Trovato in casa confuso e con il volto tumefatto, muore in ospedale: aperta un’inchiesta #finsubito richiedi mutuo fino 100%

VEGLIE – Il sostituto procuratore Alessandro Prontera ha aperto un’inchiesta per fare luce sul decesso di un anziano di Veglie di 89 anni, trovato martedì pomeriggio agonizzante dal figlio 55enne, con il volto tumefatto, e poi spirato in ospedale, al “San Giuseppe da Copertino”, nel corso della nottata.

È stato proprio il figlio a far partire un’indagine, presentando ieri mattina una denuncia presso la caserma dei carabinieri della stazione di Veglie, nutrendo evidentemente il sospetto che possa essere accaduto qualcosa di diverso rispetto a una caduta accidentale. La salma è stata quindi trasferita al Policlinico di Bari per l’autopsia, dato che l’anziano è stato riscontrato anche positivo al Covid-19, motivo per cui occorre una stanza attrezzata in modo particolare di cui non dispongo le strutture ospedaliere della provincia di Lecce.

Si tratta di un atto dovuto, quello della Procura, per non lasciare nulla d’intentato. E i carabinieri, che hanno subito avviato i primi approfondimenti, al momento non hanno riscontrato nulla di particolare che possa avallare il sospetto di un’aggressione.

Il dramma scoperto dal figlio

Il dramma, come detto, si è consumato fra martedì pomeriggio e le prime ore di mercoledì. Il 55enne, rientrando a casa, ha trovato il padre, vedovo e con cui conviveva, riverso per terra. L’89enne era in evidente stato confusionale e aveva una contusione sul volto. Allarmato dalla situazione, il figlio ha subito chiamato il 118. Il personale sanitario ha trasportato in ambulanza l’anziano presso l’ospedale di Copertino. Qui, avendo riscontrato i medici un trauma cranico, è stato quindi ricoverato, ma nel corso della nottata il cuore dell’89enne ha cessato di battere per sempre.

La salma è stata riconsegnata alla famiglia per la sepoltura e trasferita presso il cimitero di Veglie. Si stavano già organizzando i funerali, dunque, ma dato che il figlio a metà mattinata di ieri ha sporto denuncia presso i carabinieri e che questi hanno subito avvisato il magistrato di turno, è stato tutto bloccato all’improvviso. I militari hanno posto sotto sequestro diversi effetti personali dell’uomo che si trovavano ancora nell’ospedale di Copertino, mentre la salma è stata trasferita a Bari per gli ulteriori accertamenti.

Ascoltati i parenti

Nel frattempo, sono state udite diverse persone della cerchia familiare dell’uomo per provare a ricostruire le sue abitudini e farsi un’idea di quanto avvenuto nelle ore che hanno preceduto il suol decesso. E, sia dall’ascolto, sia dal sopralluogo nell’abitazione, non sarebbero per ora emersi elementi che facciano propendere per qualcosa di diverso rispetto a una violenta caduta in casa, forse a causa di un malore. L’esame del medico legale potrà ora confermare questo quadro e portare a un’archiviazione dell’indagine o rilevare anomalie che ne giustifichino la prosecuzione.  

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