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il comitato per il Nobel ha deciso di premiare chi si batte contro l’uso delle armi atomiche Da Oslo il giovane presidente Jorgen Watne Frydnes ha annunciato la decisione: per il Nobel per la pace è stata scelta l’organizzazione giapponese Nihon Hidankyo, fondata dai sopravvissuti alle bombe atomiche sganciate alla fine della Seconda Guerra Mondiale su Hiroshima e Nagasaki, noto anche come Hibakusha.
“Se avvenisse ora, con il livello di potenza che hanno raggiunto le armi atomiche, una guerra nucleare potrebbe distruggere la nostra civiltà”. È quanto si legge nella motivazione del Comitato Nobel. “In questo momento della storia umana, vale la pena ricordare a noi stessi cosa sono le armi nucleari: le armi più distruttive che il mondo abbia mai visto”, spiega il Comitato. “L’anno prossimo saranno 80 anni da quando due bombe atomiche americane uccisero circa 120.000 abitanti di Hiroshima e Nagasaki. Un numero analogo morì per ustioni e lesioni da radiazioni nei mesi e negli anni successivi. Le armi nucleari odierne hanno un potere distruttivo molto maggiore. Possono uccidere milioni di persone e avrebbero un impatto catastrofico sul clima. Una guerra nucleare potrebbe distruggere la nostra civiltà”.
Nihon Hidankyo: Gaza è come il Giappone 80 anni fa
La situazione dei bambini a Gaza è simile a quella del Giappone alla fine della seconda guerra mondiale: lo ha detto, dopo l’annuncio dell’assegnazione del premio Nobel per la pace, il direttore di Nihon Hidankyo, Toshiyuki Mimaki. “A Gaza vediamo bambini insanguinati. È come in Giappone 80 anni fa”, ha affermato in una conferenza stampa a Tokyo.
Il premier giapponese: riconoscimento estremamente significativo
Il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba ha definito l’assegnazione del premio Nobel per la pace di quest’anno a Nihon Hidankyo, un’organizzazione di base di sopravvissuti alla bomba atomica, “estremamente significativa”. “Il fatto che il premio Nobel per la pace sia stato assegnato a questa organizzazione, che ha trascorso molti anni lavorando per l’abolizione delle armi nucleari, è estremamente significativo”, ha detto ai giornalisti.
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