CINA POPOLARE, agricoltura e fabbisogno alimentare. Le principali priorità agricole per il 2025 definite nel corso della Conferenza centrale sul lavoro rurale

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Il 17 e 18 dicembre scorsi ha avuto luogo la Conferenza centrale sul lavoro rurale (Crwc) del Partito comunista cinese (Pcc), assise a cadenza annuale nel corso della quale vengono definite le linee guida generali relative al settore agricolo della Repubblica popolare cinese, oltreché quelle alla base dei programmi di sviluppo rurale.

ORIENTAMENTI DEL PCC NEL SETTORE PRIMARIO

Sulla base delle informazioni diffuse a seguito dell’evento è emersa l’assenza di significativi cambiamenti nella direzione politica generale relativa all’anno 2025, tuttavia sono stati evidenziati dettagli concernenti gli orientamenti  precedentemente delineati. Le informazioni ricavate dall’assise confermerebbero, sulla falsariga del 2023, l’intenzione della leadership del Partito comunista cinese di concentrare gli sforzi sullo sviluppo delle capacità nella coltivazione di cereali, oltreché sugli altri principali prodotti agricoli al fine di pervenire al soddisfacimento del fabbisogno alimentare espresso dalla popolazione cinese. Il rapporto finale della Crwc indica inoltre come la Cina Popolare continuerà a migliorare la qualità e l’utilizzo dei terreni coltivabili, incoraggiando l’adozione di nuove tecnologie nel settore primario, sostenendo i redditi delle popolazioni rurali e incrementando il livello della qualità della vita nelle zone di campagna.

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LINEE GUIDA STABILITE ALLA CRWC 2025

Alla Crwc hanno preso parte gli alti dirigenti del Comitato centrale del Partito comunista e quelli del Consiglio di Stato. Si tratta di una assemblea nel corso della quale viene preso in esame il consuntivo del lavoro agricolo dell’anno precedente e, in seguito, formulate le linee guida generali relative all’agricoltura e allo sviluppo rurale per il l’anno successivo. I principali temi discussi sono stati quelli relativi alla garanzia della sicurezza alimentare del Paese, obiettivo perseguibile (ad avviso dei partecipanti al Crwc) attraverso la stabilizzazione della superficie coltivata a grano, il mantenimento del livello di produzione di cereali e di altri importanti prodotti agricoli e l’incremento della resa dei cereali e dei semi oleosi; la preservazione dei seminativi e il miglioramento della qualità dei terreni agricoli; il miglioramento della qualità e l’incremento del livello di efficienza delle industrie del settore primario; il consolidamento dei risultati ottenuti in precedenza nella riduzione della povertà delle aree rurali della Repubblica popolare cinese; il miglioramento della qualità della vita e della governance nelle medesime zone.

COMPENSAZIONI TRA PROVINCE PIÙ E MENO SVILUPPATE

In precedenza, nel 2023, nel corso della Crwc era stato proposta l’esplorare della ipotesi relativa all’introduzione di un meccanismo su base interprovinciale atto a compensare gli interessi tra le province della Repubblica Popolare maggiormente sviluppate e quelle che lo sono meno, interfacciandole ai fini del trasferimento di capitali, tecnologia ed expertise nel settore cerealicolo ai fini di una razionale allocazione delle risorse per il bene comune. Il tema era stato poi riproposto l’anno seguente, senza però che il Governo centrale addivenisse alla definizione di meccanismi specifici o normative di dettaglio relative al concreto funzionamento di un sistema del genere. Per quanto invece concerneva il commercio di prodotti dell’agricoltura, la Crwc aveva ribadito la necessità di costituire un’industria alimentare diversificata, migliorando contestualmente le pratiche di conservazione dei cereali e degli alimenti. Infine i prezzi: per mantenerli bassi era stato suggerito di migliorare il meccanismo di coordinamento del commercio di prodotti agricoli.

MESSA A COLTURA DEI TERRENI E APPELLO ALLA SCIENZA

Proposta altresì una intensificazione degli sforzi volti a preservare i terreni coltivabili e a migliorare, in generale, la qualità dei terreni agricoli, con il governo deputato alla gestione in maniera rigorosa della loro occupazione e della fornitura di seminativi, istituendo allo scopo un sistema di monitoraggio delle piantagioni agricole esistenti. Il rapporto della Crwc ha quindi suggerito un rafforzamento da parte delle autorità competenti della supervisione sullo sviluppo di progetti finalizzati alla coltivazione di nuovi terreni agricoli di elevato valore. Una richiesta mirata è stata poi rivolta agli scienziati e ai tecnologi, invitandoli ad applicarsi ai fini di una soluzione attraverso «scoperte rivoluzionarie» ai principali problemi tecnici legati all’agricoltura, in modo da consentire l’accelerazione dell’estensione di nuove attività nel settore e adottare nuove tecnologie in grado di incrementarne il livello di efficienza.

LO SPETTRO DEL RITORNO ALLA POVERTÀ

L’incremento del reddito dei lavoratori in agricoltura permane uno dei punti chiave nella Crwc. I funzionari del Partito hanno proposto l’avvio di nuove industrie e l’adozione di nuove forme di imprenditorialità nelle zone rurali. In particolare lo sviluppo degli impianti di lavorazione e di stoccaggio, i programmi di rivitalizzazione dei terreni associati a nuovi schemi di urbanizzazione a livello di contea. In questo senso la conferenza ha proposto di studiare modalità che consentano l’utilizzo di case rurali inabitate da cedere in leasing, oltre a investimenti in titoli azionari immobiliari e condivisioni di abitazioni. I timori del Partito comunista cinese sono quelli di una flessione delle condizioni di benessere nelle zone rurali, nelle quali negli ultimi anni il tasso di povertà ha registrato una flessione del livello di povertà, questo al fine di evitare un ritorno a condizioni di miseria diffuse su larga scala. A questo risponderebbero gli sforzi profusi al miglioramento della governance nel settore primario e al mantenimento a soglie accettabili di benessere della qualità della vita nelle zone rurali.

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