«Se giustificate e non già coperte da prestazioni assicurative, le somme richieste saranno elargite. Noi siamo a disposizione per dare una mano, ma per farlo devono arrivarci le domande». A nome della Commissione indipendente (senza la presenza di politici locali) istituita per gestire la ripartizione dei fondi in Mesolcina raccolti con le donazioni, la presidente Anna Giacometti ha posto l’accento sulla necessità di farsi avanti. E quindi, per chi ha subito danni e ripercussioni, di compilare gli appositi formulari per richiedere gli aiuti della Catena della solidarietà (in totale 13 milioni da dividere anche con Vallese e Ticino, gli altri due cantoni colpiti da alluvioni nel 2024) e dalle collette avviate autonomamente dal Comune di Lostallo e dalla Regione Moesa (quasi 3 milioni di franchi). «C’è stata una solidarietà molto forte a livello nazionale – ha sottolineato Giacometti –. Quelle gestite dalla nostra commissione, sono donazioni sussidiarie, da elargire quando gli aiuti del settore pubblico e delle prestazioni delle varie assicurazioni risultano insufficienti, con i casi più gravi che hanno la priorità», ha proseguito la ex consigliera Nazionale parlando davanti alla cinquantina di persone presenti alla serata informativa organizzata questa sera a Lostallo. L’invito è dunque quello di inoltrare le domande tramite i relativi formulari, da ritirare nelle cancellerie comunali dei sei Comuni colpiti (Lostallo, Roveredo, Cama, Grono, Soazza e Mesocco) oppure scaricabili sui siti online degli stessi enti locali.
Fino a oggi ricevute 23 richieste
Fino a oggi, è stato reso noto questa sera, la Commissione ha ricevuto 23 richieste, di cui 15 già evase e 8 ancora in fase di esame. Sono già stati distribuiti 142mila franchi. Subito dopo l’evento, ha spiegato Giacometti, erano inoltre stati elargiti 62mila franchi sotto forma di aiuti d’urgenza a 17 attività domestiche (circa 40 persone). Inoltre, è confermato che 900mila franchi sono stati destinati al progetto collettivo finalizzato al ripristino dei terreni agricoli danneggiati per un costo di 2,8 milioni di franchi.
Precedenza a privati e aziende
Gli aiuti, è stato messo in chiaro, non sono solo per i privati, ma anche per piccole e medie imprese, artigiani e commercianti (ad esempio per la perdita di guadagno dovuto a un’interruzione dell’attività). Non entrano di regola in considerazione le economie domestiche il cui reddito imponibile è superiore ai 100 mila franchi e/o il patrimonio imponibile è superiore ai 2 milioni di franchi. I casi gravi eccezionali e le situazioni di emergenza particolari vengono valutati separatamente caso per caso. Vengono infine considerate solo in casi eccezionali le persone con una residenza secondaria. Solamente in secondo tempo, saranno quantificati gli aiuti per i singoli Comuni, i cui costi residui per i danni dell’alluvione del 21 giugno 2024 sono i seguenti: 11,08 milioni di franchi per Lostallo, 983mila franchi per Grono, 766mila per Soazza, 265mila per Cama, 85mila per Mesocco e 41mila per Roveredo.
Presente a Lostallo anche con l’intenzione di dimostrare vicinanza alla popolazione da parte della Catena della solidarietà, la responsabile della Svizzera italiana, Michèle Volontè, ha pure lei invitato a inoltrare le richieste, che «potranno essere sostenute in larga parte», ha affermato. «Noi crediamo che le donazioni ricevute dovrebbero bastare», ha dal canto suo aggiunto Giuliano Crameri dell’Ufficio cantonale per i Comuni.
Da parte del sindaco di Lostallo, Nicola Giudicetti, è giunto il ringraziamento alla Commissione donazioni e a tutti quelli che hanno contribuito alla raccolta fondi: «Abbiamo assistito a una grande generosità, che non sarà mai abbastanza per compensare il dolore per le vittime e di chi non può ancora tornare a casa. Dobbiamo però essere grati per questi 16 milioni di franchi».
Da parte dei presenti sono state sottolineate le difficoltà di già inoltrare i formulari, visto che alcuni non hanno ancora ricevuto tutti i riscontri da parte delle varie assicurazioni. Discorso che vale ancor più per gli abitanti di Sorte, la località più colpita dal nubifragio e da allora inagibile in attesa delle indicazioni che darà l’aggiornamento delle carte di pericolo atteso per il prossimo di marzo. Anche in ragione di questa situazione, al momento non c’è ancora un termine per presentare alla Commissione le domande d’aiuto. Termine che sarà comunicato a tempo debito. Al termine della presentazione di questa sera, ai presenti è stata data la possibilità di effettuare discussioni bilaterali per ricevere informazioni più precise sulle singole situazioni, in particolare per quelle più complesse.
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