F1. Adrian Newey avverte sui rischi del regolamento 2026: “Potrebbe diventare una Formula Motore, mai visto un cambiamento del genere” – Formula 1

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 


Adrian Newey, che tra pochissimo inizierà a lavorare in Aston Martin, ha avvertito sui rischi del il cambio regolamentare del 2026: “mai vista una situazione del genere”


28 gennaio 2025

Tra poco più di un mese inizierà ufficialmente la nuova avventura di Adrian Newey in Aston Martin. Dopo anni al fianco della Red Bull, dove si è affermato con il progettista più vincente della storia moderna della Formula 1, Newey approderà nella futuristica sede di Silverstone per iniziare a lavorare per la squadra di Lawrence Stroll. Dato l’arrivo in corsa, più precisamente il primo marzo, quando le monoposto sono più che pronte al debutto in pista, l’ingegnere avrà carta bianca per lavorare sul prossimo regolamento tecnico del 2026.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

“Sarò concentrato sul progetto del 2026, ovviamente, ma se Lawrence mi chiederà di controllare anche la monoposto del 2025 lo farò. Tuttavia, ad oggi non ho davvero idea se potrò dare o meno un aiuto nello sviluppo dell’auto di quest’anno” ha messo le mani avanti Adrian Newey. E in effetti fa più che bene perché, quando entrerà all’opera in Aston Martin, il gioiellino ingegneristico che guideranno Lance Stroll e Fernando Alonso nella stagione ormai alle porte non sarà frutto del suo lavoro, ma ancora dei vecchi vertici della squadra verde bosco.

Lawrence Stroll è stato chiaro, in vista della prossima parentesi della Formula 1, Aston Martin deve essere al top per lottare concretamente per i titoli mondiali, motivo per cui ha sborsato fior fiori di quattrini per aggiudicarsi i migliori sul mercato che fino a qualche anno erano avversari. Inizieranno a lavorare fianco a fianco, infatti, Andrian Newey, direttore tecnico della Red Bull fino a qualche mese fa, ed Enrico Cardile, che ha curano le monoposto ad effetto suolo della Scuderia Ferrari, lasciando il posto a Loic Serra, alla sua prima annata a Maranello dopo una lunga esperienza in Mercedes.

Tornando a Newey, il progettista, per ovvie tempistiche, potrà far ben poco per il progetto del 2025, dando assoluta attenzione, invece, alla preparazione del nuovo capitolo della Formula 1, uno dei cambi regolamentari più consistenti della storia di questo sport. “Siamo in uno scenario nuovo – ha rivelato alla testata tedesca Auto Motor und Sportin passato c’è già stato un cambio di regolamento simile, in simultanea motore e telaio, ma non ricordo di regolamenti del telaio scritti per cercare di compensare quelli relativi alla power unit”.

“In questo scenario c’è una possibilità che un produttore di motori ne esca vincitore e che diventi un regolamento dominato dalla power unit migliore. Credo che potremmo ritrovarci nel 2026 con una <<Formula Motore>>”. Ha avvisato il progettista che ritroverà presto una sua vecchia conoscenza, Honda, che inizierà a fornire i propri i motori ad Aston Martin dato che Red Bull ha deciso di fondere le proprie forze con quelle della Red Bull per il 2026. La squadra inglese, inoltre, avrà anche Aramco che fornirà la benzina, che sarà al 100% sintetica, e i fluidi necessari per la monoposto.

“Credo che potremmo vedere un motore a combustione dominante che durerà per tutto il periodo previsto dal nuovo ciclo tecnico, perché il modo in cui sono scritti i regolamenti rendono abbastanza difficile recuperare terreno per chi parte indietro. Solo se il distacco sarà sul fronte elettrico credo che ci sarà davvero una possibilità di recuperare un eventuale gap” ha proseguito Newey. Dunque, secondo lui, il rischio è di ritrovarsi, almeno per i primi tempi, una fase di assoluto dominio da parte di uno dei motoristi, colui che avrà lavorato meglio nello studio e nella progettazione delle power unit. Una scena non nuova alla Formula 1 che ha vissuto la stessa situazione con il procedente cambio regolamentare dei motori nel 2014, quando a dominare è stata la Mercedes nelle prime sette stagioni dell’era ibrida.

Sebbene i motori V6 turbo-ibridi saranno mantenuti, sono stati notevolmente revisionati per eliminare il complesso MGU-H (il sistema di recupero dell’energia termica) e aumentare significativamente la potenza elettrica in uscita, fino a una divisione prossima al 50-50 con il motore a combustione interna. Motivo per cui, per compensare il peso aggiuntivo delle batterie più grandi, sono state modificate anche le regole aerodinamiche che preoccupano Newey data la sua “poca conoscenza del nuovo regolamento”. Infatti, dopo una prima pubblicazione delle normative, la FIA ha anche dovuto apportare delle modifiche per risolvere alcuni problemi emersi nelle simulazioni, come la lentezza delle vetture, che saranno molto più strette e corte rispetto alle attuali, con una significativa riduzione del peso.





Source link

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link