FVG, bando startup innovative 2025: come partecipare


La Regione Friuli Venezia Giulia (FVG) ha annunciato il Bando Startup Innovative 2025, un’iniziativa volta a sostenere la nascita e lo sviluppo di start-up innovative sul territorio regionale. Questo bando rappresenta un’opportunità significativa per gli imprenditori che desiderano trasformare idee innovative in realtà imprenditoriali di successo.

Bando startup innovative 2025: di cosa si tratta

L’obiettivo principale del startup innovative 2025 è promuovere la creazione e lo sviluppo di start-up innovative attraverso la concessione di contributi a fondo perduto. Questi contributi mirano a coprire le spese di avvio, accompagnamento imprenditoriale e investimento, facilitando così l’ingresso nel mercato di nuove imprese ad alto valore tecnologico.

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Dotazione finanziaria e beneficiari

La Regione ha stanziato una dotazione finanziaria complessiva di 2.000.000 di euro per il bando. Questo fondo è destinato a supportare le start-up innovative che presenteranno progetti conformi ai requisiti stabiliti.

Possono beneficiare dei contributi le piccole e medie imprese (PMI) che:

  • Sono iscritte nella sezione speciale del Registro delle Imprese dedicata alle start-up innovative.
  • Hanno una sede operativa attiva nel territorio del Friuli Venezia Giulia.

È importante notare che anche le imprese non ancora iscritte nella sezione speciale possono presentare domanda, a condizione che si impegnino a ottenere l’iscrizione entro 30 giorni dalla scadenza del startup innovative 2025.

Progetti e spese ammissibili

Sono considerati ammissibili al startup innovative 2025 i progetti finalizzati alla creazione e sviluppo di start-up innovative che riguardano:

Contabilità

Buste paga

 

  • Sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico.
  • Attività di ricerca e sviluppo orientate all’innovazione tecnologica.

I progetti devono essere realizzati in una sede operativa situata nel territorio regionale.

Le tipologie di spese ammissibili includono:

  • Spese di avvio, impianto e sviluppo: costituzione dell’impresa, affitto locali, utenze, personale, materiali di consumo, servizi di consulenza.
  • Spese di investimento: acquisto di macchinari, attrezzature, hardware, software, brevetti e licenze.
  • Spese per l’ottenimento, la convalida e la difesa di brevetti e altri attivi immateriali.
  • Spese per l’acquisizione di servizi forniti da centri di coworking.
  • Spese per consulenze e servizi per l’accompagnamento imprenditoriale: consulenze tecniche, organizzative, ambientali, certificazioni, sviluppo nuovi prodotti e processi, campagne di crowdfunding.

È importante sottolineare che le spese di avvio, impianto e sviluppo non possono superare il 50% delle spese ammissibili del progetto.

Il contributo a fondo perduto del startup innovative 2025 copre il 50% delle spese ammissibili, con:

  • Limite minimo di spesa ammissibile: 12.500 euro.
  • Contributo massimo concedibile: 100.000 euro per progetto.

È prevista la possibilità di richiedere un’anticipazione fino al 70% dell’importo concesso.

Come presentare domanda

Le domande per il startup innovative 2025 possono essere presentate:

  • Periodo: dalle ore 10:00 del 15 maggio 2025 alle ore 16:00 del 16 giugno 2025.
  • Modalità: tramite il Sistema informatico disponibile sul sito della Regione, previa autenticazione con SPID, CIE o CNS.
  • Destinatario: Camera di Commercio competente in base alla sede operativa del progetto.

È fondamentale assicurarsi che la domanda sia completa di tutta la documentazione richiesta.

I progetti del startup innovative 2025 devono essere conclusi e rendicontati entro 18 mesi dalla data di notifica della concessione del contributo. Questo periodo consente alle start-up di sviluppare e implementare efficacemente le proprie iniziative innovative.

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Le imprese beneficiarie del startup innovative 2025, infine, sono tenute a:

  • Mantenere la sede operativa nel territorio regionale per almeno 3 anni dalla data di conclusione del progetto.
  • Rispettare gli obblighi di rendicontazione e fornire tutte le informazioni richieste dalla Regione per monitorare l’avanzamento e i risultati del progetto.



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