Rossoblù finalmente vincenti anche al Dall’Ara e seconda vittoria di fila: il capitano rientra dopo 203 giorni dall’infortunio e ispira la rete da tre punti
Il Bologna torna a vincere al Dall’Ara dopo oltre 7 mesi: dal 1° aprile (3-0 alla Salernitana) al 2 novembre, 1-0 soffertissimo ma pesantissimo al Lecce, venuto da queste parti con il chiaro intento di strappare un punto.
Il piano salta al minuto 85 quando Orsolini, fin lì tra i peggiori, infila il gol da tre punti di testa sull’ennesimo cross di Miranda: l’azione nasce da un pallone geniale di Ferguson, al rientro in campo a 203 giorni dalla rottura del crociato. Una favola, con Italiano scatenato sotto la curva a fine partita.
Al Dall’Ara si comincia con i postumi delle polemiche sul rinvio di Bologna-Milan, con striscione e cori della curva contro il presidente del Milan Scaroni e la Lega Serie A, poi i rossoblù (con dieci undicesimi della squadra che ha vinto a Cagliari, fa eccezione solo il portiere Ravaglia) partono forte con Castro che di testa obbliga subito Falcone ad alzare il pallone in angolo.
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Però il fuoco è fatuo: il Bologna prende casa nella trequarti del Lecce ma non sfonda, ha un lungo possesso palla (75%-25% dopo mezz’ora) ma fine a se stesso, con tanti errori nell’ultimo passaggio. Con il passare dei minuti il Lecce prende confidenza e prova qualche sortita: al 22’ Pierotti non arriva alla deviazione sull’imbeccata di Dorgu, schierato mezz’ala e non esterno, poi ci sono due grandi occasioni salentine – spreca Krstovic su palla di Dorgu e segna Rafia ma entrambe le azioni sono viziate da falli salentini che Collu ravvisa, pur con un ritardo che fa agitare il Dall’Ara per dare modo al Var di intervenire.
La gara si accende poco prima dell’intervallo: al 41’ Freuler si divora l’1-0 dopo un salvataggio d’istinto di Falcone sul fuoco amico di Ramadani, poi Gaspar rintuzza Ndoye e ancora il portiere leccese è attento al 44’ sull’inzuccata di Castro.
La ripresa inizia senza cambi ma non si smuove gran che e dopo una decina di minuti arrivano i primi cambi: dentro Pelmard per Guilbert e Coulibaly per Banda, con Dorgu che torna esterno, mentre Italiano forza la partita con Urbanski per Moro e soprattutto Dallinga per Odgaard, andando alla doppia punta. Che dura solo dieci minuti – senza scossoni effettivi – perché poi entra Fabbian per Castro. Ad eccezione di un paio di ripartenze salentine (buttate alle ortiche da un inguardabile Krstovic) il canovaccio è sempre quello: giro-palla del Bologna, cross dagli esterni e poca presenza in area al momento chiave.
Sembra una partita stregata soprattutto all’80’ quando Orsolini imbuca il cross giusto per Fabbian, che di testa colpisce male facilitando il lavoro di Falcone.
Serve un po’ di magia e Italiano la trova al minuto 82’ quando fa entrare Ferguson, al rientro in campo dopo 203 giorni: è proprio lo scozzese a dare il là all’azione dell’agognato vantaggio con un’imbucata geniale per Ndoye, lo svizzero tocca per Miranda e sul cross Orsolini brucia Gallo e di testa fa l’1-0, prendendosela anche con il pubblico per qualche mugugno. È l’episodio decisivo, anche perché il Lecce non ne ha più per ripartire e il Bologna rischia solo su un contatto Beukema-Coulibaly in area, con il Var che dà ragione ai rossoblù. Seconda vittoria consecutiva e tabù Dall’Ara sfatato.
Il tabellino
Bologna-Lecce 1-0
Marcatore: Orsolini 40’ st
BOLOGNA (4-2-3-1): Ravaglia 6; De Silvestri 6 (Posch sv 37’ st), Beukema 6, Lucumi 6, Miranda 6,5; Freuler 5,5 (Ferguson 7 37’ st), Moro 5,5 (Urbanski 6 12’ st); Orsolini 7, Odgaard 5,5 (Dallinga 5 12’ st), Ndoye 6,5; Castro 6 (Fabbian 5,5 22’ st). All.: Italiano 6,5
LECCE (4-3-3): Falcone 7; Guilbert 6,5 (Pelmard 5 11’ st), Gaspar 6,5, Baschirotto 6,5, Gallo 5,5; Dorgu 6 (Sansone sv 42’ st), Ramadani 6 (Rebic sv 42’ st), Rafia 6 (Pierret sv 31’ st); Pierotti 6, Krstovic 5, Banda 5 (Coulibaly 5,5 12’ st). All.: Gotti 5,5
Arbitro: Collu 5,5
Ammoniti: Urbanski, Pelmard, Ndoye, Gaspar.
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