la cultura in spazi inediti, aprendo nuove possibilità di fruizione e coinvolgimento. Gesualda Iodice e Francesco Bifulco esplorano l’intersezione tra cultura, rigenerazione urbana e benessere delle comunità, offrendo una prospettiva su come questi elementi possano intrecciarsi e rafforzarsi reciprocamente. Flaviano Zandonai esamina i diversi modi in cui le imprese sociali operano nel settore culturale e i principali fattori che ne guidano l’azione.

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Il numero si sofferma anche su altre tematiche di rilievo per il mondo dell’impresa sociale. Antonella Cuppari racconta le storie di chi entra nel mondo della cooperazione sociale e di chi, invece, ne esce, offrendo uno spaccato sulle dinamiche di questo settore. Raffaele Calugi e Matteo Pozzoli analizzano un’esperienza di amministrazione condivisa nata in Toscana, inizialmente in modo informale e poi consolidata in un modello strutturato. Virginia Cecchini Manara, Lorenzo Sacconi e Marco Faillo presentano i risultati di uno studio sperimentale sugli effetti della finanza di impatto, evidenziando come certi meccanismi possano generare conseguenze inattese sulle motivazioni e sulla qualità del lavoro. Roberto Graziano porta l’attenzione sulla questione di genere all’interno delle imprese sociali, mostrando come anche le realtà più virtuose spesso trascurino questo aspetto fondamentale.

Laura Bongiovanni descrive alcune esperienze di collaborazione tra imprese sociali e aziende for-profit per favorire l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate, dimostrando come queste sinergie possano generare valore per tutti gli attori coinvolti. Carola Carazzone riflette sulla vocazione del Terzo Settore a operare per il cambiamento sociale e sul suo ruolo nel fronteggiare le sfide epocali con cui ci confrontiamo. Infine, Felice Scalvini rende omaggio a Pellegrino Capaldo, tra i primi a credere e investire nell’impresa sociale, riconoscendone il contributo fondamentale allo sviluppo del settore.

 

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Foto di copertina: www.rivistaimpresasociale.it





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