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diSilvia M.C.Senette
L’elenco degli oggetti smarriti d’estate sulla sponda trentina dal lago diffusi dalla polizia locale: dalle classiche chiavi agli oggetti più curiosi
Chi non ha mai perso un mazzo di chiavi, un portafogli o persino una bicicletta? Siamo tutti in ottima compagnia, a giudicare dal variegato mondo degli oggetti perduti e rinvenuti nel territorio dell’Alto Garda: un repertorio di oggetti smarriti che riflette uno spaccato di quotidianità a tratti assurdo. La polizia locale dell’Alto Garda e Ledro pubblica periodicamente la lista di ciò che viene casualmente ritrovato e custodito e la varietà del bazar in cui si trasforma l’ufficio preposto a fine estate non smette mai di sorprendere, raccontando piccole storie di distrazione o semplici dimenticanze di residenti e turisti.
Flauti, biciclette e chiavi
Come si può smarrire un flauto o addirittura la targa di un’auto svizzera? Eppure anche questi oggetti figurano nell’elenco ufficiale delle cose perse a Riva del Garda, assieme a una moltitudine di biciclette – «con ruggine», «come nuove» o «in cattive condizioni» – che raccontano di pomeriggi in riva al lago finiti in un attimo di leggerezza. Non sono da meno i monopattini elettrici: uno disperso ad Arco e uno a Nago-Torbole, fermi da tempo in attesa che il legittimo proprietario li reclami. Tra gli oggetti più comuni, oltre a banconote consegnate con grande onestà, ci sono infiniti mazzi di chiavi di auto (Renault, Ford, Dacia, Opel, Fiat, Mercedes, Audi, Toyota e Volkswagen), quelli di una moto Honda e di una Kymko, di mountain bike e di abitazioni, mazzi con telecomandi, chiavi singole o con i portachiavi più curiosi. Ce n’è uno con una medaglietta raffigurante un angelo, forse simbolo di una protezione che non è stata sufficiente a tenerle al sicuro, e uno con un pupazzo e un piccolo cornetto, amuleto contro la sfortuna che, anche in questo caso, non ha funzionato. C’è poi un mazzo di chiavi riposto in un elegante portamonete blu, forse scivolato da una borsa, e una «chiave singola con gomma rossa e orca marina», con portachiavi a forma di cane, di Tour Eiffel, apribottiglie, pallina da biliardo, targhetta rossa «indicante viale Roma» e «chiavetta per distributore automatico». Non mancano smartphone di ogni marca, modello e stato di usura, i cui proprietari disconnessi dal mondo non hanno pensato di rivolgersi alle forze dell’ordine. Tra questi, un iPhone nero e un Samsung con vetro rotto.
Droni e braccialetti
La lista dei ritrovamenti, pubblicata sugli Albi Pretori dei Comuni di Arco, Riva del Garda e Nago-Torbole è un curioso viaggio nel quotidiano. Spiccano dettagli quasi letterari, come un bracciale Pandora, una valigia vuota, una fede in oro con scritta incisa, uno zainetto da bambino con nome Daniel, diversi occhiali da vista, fotocamere, un casco da moto, un «borsello con documenti dell’Arabia Saudita» e la «borsa da donna di forma rotonda contenente trucchi». C’è poi chi ha smarrito un drone, un gps Garmin, un Apple Watch o un pallone da calcio Kappa, forse calciato troppo lontano durante una partita estiva tra amici. Curiosa anche la varietà di documenti ritrovati: dalla carta d’identità polacca di un certo B.S.M. al passaporto tedesco a nome L.A. fino ai numerosi documenti tedeschi a nome W.F.R. contenuti in uno zainetto verde e blu, a testimonianza della varietà dei visitatori del Lago di Garda.
Tessere e patenti
Completano il quadro tessere sanitarie, bancomat, patenti, badge mensa e carte di credito di cui i turisti perdono il controllo visivo nei posti più disparati. Riportando il nome, ci si domanda perché nei mesi scorsi non siano stati rintracciati i legittimi proprietari. In ogni caso, chiariscono le forze dell’ordine dei rispettivi municipi, chiunque riconosca uno di questi oggetti può rivolgersi alla sede del corpo intercomunale di polizia locale, in via San Nazzaro a Riva del Garda, per riappropriarsi di ciò che è stato smarrito. C’è tempo un anno per reclamare il proprio oggetto; dopodiché, come prescrive il nostro Codice Civile, il fortunato che lo aveva rinvenuto potrebbe diventarne il nuovo proprietario.
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