FARNESINA
ROMA – Il Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani ha inaugurato oggi a Villa Madama le “Giornate della moda italiana nel mondo”, innovativo formato di promozione integrata nell’ambito della diplomazia della crescita. L’Italia è il primo produttore al mondo di alta moda e il secondo esportatore mondiale del settore (prodotti tessili, abbigliamento, articoli in pelle, gioielleria, bigiotteria, occhialeria ecc.), con una quota di mercato globale del 6,9% (meglio solo la Cina, con il 30,5%). Il comparto della moda italiana è composto da 62.000 imprese, il 79% delle quali è costituita da micro imprese, che impiegano 565.500 addetti e generano un fatturato complessivo di 102,1 miliardi di euro all’anno. Il settore moda costituisce il 13% del totale dell’export italiano ed è in continua crescita. Nel 2023 le esportazioni hanno totalizzato 81,85 miliardi di euro (+1,8% rispetto al 2022) e già nei primi 10 mesi del 2024 hanno raggiunto i 69,9 miliardi di euro (+2% rispetto allo stesso periodo del 2023). I principali mercati di sbocco sono in Europa (61%) in Asia (23%) e nelle Americhe (13%). Nell’ambito delle attività di sostegno all’internazionalizzazione coordinate dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, l’Agenzia ICE ha investito 21,5 milioni di euro in attività promozionali a favore del comparto moda, a beneficio di circa 800 aziende. Ha inoltre invitato 2.700 operatori e compratori internazionali alle manifestazioni fieristiche di settore che si sono svolte in Italia. Per intensificare e focalizzare sempre di più le attività promozionali, su impulso del Ministro Tajani si è riunito questo pomeriggio, a Villa Madama, anche il “Tavolo Moda per l’internazionalizzazione”, che ha permesso al MAECI e alle principali Associazioni di categoria di avviare uno stretto coordinamento tecnico in un’ottica di Sistema Paese. Tale coordinamento è stato poi suggellato dalla firma, durante la cerimonia di presentazione delle Giornate della Moda Italiana nel mondo, di un Protocollo d’Intesa fra il MAECI e le dieci principali associazioni del comparto che permetterà di accrescere la qualità e la quantità degli eventi realizzati dalla rete diplomatica italiana a beneficio della moda italiana e, parallelamente, lottare contro la contraffazione con il fondamentale supporto, in questo caso, della Guardia di Finanza, Corpo già impegnato da anni nella tutela del Made in Italy. Con la firma del Protocollo d’Intesa la Farnesina mira a coordinare una più sistematica e coerente promozione del settore moda sui mercati internazionali, nell’ambito della strategia della diplomazia della crescita, tramite la rete diplomatico-consolare, gli Istituti di Cultura e la rete di ICE-Agenzia. Le dieci principali associazioni in rappresentanza del comparto moda (tessile-abbigliamento, occhialeria e gioielleria), hanno aderito alla firma del Protocollo d’Intesa con la Farnesina: Camera Nazionale della Moda Italiana, Associazione Nazionale Fabbricanti Articoli Ottici – ANFAO, Confartigianato Moda, Confartigianato Orafi, CNA Federmoda, CNA Orafi, Confindustria Accessori Moda, FEDERORAFI, Confindustria Moda – Federazione Tessile e Moda, Uniontessile Confapi. Al Protocollo è associata anche Altagamma, fondazione che riunisce le imprese italiane dell’alta industria culturale e creativa. In particolare, si prevede che il MAECI promuova a partire dal 2025 una nuova rassegna tematica, dal titolo “Giornate della Moda italiana nel mondo”, che consentirà un’azione continua sulla Rete durante l’anno, mirata ai contesti di maggior attrattività per gli operatori della rete. Il Protocollo d’Intesa prevede infine la collaborazione con la Guardia di Finanza, per sviluppare progetti di formazione all’estero mirati alla prevenzione e alla lotta alla contraffazione.
L’incontro è stato introdotto dall’intervento del Ministro degli Esteri Antonio Tajani . “Noi siamo la Patria del bello – ha esordito il Ministro rivolgendosi ai rappresentanti del settore della moda presenti in sala – e vogliamo che tutti quanti voi siate gli ambasciatori del bello italiano nel mondo. Questo impegno a valorizzare il saper fare in un settore come quello della moda in cui siamo in testa alle classifiche mondiali, fa parte di un progetto che ha l’obiettivo di arrivare a 700 miliardi di euro di export alla fine di questa legislatura, mentre oggi siamo a 626 miliardi. Il 40% del nostro Pil – ha continuato Tajani – deriva dall’export e questo ci incoraggia , ma il compito del Governo è anche quello di favorire chi esporta e chi è in grado di offrire ai mercati internazionali prodotti di altissima qualità. Il settore della moda rappresenta il vero biglietto da visita del saper fare italiano, perché la creatività, l’intelligenza, la bellezza , l’abilità dei nostri sarti, nonché i settori della pelletteria dei gioelli e dell’occhialeria, già da oggi valgono 80 miliardi di export”. Il Ministro, dopo aver auspicato un aumento dell’export della moda, passando dal 13% al 16%, ha sottolineato come questo settore rappresenti un fondamentare motore di sviluppo per i nostri territori e abbia un ruolo centrale nella strategia della crescita dell’export. “Noi vogliamo mettere a vostra disposizione – ha proseguito Tajani rivolgendosi alla platea dei rappresentanti del settore – ICE, SIMEST e SACE, ovvero le nostre agenzie che favoriscono le esportazioni, perché ognuno di voi si senta accompagnato dall’azione del Governo. Ovunque voi andiate dovete sapere che non siete soli. Ogni ambasciata deve essere un trampolino di lancio per le vostre iniziative. Ecco perché – ha rilevato il Ministro – ho voluto oggi riunire per la prima volta il Tavolo Moda per l’Internazionalizzazione per far incontrare le associazioni del settore con gli attori istituzionali del sistema Italia. … Le nostre ambasciate e i consolati – ha aggiunto Tajani – hanno ricevuto disposizioni molto chiare affinché diventino la casa dell’export e del made in Italy nel settore della moda. Anche gli Istituti Italiani di Cultura devono essere la vetrina del bello italiano e dell’eccellenza, perché la moda è cultura”. “Ho deciso di instituire – ha proseguito il Ministro – le Giornate della Moda Italiana nel Mondo proprio per rafforzare di più la collaborazione con questo settore . Vogliamo promuovere questa eccellenza anche investendo nella formazione coinvolgendo le principali Scuole di moda per formare nuovi talenti, tramandare saperi e tradizione con lo sguardo rivolto all’innovazione. Vorrei nominare anche – ha aggiunto Tajani – degli Ambasciatori della moda italiana nel mondo. Abbiamo scelto con grande cura sette Paesi strategici. Gli Stati Uniti , l’India, il Canada , il Brasile l’Arabia Saudita gli Emirati Arabi e il Giappone nell’anno dell’Expo. Organizzeremo iniziative durante tutto l’anno per aprire nuove strade per voi”. Tajani si è poi soffermato sula lotta alla contraffazione che vedrà la collaborazione con la Guardia di Finanza. I finanzieri affiancheranno le iniziative formative all’estero per contrastare il falso italiano. “Ambasciate, consolati, Istituti di Cultura e Ice- ha spiegato il Ministro – saranno in prima linea con campagne di informazione sui danni della contraffazione e sui rischi per il consumatore, compresi quelli sanitari. Poi – ha aggiunto Tajani – c’è il tema della difesa della proprietà intellettuale . E’ cruciale per proteggere l’innovazione e la creatività delle nostre imprese che si manifesta in maniera straordinaria nel settore della moda”. Il Ministro in questo contesto ha anche segnalato la vittoria del Governo italiano che ha consentito di portare a Milano la sessione del Tribunale unificato dei Brevetti con competenza sulla moda. (Inform)
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