(AGENPARL) – Roma, 29 Gennaio 2025
(AGENPARL) – mer 29 gennaio 2025 COMUNICATO STAMPA
La Polizia di Stato esegue 19 ordinanze di custodia cautelare per associazione di stampo mafioso, estorsione aggravata, intestazione fittizia di beni e altri reati connessi
La Polizia di Stato, segnatamente personale della Squadra Mobile e della locale S.I.S.C.O, stamane, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Palermo ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti di 19 indagati, di cui 17 in carcere e 2 agli arresti domiciliari, ritenuti responsabili a vario titolo di associazione di stampo mafioso, estorsione aggravata, intestazione fittizia di beni ed altri reati connessi.
L’operazione si inserisce in più vasto contesto investigativo avviato con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo sul territorio mandamentale Uditore-Passo di Rigano ed ha visto il coinvolgimento, tra i destinatari del provvedimento cautelare, di soggetti apicali della citata consorteria criminale già emersi nelle trascorse investigazioni come uomini d’onore appartenenti all’ala corleonese di cosa nostra.
In particolare nel corso della presente indagine è emersa la volontà di alcuni indagati, dopo un aver scontato un periodo di detenzione, di consolidare le posizioni di potere all’interno della citata consorteria anche attraverso il controllo e la gestione, all’interno dell’area mandamentale, delle attività produttive legate in particolar modo al settore dell’edilizia.
In tale logica affaristica è stato registrato il ritorno negli attuali assetti criminali di un esponente mafioso, figura apicale nelle storiche dinamiche di cosa nostra, che è risultato particolarmente attivo nella riorganizzazione di una rete relazionale qualificata allo scopo di ribadire la propria forza ed ingerenza, ma anche al fine di condividere i vantaggi economici delle citate iniziative imprenditoriali.
Infatti dalle acquisizioni investigative sono stati documentati sporadici incontri presso locali ricettivi al fine di allacciare e consolidare relazioni con esponenti siciliani della vita politica ed imprenditoriale.
In proposito sono stati documentati anche incontri periodici tra alcuni dei destinatari del presente provvedimento cautelare, avvenuti all’interno di un fondo agricolo nell’area di Passo di Rigano, in forma altamente riservata finalizzati ad un confronto sullo stato dell’associazione mafiosa.
Nell’occasione si è appreso che tra gli indagati sussiste un patto di garanzia per un ingente debito maturato in passato in favore di un altro storico mafioso ergastolano stragista dello stesso territorio, oggi in regime di carcere duro.
Nel tracciato filone investigativo tra le diverse ipotesi estorsive ascrivibili all’organizzazione mafiosa investigata, si richiamano le pressioni esercitate dal sodalizio al fine di garantirsi il controllo delle attività produttive insistenti nel settore edilizio, favorendo le imprese collegate a imprenditori sodali oggetto dell’attuale misura cautelare.
Nel medesimo contesto investigativo sono stati acquisiti elementi indiziari anche nei confronti di alcuni nuovi esponenti, sodali alla medesima compagine mafiosa, attivi nella pratica estorsiva, nonché figure di riferimento in alcune iniziative imprenditoriali particolarmente redditizie per il citato gruppo criminale.
Tra queste, la società, A.C. MILANO che gestiva la discoteca Notre Club, ove, fin dalla sua inaugurazione, si sono verificati diversi episodi di violenza, culminati anche, il 21 dicembre 2023, con l’omicidio di un giovane di 22 anni, Rosolino CELESIA.
Nel corso dell’operazione si è anche proceduto al sequestro preventivo di beni immobili ed imprese, comprensivo delle quote sociali, nonché di rapporti bancari riconducibili, a vario titolo, agli indagati per un valore stimato di circa 10 milioni di euro
L’attività esecutiva è stata supportata dal contributo operativo di equipaggi del reparto prevenzione crimine, di Unità Cinofile della Polizia di Stato e di personale del locale Gabinetto di Polizia Scientifica.
Il provvedimento cautelare odierno si basa sui gravi indizi di colpevolezza e su un quadro indiziario emerso nel corso delle attuali indagini, significando che le piene responsabilità penali per i fatti indicati saranno accertate in sede di giudizio.
Palermo, 29 gennaio 2025
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