“I drastici tagli alla manutenzione annunciati da Enel stanno già producendo effetti devastanti: guasti frequenti, condizioni di lavoro sempre più precarie e un rischio crescente per i lavoratori e il territorio. È esattamente quello che temevamo e denunciavamo da tempo.
Dopo anni di inquinamento e promesse disattese, ora siamo di fronte a un vero e proprio attacco ai diritti dei lavoratori e alla sicurezza della comunità. La dichiarazione dello stato di agitazione da parte di Fiom CGIL è Uilm e la presa di posizione di USB sono un segnale chiaro: il tempo delle parole è finito, bisogna agire subito.
Il phase-out dal carbone rappresenta un passaggio storico per Civitavecchia, che rischia di mettere a dura prova il tessuto produttivo, le imprese e i lavoratori. Negli ultimi mesi, diversi incontri istituzionali hanno sottolineato la necessità di accelerare il confronto tra istituzioni locali, regionali, nazionali e parti sociali per affrontare con maggiore incisività questa transizione. In particolare, il tavolo interministeriale attualmente in corso ha il compito di definire un accordo di programma che, sulla base delle aree disponibili, possa agevolare l’insediamento di nuove attività industriali sul territorio. Tuttavia, ad oggi, i progetti presentati risultano ancora insufficienti a garantire la piena tenuta occupazionale e lo sviluppo economico del comprensorio.
L’Amministrazione comunale ha ribadito l’urgenza di dare vita a un progetto di hub eolico, in linea con il piano per la costruzione di campi eolici offshore sulle coste italiane. Una strategia che potrebbe creare occupazione e crescita per gli anni a venire, ma che necessita di un impegno concreto da parte del Governo e delle istituzioni competenti. Parallelamente, resta essenziale il coinvolgimento dell’Autorità di Sistema Portuale, come partner strategico a servizio dello sviluppo del territorio.
Il recente emendamento al collegato alla legge di Bilancio 2025 ha disgiunto i comitati interministeriali di Civitavecchia e Brindisi, prevedendo per entrambe le città la definizione di specifici accordi di programma e l’istituzione di un commissario straordinario, incaricato di accelerare l’iter per l’approvazione dei progetti e la realizzazione delle opere pubbliche necessarie. È fondamentale che questa figura operi a supporto del territorio, senza interferire nell’autonomia delle scelte dell’Amministrazione comunale.
Nei vari incontri istituzionali è sempre emersa la necessità di un confronto con Enel, affinché venga chiarito, attraverso un cronoprogramma dettagliato, il processo di dismissione della centrale, garantendo la continuità dei contratti in essere per l’indotto, per evitare cessazioni improvvise con ricadute sociali drammatiche. È inaccettabile che Enel riduca il budget di manutenzione prima della chiusura, mettendo a rischio la sicurezza dei lavoratori e del territorio.
L’Amministrazione ha più volte ribadito che prenderà in considerazione ogni progetto capace di garantire occupazione e sviluppo, purché rispetti principi di compatibilità ambientale e non contempli alcuna forma di combustione. Inoltre, l’inserimento di Civitavecchia nella nuova definizione della Zona Logistica Semplificata (ZLS) rappresenta un’opportunità concreta per attrarre investimenti e stimolare la crescita economica locale.
Alleanza Verdi Sinistra Civitavecchia- demos chiede con forza che venga imposto a Enel un cronoprogramma vincolante per la dismissione della centrale, con l’avvio immediato del decommissioning di uno dei gruppi attualmente inutilizzati, garantendo la tutela dell’indotto e delle ditte locali nello smantellamento e nella bonifica del sito. È necessario un piano che consenta una graduale ricollocazione occupazionale, evitando un impatto devastante sulla comunità.
Alleanza Verdi Sinistra -Demos non resterà a guardare. Siamo pronti a scendere in piazza con i lavoratori, i cittadini e tutte le forze politiche e sociali che condividono questa battaglia. Con i nostri consiglieri comunali, chiederemo alle istituzioni e al governo di assumersi le proprie responsabilità. L’inquinamento e i danni al territorio sono un debito che Enel e le istituzioni devono saldare. Non permetteremo che i lavoratori e la comunità siano le uniche vittime di questa crisi annunciata.
Chiamiamo a raccolta tutti i cittadini di Civitavecchia e dei comuni limitrofi: il 14 febbraio, presso l’aula Pucci, partecipa al Consiglio Comunale aperto.
Uniti possiamo far sentire la nostra voce e ottenere risposte concrete. Non è più il momento di aspettare”.
Alleanza Verdi Sinistra Civitavecchia – Demos
Pubblicato mercoledì, 29 Gennaio 2025 @ 17:44:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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