Autonomia differenziata, appello alla Bicamerale: correttivi per i ‘più piccoli’

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Garantire a tutti i cittadini lo stesso punto di partenza. Se poi il Molise non vorrà gestire, per fare un esempio, l’istruzione direttamente mentre il Veneto sì sarà fondamentale che molisani e veneti abbiano accesso al servizio scuola senza differenze di sorta.
È la sintesi della audizioni che si sono svolte ieri in Prefettura a Campobasso sui Livelli essenziali delle prestazioni e l’autonomia differenziata e che hanno visto protagonisti, da auditi, fra gli altri i presidenti di Regione (Francesco Roberti), Provincia di Campobasso (Giuseppe Puchetti), Camera di Commercio (Paolo Spina) e la sindaca del capoluogo (Marialuisa Forte). Ad ascoltarli la Commissione bicamerale per le Questioni regionali (il presidente Francesco Silvestro, il senatore eletto in Molise Claudio Lotito, consiglieri parlamentari e consulenti dell’organismo fra cui il magistrato Catello Maresca).
Sensibilità affini e meno fondamentaliste rispetto a quelle della Lega, più sfumate rispetto a quelle della presidente del Consiglio dei ministri (che procede sul crinale dell’autonomia perché interessato a portare a casa il premierato), le posizioni emerse ieri a margine e durante l’incontro istituzionale da parte dei parlamentari e dei vertici della Regione sono tutte a marchio Forza Italia.
Per assicurare servizi decentrati, così il senatore Lotito, serve «una copertura finanziaria adeguata, altrimenti è come quando si dice: l’operazione è riuscita, il paziente è morto». L’autonomia differenziata, ha aggiunto, è una riforma che deve migliorare, efficientare le risposte delle amministrazioni ai territori e non danneggiare le piccole realtà. E ha indicato la via da seguire nel modello di intervento realizzato per la copertura del disavanzo della sanità (90 milioni in due anni e 20 milioni in più ogni anno dal fondo nazionale).
Anche Roberti ha ribadito che la strada giusta a suo parere è questa: «Non possiamo applicare criteri puramente matematici basati sulla popolazione. Servizi fondamentali, come quelli sanitari, richiedono risorse adeguate per garantire standard di qualità uniformi in tutto il Paese». La Prefettura di Campobasso, ha portato ad esempio il governatore, deve garantire gli stessi servizi di un ufficio territoriale del governo che “serve” una popolazione più elevata. Non se ne possono quindi tagliare i dipendenti. Quindi ha concluso: a ciascuna Regione va riservata un’attenzione peculiare e rispondente alle sue caratteristiche.
Dalle infrastrutture ai trasporti, sul tavolo il presidente Puchetti ha messo la stessa esigenza. Mentre la prima cittadina di Campobasso Forte ha argomentato la preoccupazione, rispetto all’istruzione e al sociale, legata alla conclusione del ciclo di investimenti a valere sul Pnrr. Per il presidente della Camera di Commercio Spina è «essenziale affrontare temi trasversali come la decontribuzione, le infrastrutture e lo smart working. Solo così potremo garantire uno sviluppo equilibrato».
Di sicuro, ha fatto sponda il capo della Bicamerale Silvestro (campano di Arzano ed esponente di Forza Italia), va superato il criterio della spesa storica. «Dobbiamo garantire che realtà come Canicattì e Bolzano partano dallo stesso punto di partenza. Se ciò non avverrà, il dibattito sui Lep sarà privo di significato». Nessuno dunque sarà lasciato indietro, la sua assicurazione.
A fine giornata in una nota stampa ha rilevato come dagli incontri sia emersa «una preoccupazione comune sulla carenze di infrastrutture sul territorio, che incide sulla rete dei trasporti e complica la garanzia di servizi essenziali, con la pesante mancanza di trasporto ferroviario. Un altro dato emerso riguarda il fenomeno dello spopolamento, che purtroppo si ripercuote anche in termini numerici sulle risorse umane dei comuni della Regione».
Silvestro si è detto ad ogni modo «estremamente soddisfatto del dialogo instaurato e della documentazione raccolta, che costituiranno una base fondamentale per i prossimi passi della Commissione». Ha infine ringraziato il prefetto Michela Lattarulo «per la gentile ospitalità», il senatore Lotito «per l’importante contributo» e tutti gli auditi, i rappresentati delle istituzioni, delle organizzazioni datoriali e dei sindacati «per la partecipazione e la collaborazione che hanno offerto ai lavori della Commissione».
r.i.



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