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L’aggiornamento delle rendite catastali porterà inevitabilmente a un aumento delle imposte sugli immobili. Ecco perché chi ha beneficiato di bonus edilizi è a rischio
Obbligo di aggiornare la rendita catastale
Con l’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2024, l’Agenzia delle Entrate è tenuta a verificare se per gli immobili che hanno beneficiato del Superbonus sia stata correttamente presentata la variazione catastale.
Non tutti i lavori effettuati con il Superbonus obbligano a una variazione della rendita: ciò avviene solo se l’intervento ha comportato un aumento del numero di vani, della volumetria o un incremento del valore dell’immobile superiore al 15%.
Tuttavia, le verifiche vengono fatte su liste selettive di immobili e, in caso di mancata comunicazione, i contribuenti ricevono lettere di compliance e rischiano sanzioni che vanno da 1.032 a 8.264 euro.
Effetto della riforma catastale sulle tasse
Vediamo, a questo punto, quali sarebbero gli effetti dell’obbligo di aggiornare le rendite catastali sulle tasse da pagare.
Le prime stime evidenziano che l’aggiornamento delle rendite catastali potrebbe far aumentare il valore delle case di circa il 16-18%, in caso di passaggio a una classe superiore, e di oltre il 30% se il salto fosse di due classi. Questo tipo di variazione potrebbe verificarsi in città come Roma e Milano, dove il valore degli immobili tende a crescere soprattutto a seguito di ristrutturazioni.
Esempi di aumento delle rendite catastali: cosa potrebbe succedere
Per comprendere meglio l’impatto della revisione delle rendite catastali, proviamo fare degli esempi concreti.
A Roma, un’abitazione popolare classificata come A4, con sei vani catastali e situata in una zona censuaria 2, ha attualmente una rendita di base di 759 euro. Con il passaggio a una classe catastale superiore, la rendita potrebbe salire a 883 euro (+16%), e con un salto di due classi arrivare a 1.038 euro (+36%).
A Milano, una casa simile potrebbe passare da una rendita di 604 euro a 712 euro (+18%) con il passaggio di una classe, e a 836 euro (+36%) con un aumento di due classi.
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