Buran dalla Siberia, Gelo e Neve maestosa in arrivo su Puglia, Abruzzo, Molise e Basilicata

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Dopo settimane di relativa stabilità atmosferica, i modelli meteo iniziano a delineare scenari da vero inverno, quello che si fa sentire con forza e lascia un’impronta indelebile. A partire dal 3 o 4 febbraio, l’Italia potrebbe essere investita da un’irruzione di aria gelida di matrice siberiana, con effetti via via più marcati nei giorni successivi, in particolare intorno al 7-8 febbraio. Questo scenario, suggerito con crescente insistenza da diversi modelli matematici, potrebbe riportare le regioni del Centro-Sud, in particolare Puglia, Abruzzo, Molise e Basilicata, sotto un manto nevoso importante, accompagnato da termiche estreme.




L’origine di questa ondata di gelo sarebbe da ricercare nel movimento di una massa d’aria gelida proveniente direttamente dalla Siberia. Il Buran, come viene comunemente chiamato, è una corrente di aria fredda che, partendo dalle steppe russe, si sposta verso ovest. Quando incontra il Mediterraneo, il contrasto termico con le acque relativamente più calde del mare dà origine a fenomeni atmosferici di notevole intensità. La configurazione attuale dei modelli suggerisce una possibile ciclogenesi nevosa che potrebbe interessare gran parte del Centro-Sud Italia, favorendo accumuli significativi anche a quote pianeggianti.

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Il cuore di questa irruzione potrebbe colpire inizialmente l’Adriatico. Abruzzo e Molise, per la loro esposizione diretta, sarebbero le prime regioni a vedere i fiocchi di neve maestosa, con nevicate che si spingerebbero fin verso le coste. L’aria gelida, tuttavia, non si fermerebbe qui: la Puglia e la Basilicata sembrano altrettanto esposte, con la possibilità di vedere nevicate estese, anche su città come Bari, Brindisi, Lecce e Taranto. Foggia potrebbe essere anch’essa coinvolta in accumuli considerevoli, mentre nell’entroterra lucano si potrebbero registrare scenari da vero inverno russo, con temperature che potrebbero scendere di parecchi gradi sotto lo zero.


Ciò che rende particolarmente interessante questa dinamica è la sua persistenza. I modelli suggeriscono che l’aria gelida potrebbe fermarsi per diversi giorni sull’Italia, creando le condizioni ideali per ripetute nevicate, soprattutto nelle aree interne e lungo l’Adriatico. È come se il Buran trovasse nel Mediterraneo un teatro perfetto per esibirsi, rigenerando continuamente nuove precipitazioni nevose grazie alla presenza di un sistema depressionario persistente.


Ma quali sono le condizioni che renderebbero possibile un evento di questa portata? Gli ultimi aggiornamenti puntano su un blocco atlantico piuttosto robusto, capace di deviare le correnti occidentali e di aprire la porta ai venti gelidi dell’est. Si tratterebbe di un ponte di Weikoff, una configurazione che favorisce la discesa diretta di masse d’aria fredda dalla Siberia verso l’Europa meridionale. Questa dinamica non solo porterebbe termiche estreme, con temperature che potrebbero raggiungere i -10 gradi in quota a 850 hPa, ma creerebbe anche un ambiente perfetto per nevicate poderose.


Un evento simile non può non richiamare alla memoria episodi storici come quelli del 1985 o del 2012, quando il Centro-Sud Italia fu letteralmente sepolto sotto metri di neve. La Puglia, in particolare, visse momenti memorabili, con accumuli storici persino in città come Bari e Lecce. Il freddo intenso, unito ai venti sferzanti, trasformò quelle giornate in un ricordo indelebile per chi le visse. Potremmo trovarci di fronte a un bis di quegli eventi, ma in pieno febbraio anziché a gennaio o marzo.

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Ovviamente, è fondamentale sottolineare che, nonostante i segnali promettenti, si tratta di una tendenza ancora da confermare. Gli equilibri atmosferici sono sottili, e basta una piccola variazione nella posizione del blocco o nella traiettoria dell’aria fredda per cambiare completamente le carte in tavola. Tuttavia, i modelli come GFS e GEM sembrano concordare su questa dinamica, offrendo uno scenario che merita di essere monitorato con attenzione.


Chi ama la neve e i paesaggi invernali ha motivo di sperare: le premesse per un evento di grande portata ci sono tutte. Non resta che attendere i prossimi aggiornamenti per capire se davvero il Buran sarà protagonista del nostro febbraio, riportando il Centro-Sud in un’atmosfera da fiaba invernale.


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