Coriandoli digitali se il portafoglio aumenta di valore, faccine tristi se invece lo perde. Il portafoglio però è reale e al suo interno ci sono soldi veri. È il fenomeno della gamification nel mercato finanziario. Le meccaniche del gioco vengono applicate agli investimenti e, viceversa, l’esperienza dell’investimento viene assimilata a un videogame. Ma i rischi sono quelli del mondo reale, così come il denaro che circola all’interno delle piattaforme.
Non si direbbe, ma il problema è talmente diffuso che la Consob ha affrontato l’argomento nel suoi ultimo quaderno giuridico. «Con la parola gamification si indica l’utilizzo di meccanismi tipici del gioco e, in particolare, del videogioco (punti, livelli, premi, beni virtuali, classifiche), per rendere gli utenti o i potenziali clienti partecipi delle attività di un sito e interessarli ai servizi offerti», scrive la Commissione, osservando che il fenomeno «sta trasformando il comportamento degli investitori, in particolare retail, apportando rischi significativi legati alla volatilità e all’impulsività delle decisioni».
GameStop: un caso di contagio comportamentale
Il caso GameStop e piattaforme come Robinhood dimostrano come la tecnica della gamification possa influenzare il comportamento degli investitori, soprattutto retail, generando rischi legati a decisioni impulsive e volatilità del mercato.
L’enorme crescita delle azioni di GameStop è cominciata a gennaio 2021 ed è avvenuta grazie a investitori amatoriali che si sono organizzati su Reddit con meme, emoji e dirette sulla piattaforma di streaming Discord e, scrive la Consob, «in generale con un atteggiamento più simile a quello dei troll di Internet che a quello degli investitori finanziari».
In questi forum online le persone si identificano con nickname quali «monkeys», «apes» o «degenerates» e interagiscono tra loro attraverso meme, «rafforzando l’idea che i partecipanti cerchino divertimento piuttosto che una discussione su aspetti tecnico-finanziari», annota ancora la Commissione.
Oltre il 20% delle transazioni avviene tramite mobile
I tool, le app e i social forum come r/wallstreetbets su Reddit consentono di mobilitare un enorme numero di persone e favorire azioni collettive di grande impatto nel mondo reale, grazie all’accattivante design delle app, alla facilità di accesso e alla componente ludica che attira l’attenzione delle persone e, sfruttando la componente della sfida, le cattura nel meccanismo.
Trappole cognitive, che condizionano le strategie decisionali degli individui e generano errori sistematici. Il rapporto della Consob parla anche di «contagio comportamentale»: situazione che si crea quando l’interattività incoraggia un inedito coordinamento tra investitori non professionali. E intanto le ultime stime segnalano che oltre il 20% delle transazioni degli investitori retail sono state eseguite attraverso dispositivi mobili. E ci si aspetta un incremento.
E a rischiare di più sono i giovani investitori
Cambia il paradigma nel mondo della finanza e si amplificano i rischi degli investimenti. A già noti si aggiunge la leggerezza dell’impulsività, legata al gioco, e la scarsa consapevolezza, dettata dall’inesperienza. Non a caso il fenomeno è più diffuso tra i giovani, con gli under-40 che si posizionano come fascia d’età più esposta. Secondo la Consob dietro questa «spiccata propensione dei giovani» ci sono due fattori: l’emulazione di un influencer e l’apparenza di un servizio gratuito.
Servizio reso possibile da politiche di remunerazione basate sulla percezione di un compenso. «Robinhood», scrive la Consob, «si distingue per il sistematico impiego del Pagamento per Flusso di Ordini (una pratica, nota come pfof, in cui un broker riceve un compenso da parte di una terza parte per indirizzare gli ordini verso di loro) quale fonte di finanziamento e per l’esclusione di qualsiasi commissione in capo alla clientela». Ma altrettanto variegato è il panorama europeo, soprattutto nei Paesi del nord del continente: tra questi c’è Trade Republic, neobroker basato in Germania.
Cornelli (Consob): «Attenzione al profilo di rischio degli investimenti»
Sono trascorsi già quasi due anni dal fallimento di The Rock Trading, uno dei principali exchange sul suolo italiano. La piattaforma presentava un buco compreso tra i 15 e i 20 milioni di euro in crypto attività. Il collasso di The Rock Trading ha coinvolto oltre 18 mila persone e, nonostante le indagini, venne recuperato solo l’1% del capitale totale dei creditori. «Bisogna prestare attenzione al profilo di rischio degli investimenti», commenta Federico Cornelli, Commissario Consob, a Milano Finanza.
«Siamo a favore degli sviluppi tecnologici, purché siano al servizio dell’uomo e in questo caso del risparmiatore. Oggi come sempre va prestata attenzione al profilo di rischio degli investimenti, alla loro scadenza, volatilità, ai valori economici realmente sottostanti l’investimento e, oggi, anche al sito o piattaforma attraverso il quale si opera». L’antidoto? Secondo la Consob risiede in una maggiore trasparenza informativa a tutela dei risparmiatori. Non a caso, solo negli ultimi tre anni la Consob ha chiuso ben 1.200 siti abusivi. (riproduzione riservata)
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