Si è conclusa la prima fase del concorso internazionale Reinventing Cities, promosso dal Comune di Palermo in collaborazione con l’Agenzia del Demanio e il network internazionale C40 Cities, per la rigenerazione dell’area dismessa della ex Chimica Arenella, un compendio immobiliare di oltre 82.000 mq. L’iniziativa mira a trasformare questo sito in un polo urbano innovativo, sostenibile e a basso impatto ambientale, con una forte valenza sociale ed economica.
La Commissione e i Criteri di Selezione
Grazie alla Determinazione Sindacale n.149 del 25 ottobre 2024, è stata nominata una commissione di esperti di alto profilo, tra cui rappresentanti del Comune di Palermo, dell’Agenzia del Demanio e del network C40 Cities. La commissione, affiancata da una segreteria tecnica, ha esaminato sei manifestazioni di interesse, valutandole sulla base di criteri che includono la coerenza con le specificità del sito, la strategia per la riduzione delle emissioni di carbonio e l’aderenza alle dieci sfide climatiche definite dal bando.
Quattro proposte sono state selezionate per accedere alla seconda fase del concorso:
- PST – I Love when a Program Comes Together
Rappresentante: Barbara Mezzaroma (Barbara Mezzaroma & Sisters srl)
Architetto: Silvia Furlan (Net Engineering Srl)
Esperto Ambientale: Andrea Costa (R2M Solution s.r.l.) - I Parchi dell’Arenella – A New Community Hub
Rappresentante: Ofer Zion Arbib (Colliers Global Investors Italy SGR SpA)
Architetto: Mario Cucinella (Mario Cucinella Architects)
Esperto Ambientale: Gabriele Speciale (Sering Ingegneria S.R.L.) - Alchimia
Rappresentante: Stefano Massarino (S.T.I. Engineering S.r.l.)
Architetto: Federico Florena (tiastudio S.r.l.)
Esperto Ambientale: Laura Maria Conti (Montana S.p.a.) - Arena Arenella
Rappresentante: Paola Viganò (Studio Paola Viganò)
Architetto: Peter Zoderer (feld72 architekten zt gmbh)
Esperto Ambientale: Sergio Settanni (WSP Italia S.r.l.)
Una Visione per il Futuro della Ex Chimica Arenella
Il Comune di Palermo, attraverso il concorso Reinventing Cities, si pone l’obiettivo di creare un nuovo paradigma urbano per l’area della ex Chimica Arenella. La rigenerazione prevista combina il recupero dell’esistente con nuove strutture, integrando funzioni residenziali, educative, sociali e culturali. Particolare attenzione sarà riservata alla sostenibilità economico-finanziaria e alla capacità di attrarre investimenti privati.
“Palermo torna attrattiva nello scenario internazionale della rigenerazione urbana, grazie alla sua capacità di interpretare le sfide del cambiamento climatico attraverso un approccio innovativo in ambito urbanistico, sociale ed economico,” dichiarano il Sindaco Roberto Lagalla e l’assessore alla Rigenerazione Urbana, Maurizio Carta. “Le proposte selezionate rappresentano il frutto di un percorso di innovazione urbanistica che Palermo ha avviato, consolidando il suo ruolo come città accogliente e vibrante, riconosciuta anche dal ranking internazionale delle città per nomadi digitali.”
Verso la Seconda Fase del Concorso
Nella prossima fase, i team finalisti dovranno presentare un programma dettagliato, comprensivo di un piano di sostenibilità economica e finanziaria. La commissione valuterà, tra gli altri criteri, la forza dei team nel rispondere alle dieci sfide climatiche, le proposte per le funzioni del sito e le modalità di gestione economica.
L’assessore Maurizio Carta ha sottolineato come le proposte selezionate abbiano dimostrato un’elevata creatività e una forte solidità progettuale, elementi fondamentali per fare della ex Chimica Arenella un polo attrattivo globale e un generatore di buona urbanità per il quartiere.
Una Nuova Idea di Città
La rigenerazione della ex Chimica Arenella non è solo un progetto urbano, ma una visione strategica per il futuro di Palermo. Il modello proposto punta su uno spazio ibrido, che integri residenze, spazi educativi, aree per la convivialità, lo sport e la cultura. La città intende rafforzare la sua identità internazionale, combinando tradizione e innovazione in un percorso verso un’urbanità più sostenibile, inclusiva e resiliente.
“Immaginiamo questa area come un laboratorio vivo di sostenibilità e innovazione,” ha concluso Carta, “un progetto capace di generare un moltiplicatore di sviluppo sostenibile e di autonomia economica per l’intera città.”
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