“Certi amori non finiscono… fanno dei giri immensi e poi ritornano…”. Quando la fonte interna alla Regione Calabria ci passa il decreto del presidente del 5 settembre 2024 il pensiero vola subito alla celeberrima canzone di Antonello Venditti dal titolo “Amici mai”. Perché? Ma perché grazie a questo decreto, della cui esistenza purtroppo abbiamo appreso con qualche mese di ritardo, si consolida ancora di più il rapporto privilegiato tra Robertino Occhiuto e il suo braccio destro Carmine Potestio. Si tratta delle nomina dei componenti dell’Organismo Indipendente di Valutazione (OIV) della Giunta della Regione Calabria e tra i nomi spicca quello di Rossella Reda, “storica” legale di Potestio e sodale del “boss” per lunghi anni, soprattutto quando si trattava di perfezionare i contatti con il porto delle nebbie.
L’Organismo Indipendente di Valutazione (OIV) è un soggetto nominato in ogni amministrazione pubblica dall’organo di indirizzo politico-amministrativo. Può essere costituito in forma collegiale con tre componenti o in forma monocratica. Ed è proprio il caso della Regione Calabria, dove la “pupilla” di Potestio sarà una dei componenti della terna insieme a Quirino Lorelli (presidente) e a Carlo Monti. Si tratta di una nomina di fiducia molto importante perché questo Organismo monitora il funzionamento complessivo del sistema della valutazione, della trasparenza e integrità dei controlli interni ed elabora una relazione annuale sullo stato dello stesso, anche formulando proposte e raccomandazioni ai vertici amministrativi. Insomma, in questo “carrozzone” ci dev’essere gente fidata e Rosella “Mata Hari” Reda è perfetta per questo incarico. Anche perché è ben remunerato, il che non guasta. E il suo clamoroso ritorno ci offre lo spunto perfetto per riepilogare e rinfrescare la memoria ai nostri lettori sullo storico rapporto tra Rossella, Potestio e… tutto il cucuzzaro.
ROSSELLA REDA E CARMINE POTESTIO, STORIA DI UN GRANDE AMORE: PROTAGONISTI E RETROSCENA
In principio i contatti tra la procura di Cosenza e Carminuzzu Potestio erano affidati alla sua donna di fiducia Rossella Reda, che è (o forse era) anche il suo legale e lavora direttamente alle sue dipendenze nell’ormai leggendaria Anmi siss di Cosenza, con sede in via Monte San Michele, 2.
Rossella Reda è la stessa donna che qualche tempo fa è stata coinvolta nello scandalo dei corsi di formazione, quelli della Promoteo e del dottor Bafaro e l’inchiesta – come tutti sappiamo – era affidata al pm Giuseppe Cozzolino. Qualcuno aveva addirittura pensato – conoscendo la sua natura di marlonbrando – che Rossella fosse l’amante di Cozzolino, sostituto procuratore della procura di Cosenza. Fatto sta che, fino a qualche tempo fa, la giovane e bella avvocatessa era comunque il tramite di entrambi: Cozzolino e Potestio. Che poi ci fosse del tenero (con uno o con tutti e due) o meno, non è rilevante ma di certo tutta questa storia è diventata imbarazzante.
Rossella “Mata Hari” di giorno si vedeva con Potestio e la sera con Cozzolino, pare direttamente nel suo appartamento, al quale chiedeva continui favori: su tutti l’insabbiamento delle inchieste su Occhiuto e Potestio, naturalmente.
Ma si spendeva anche per il sindaco di Panettieri, Salvatore Parrotta, altro famoso truffatore, anche lui graziato da Cozzolino, il quale all’epoca dei fatti era il titolare dell’indagine e l’avvocatessa, in cambio, ha ricevuto anche incarichi legali al comune di Panettieri. Era davvero il minimo…
Purtroppo per Potestio, quando è scoppiato lo scandalo dei corsi di formazione, la bella avvocatessa è dovuta scomparire per un po’ di tempo: di conseguenza, non era più l’informatrice diretta, in quanto non poteva vedersi con Cozzolino ed ecco, quindi, che è uscito allo scoperto direttamente lui, Potestio, il quale è stato fotografato decine di volte mentre passeggiava con Cozzolino, perché doveva continuare comunque ad informarlo su alcuni procedimenti, come fa un bravo soldatino, come fa un vero affiliato, fedele nei secoli… ma non poteva più farlo tramite Rossella Reda, ormai sparita dal “triangolo magico”.
Per ricompensare l’avvocatessa Reda e impedire che potesse parlare con qualcuno, quella vecchia volpe di Potestio ha dovuto assumere, oltre a lei, nel centro Amni siss, anche suo fratello Antonio Reda, nella qualità di ingegnere addetto alla sicurezza, mentre la moglie dell’ingegnere, Irma Bucarelli (altra pupilla di Potestio) è stata inserita alla grande nel Comune di Mendicino, dove ha ricoperto la carica di assessore per 10 anni con scontato finale di dissesto e successiva candidatura a… sindaco non perché è brava ma solo perché è ammanigliata e produce fallimenti, la passione della cricca di Occhiuto e Potestio.
Mendicino – adesso è il caso di ricordarlo – è il comune dove tutti i protagonisti di questa storia attualmente risiedono, compreso Carminuzzu Potestio. Suo marito Antonio Reda, inoltre, è uno dei due scienziati mendicinesi (l’altro è l’ingegnere Manuel Micieli), che sono stati direttori dei lavori (!!!) degli sciagurati lavori allo stadio “Marulla” di Cosenza, finiti nel tritacarne dei media nazionali dopo la figura barbina planetaria della partita Cosenza-Verona del settembre del 2018.
Nonostante l’addio di Rossella, Cozzolino e Potestio avevano ancora l’esigenza di vedersi per portare a termine i loro insabbiamenti e allora altri incontri – come ben sanno i signori dei servizi segreti deviati – avvenivano proprio al centro di riabilitazione dell’Anmi siss di via Panebianco a Cosenza (per ironia della sorte a due passi dalla caserma della Guardia di Finanza), dove Cozzolino si recava in gran segreto per farsi fare terapie (Cozzolino mantiene ancora un fisico invidiabile!) e per incontrare Potestio, il quale, come abbiamo ricordato proprio recentemente, è anche socio di maggioranza dello stesso centro, coperto direttamente dagli Occhiuto e difatti, in pochi anni, è talmente cresciuto da divenire un punto di riferimento nella sanità cosentina, specialmente con la seconda sede che si trova nel Comune di Rossano. Oltre 100 posti letto, tutti a carico del servizio pubblico, e da settembre del 2016, non è solo centro di riabilitazione ma anche centro diagnostico e di radiologia. E ormai, grazie ai milioni elargiti per l’assistenza domiciliare integrata è diventato una vera e propria holding. Con tanto di riconoscimento anche da parte del Servizio Sanitario Nazionale: l’ideale per far girare al meglio i denari che qualcuno doveva e deve ripulire…
Da questo centro (sede di Cosenza) dove si specula addirittura sui mutilati e sugli invalidi sono passati quasi tutti i pm della procura di Cosenza, nell’ordine: Salvatore Di Maio, Cava, Cozzolino, Tridico, Cristofano. Tutti sofferenti alle ossa, poverini…
Altre volte invece si vedevano nella saletta di un noto locale e che presumibilmente sarà stata cancellata dai loro itinerari.
E se Cozzolino si è dovuto allontanare in tutta fretta dalla “spia che lo amava” prima che venisse tutto a galla con lo scandalo dei corsi di formazione, purtroppo per lui, ora non è facile sbarazzarsi di Potestio, il quale facilmente lo può ricattare, anzi lo sta già facendo da un bel po’ di tempo.
Tutti questi fatti sarebbero molto gravi per qualunque procura d’Italia, ma non sono di facile spiegazione, non si possono denunciare alle autorità di Cosenza in quanto corrotte quanto e ancora di più di Cozzolino e Potestio e non si possono denunciare in altre procure regionali perché si teme che siano anche esse corrotte e solidali l’una con l’altra, e men che meno a Gratteri, che in 7 anni di soggiorno a Catanzaro non si è svegliato dal suo lungo letargo interrotto solo dalla presentazione dei suoi celeberrimi libri. Ma questo è ormai un discorso che facciamo da anni e ormai il magistrato se n’è andato a Napoli.
Tutto questo che stiamo raccontando sembra la trama di un film, invece purtroppo è la chiara e semplice verità: ci sono sempre di mezzo belle donne, che fanno il doppio e anche il triplo gioco per avere facili guadagni, magistrati che si lasciano corrompere prima dalla bellezza e poi dai soldi, ci sono politici che si servono di persone vicine ai clan (Lanzino ma non solo…) come Potestio, ci sono nuovi politici che si sono da poco affacciati alla ribalta e usano gli stessi metodi mafiosi, con la solita e scontata protezione non solo della procura di Cosenza ma anche della stessa Dda…
Quanto al centro “lavatrice” che si chiama Anmi siss, oggi anche Anmi radiologia, da quando è entrato sulla scena, l’ospedale spoke Rossano-Corigliano – che già era messo male – non funziona più, anzi si sono registrati addirittura incendi dolosi, evidentemente funzionali alle strategie di Potestio e degli Occhiuto.
Per dare un finale a questa brutta storia, ci sembra anche giusto ricordare che il sig. Potestio ha acquistato pure un appartamento nel palazzo della famiglia Bruno (quelli del Mulino, piazzati alla grande in Tribunale tra madre e figlio) di via Panebianco. E che ha stretto un patto di non belligeranza con il potentissimo gruppo paramafioso de iGreco, che infatti non gravitano nella zona di Rossano, che ormai è a tutti gli effetti soltanto di Potestio. Patto che non solo viene confermato ma anche denunciato da quanto emerge dalle indagini della Dda e che abbiamo documentato qualche tempo fa (https://www.iacchite.blog/cosenza-in-mano-alla-massomafia-cozzolino-e-potestio-inciuciavano-anche-con-i-soliti-igreco-attraverso-rossella-reda/).
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