5 modi per superare le sfide del turismo sostenibile

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I dati di sentiment e di spesa dei viaggiatori costituiscono una combinazione di enorme valore conoscitivo per le destinazioni che hanno l’obiettivo di promuovere un turismo più sostenibile e una gestione più efficiente delle risorse.
Per quale motivo?

Da un lato, l’opinione dei turisti è un grande racconto collettivo che si traduce nella reputazione pubblica della mèta di viaggio. Dall’altro, ciò che i turisti spendono produce una ricaduta potentissima sull’economia locale e sulla vita dei residenti.

Così, se la DMO è in grado di tracciare sia il sentiment che i comportamenti di spesa, può definirne con esattezza l’identikit dei visitatori e promuovere offerte ed esperienze che aiutino la destinazione a crescere.

Anzi, a crescere in modo sostenibile.

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Hannah Babineau, Head of Partnerships di Data Appeal, nell’ultimo webinar con l’European Tourism Association (ETOA) ha spiegato: “Collegare i dati di sentiment e di spesa consente alle destinazioni di concentrarsi sui visitatori giusti, quelli che contribuiscono economicamente di più, si fermano più a lungo e si allineano con gli obiettivi della destinazione.

In questo articolo analizzeremo i 5 modi principali con cui una destinazione può sfruttare i dati di sentiment e di spesa per favorire il turismo sostenibile:

Sentiment e spending dei turisti: cosa sono, come si misurano e perché sono importanti

Per sentiment s’intende la percezione espressa online dai visitatori sulle attività e le attrazioni di una città, un Paese o una località.

Il sentiment che emerge dalle recensioni e i commenti pubblicati su Instagram, Google o TripAdvisor, ha un’enorme influenza sulle scelte di acquisto e di viaggio delle persone.
Noi vediamo un luogo attraverso gli occhi di chi l’ha visitato. Associamo le foto delle spiagge, dei piatti tipici, dei monumenti e le parole dei turisti a quel luogo. Così facendo, ce ne facciamo un’opinione ben prima di visitarlo.

Per questo analizzare il sentiment e capire come e perché cambia nel tempo e come si differenzia da quello dei competitor, è decisivo per qualsiasi destinazione. Grazie a queste informazioni, le DMO possono migliorare servizi e infrastrutture, superare le aspettative dei visitatori e allineare i risultati ai propri obiettivi.

I dati di spesa invece, ci svelano come e quanto i visitatori spendono durante il loro viaggio. Un’informazione essenziale per definire meglio il profilo dei viaggiatori.

Ad esempio:

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  • Quali sono le tipologie di attività dove le persone preferiscono spendere?
  • Da dove vengono i visitatori che spendono di più?
  • Il comportamento di spesa varia in base alla provenienza delle persone?

Sentiment e spesa sono due facce della stessa medaglia, strettamente connesse, perché il modo in cui le persone spendono è una testimonianza concreta del loro apprezzamento della destinazione.

Analizzare la combinazione di questi aspetti permetterà alla destinazione di comprendere meglio i propri visitatori e di condurre iniziative più efficaci di marketing e di gestione dei flussi.

Come incentivare il turismo sostenibile: 5 strategie data-driven

1 – Puntare alla qualità piuttosto che alla quantità: individuare i viaggiatori e i mercati di valore

Una tendenza emergente a cui stiamo assistendo nella gestione delle destinazioni è lo sforzo da parte delle DMO di ridefinire il concetto di “successo”. Invece di concentrarsi sui volumi – il numero di arrivi o di pernottamenti – gli enti del turismo stanno spostando la loro attenzione sui visitatori che hanno il miglior impatto sull’economia, sulla comunità e sull’ambiente della loro destinazione. In sostanza, cercano dati per individuare e attirare i visitatori di alto valore che si allineano con le loro priorità.

Si tratta di un passaggio dalla quantità alla qualità.
Capire da dove vengono i visitatori mordi-e-fuggi e quelli che privilegiano viaggi più lunghi, permette alle destinazioni di concentrare gli sforzi di marketing sull’attrazione di viaggiatori che apportano un valore maggiore, riducendo al minimo l’impatto ambientale e sociale.

2 – Promuovere aree meno conosciute e diversificare l’offerta

Individuare le aree che registrano un sentiment più alto ma dove la spesa è ridotta, aiuta a trovare luoghi ad alto potenziale turistico fuori dai percorsi più battuti.

Mentre le destinazioni stanno focalizzando l’attenzione sulla qualità dei visitatori, anche i visitatori stanno evolvendo.

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Non si identificano più con il “turista”, che vuole solo visitare i musei e le piazze principali. Apprezzano invece viaggi più esperienziali e autentici. Soggiornano. In aree meno commerciali, provano corsi di cucina, escursioni a piedi o in bicicletta e persino attività di volontariato all’interno delle comunità locali. Quindi è molto importante per la destinazione individuare queste tendenze e allineare la domanda con gli interessi dei visitatori.

Questo è un ottimo punto di partenza non solo per soddisfare turisti sempre più esigenti, ma anche per ideare campagne promozionali, offerte e itinerari alternativi che aiutino la destinazione a ridurre la pressione nelle aree più sovraffollate e favorire uno sviluppo economico più equilibrato e diffuso in tutta la destinazione.

3 – Prolungare la stagione turistica

Prolungare l’alta stagione o incentivare i visitatori a prenotare un soggiorno durante periodi alternativi all’alta stagione è una delle grandi sfide delle destinazioni turistiche.

Anche in questo caso, si tratta di promuovere un turismo più sostenibile.

Usare i dati per scoprire i modelli di spesa stagionali e le tendenze del sentiment aiuterà a identificare le opportunità di promozione fuori dai periodi di punta.

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Poniamo il caso che la tua destinazione sia particolarmente apprezzata per la sua cucina e per i suoi ristoranti gourmet. Organizzare un festival enogastronomico durante la bassa stagione e promuoverlo nei mercati più interessati, potrebbe spingere i viaggiatori incerti a prenotare nei mesi meno affollati.

Questo incoraggerà il turismo durante tutto l’anno, sostenendo le imprese locali durante i periodi tradizionalmente fiacchi.

 

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4 – Personalizzare l’esperienza per aumentare la soddisfazione dei visitatori

I dati di sentiment e di spesa sono fondamentali per arricchire con informazioni più puntuali le cosiddette “target personas” della destinazione.

Capire quali sono le attività, gli alloggi e i ristoranti preferiti dei mercati target aiuterà destinazioni e operatori ad adattare le proprie offerte a queste preferenze, per superare le aspettative e migliorare al contempo la reputazione e aumentare le visite di ritorno e il passaparola positivo.

5 – Coinvolgere i residenti e gli operatori nelle decisioni e sensibilizzare i turisti sui comportamenti responsabili

Avere a portata di mano dei report aggiornati in tempo reale sull’andamento del sentiment e della spesa turistica, offre alle destinazioni la possibilità di coinvolgere e motivare tutti gli stakeholder. In altre parole, gli operatori, i residenti e i visitatori.

  • OPERATORI: i dati di sentiment e spesa sono essenziali per aggiornare e formare gli operatori, e lavorare assieme per costruire e promuovere una destinazione più ospitale e sostenibile.
  • RESIDENTI: conoscere l’andamento dei flussi e i comportamenti delle persone permette alle istituzioni e alla destinazione di intervenire in modo tempestivo per ridurre lo stress sui residenti, ma anche di pianificare e comunicare iniziative e investimenti che preservino la cultura e la ricchezza locali a favore di tutti i cittadini.
  • VISITATORI: comprendere a fondo la provenienza, le esigenze e i desideri dei visitatori aiuta la destinazione a creare campagne di comunicazione tese a incentivare comportamenti più responsabili e sostenibili.

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Il caso reale: dati di sentiment e di spesa dei turisti a Milano

Per mostrare in che modo i dati di sentiment e di spesa possano fornire spunti essenziali alle destinazioni turistiche in cerca di soluzioni sostenibili, durante il webinar di ETOA Hannah Babineau ha mostrato in esclusiva alcuni dati sulla città di Milano dalla nostra piattaforma D / AI Destinations.

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Il sentiment della Città di Milano è davvero molto alto e in crescita rispetto all’anno prima, il che significa che la destinazione sta facendo davvero tanto per allinearsi alle aspettative dei viaggiatori.
Alcuni cali minori del sentiment si registrano solo nei momenti dei picchi turistici, come fine anno e Ferragosto.

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La piattaforma permette di fare analisi comparative molto approfondite dei visitatori: qui, ad esempio, abbiamo messo a confronto il sentiment e le opinioni di francesi e tedeschi relativamente al settore alberghiero di Milano.

Sebbene i francesi dimostrino un sentiment più alto, criticano i costi e la connessione internet. Nelle recensioni dei tedeschi invece, non emergono punti particolarmente critici.

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