Tutti gli eventi del Giorno della Memoria

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L’orrore della Shoah sarà ricordato nella Giornata della Memoria che si terrà a Mantova lunedì 27 gennaio e nel week end precedente. Le iniziative in proigramma sono state illustrate mercoledì 22 gennaio nella Sala Consiliare del Comune di Mantova dal Presidente del consiglio comunale Massimo Allegretti, dal Presidente della Comunità Ebraica Mantovana Aldo Norsa, dal Presidente del Conservatorio Italo Scaietta, dal vice direttore del Conservatorio Gabriele Cosmi, dalla docente referente della Giornata della Memoria Giovanna Maresta, dal maestro direttore musicale Romano Adami, dalla direttrice delle Biblioteche del Comune di Mantova Francesca Ferrari, dalla direttrice dell’Istituto di Storia Contemporanea Claudia Bonora Previsti e dala direttrice scientifica Luisa Cigognetti.

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Il primo evento commemorativo sarà al Conservatorio “Campiani”, realizzato in collaborazione con il Liceo Musicale “Isabella d’Este” e l’Accademia Teatrale Campogalliani, lo spettacolo “Last train to Tomorrow”, racconto-concerto che rievoca l’operazione promossa dal governo inglese che tra il 1938 e il 1940 permise a migliaia di bimbi ebrei europei di salvarsi dalla Shoah grazie al loro trasferimento e all’accoglienza offerta da famiglie del Regno Unito.
La rappresentazione, su musiche e testi di Carl Davis e Hiawyn Oran interpretati da studenti del “Campiani” e del Liceo Isabella d’Este, è in programma all’Auditorium Monteverdi del “Campiani” sabato 25 alle ore 10.30 per le scuole e verrà ripetuto, per tutta la cittadinanza domenica 26 alle 21. Per prenotare: 0376 324636.

Lunedì 27 gennaio, ancora all’Auditorium Monteverdi del Conservatorio, dalle ore 10 si terrà la cerimonia di consegna delle Medaglie d’Onore agli insigniti a cura del Prefetto di Mantova, seguita dal convegno presieduto dal presidente del Consiglio Comunale Massimo Allegretti, dalla prolusione del professor Paolo Corsini sul tema “Fare memoria tra evocazione del passato e impegno per il presente” e dagli interventi del presidente della Provincia Carlo Bottani e del sindaco Mattia Palazzi.

Nel pomeriggio, alle 14 in viale Gorizia 6 verrà ricordato il meritorio impegno dei coniugi Rampi, alle 15 presso la Sinagoga Norsa di via Govi 13 si ricorderanno gli ebrei mantovani deportati nei campi di sterminio e, alle 16 presso il binario 1 della stazione ferroviaria, verrà commemorato il Porrajmos, la persecuzione su base razziale subita dai sinti e dai rom durante il nazismo.
Alle 18, alla Biblioteca Teresiana, dove è visitabile l’installazione del Memoriale della Shoah Mantovana, lo scrittore Frediano Sessi presenterà il suo nuovo libro “Quando imparammo la paura. Vita di Laura Geiringer sopravvissuta” dialogando con Luisa Cigognetti.

L’impegno del Conservatorio per il Giorno della Memoria vivrà un importante momento successivo, nella mattinata di venerdì 4 aprile, con il percorso in quattro tappe per gli studenti delle scuole secondarie “Attraverso i luoghi della memoria”, a cura di Giovanna Maresta e Andrea Ranzato.
Un ulteriore evento commemorativo, domenica 26 gennaio alle 17 in sala degli Arcieri di Palazzo Ducale, la Schola Cantorum Pomponazzo e l’Associazione Bibliofficina proporranno “Parole e musica per non dimenticare”, una serie di momenti musicali diretti dal maestro Marino Cavalca e letture di testimonianze.

“Il Comune di Mantova – ha commentato  Allegretti – con altre Istituzioni del territorio, sostiene anche quest’anno gli eventi legati al Giorno della Memoria. Ricordiamo la pagina più buia della storia europea. È nella civilissima Europa che viene ideata e pianificata la Shoah, ovvero lo sterminio degli Ebrei d’Europa perpetrato dal regime nazista e dai suoi fiancheggiatori sparsi in tutto il ‘Vecchio Continente”. Tra questi fiancheggiatori vi fu una parte cospicua d’Italia.
Mai la storia fu testimone di un radicalismo tanto esasperato quanto violento come lo fu il nazifascismo.

Solo con la memoria verso la nostra storia più tragica possiamo recuperare il senso profondo del nostro vivere civile e il senso profondo delle nostre democrazie uscite dal secondo conflitto mondiale.
Compito nostro verso i più giovani è cercare di fornire gli strumenti cognitivi per formare i cittadini di una riconquistata democrazia europea, che va rafforzata ogni giorno di più, prima che sterili e antistorici nazionalismi abbiano il sopravvento”.

“La rassegna dedicata alla Memoria della Shoah giunge quest’anno al suo quattordicesimo anno – hanno aggiunto Scaietta e Cosmi -. Il Conservatorio di Musica “Lucio Campiani”, forte del suo impegno ad essere protagonista della vita socio-culturale della città, in questi anni ha sviluppato sempre più proficue collaborazioni con soggetti partners, quali il Liceo Musicale “Isabella d’Este”, la Compagnia Teatrale Campogalliani e il Conservatorio di Verona, che hanno portato a produzioni di sempre maggior respiro artistico.
Il fondamentale e generoso sostegno della Fondazione Franchetti ci ha dato modo di far conoscere ad un pubblico sempre più vasto le opere presentate, grazie alla realizzazione di video professionali che permettono di ampliare la ricaduta didattica delle produzioni allestite.

In tutti questi anni il sostegno delle Istituzioni (Comune e Provincia di Mantova in primis), ha premiato e valorizzato il nostro lavoro e ci conforta nella volontà di proseguirlo. In questa edizione il tema centrale si focalizza sui Kindertransport, 1938 -1940, che hanno permesso a decine di migliaia di bambini ebrei di salvarsi dallo sterminio, fuggendo dall’Europa continentale in treno e per nave in Inghilterra, dove, grazie all’azione del governo, si sono trovate decine di famiglie pronte ad accoglierli e sostenerli almeno fino alla fine della Guerra.
Accoglienza solidale dello straniero in pericolo e sua integrazione: temi più che mai sentiti ed attuali. Le opere presentate negli ultimi anni spaziano in un repertorio assai vasto, che va dalla tradizione yiddish ai classici quali Krása, Ullmann, Schoenberg e Mahler, fino ai contemporanei Marc Neikrug, Steve Reich, James Whitbourn e Carl Davis. Opere che si sono ascoltate in rassegne organizzate da grandi teatri ed istituzioni sinfoniche e che il Conservatorio è riuscito a presentare attraverso originali riduzioni per Ensemble da Camera.

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L’obiettivo futuro è mettere in scena un’opera interamente scritta da studenti e docenti del Conservatorio, progetto accarezzato da anni e che è ancora in fase di complessa gestazione. Uno degli obiettivi già raggiunti è stato quello di far uscire dai locali dell’Istituto “Carlo d’Arco – Isabella d’Este” il Memoriale della Shoah mantovana, realizzato dal professor Andrea Ranzato e dai suoi studenti a partire dai documenti ritrovati negli archivi scolastici sulla cacciata degli studenti e professori ebrei al tempo delle leggi razziali, per dare ad esso una collocazione che, passando attraverso l’ospitalità offerta da Francesca Ferrari, direttrice della Biblioteca Teresiana, troverà in un futuro prossimo una sede definitiva in una Casa della Memoria, fortemente voluta dall’Amministrazione Comunale.
Questo importante raggiungimento ed altri più ambiziosi obbiettivi ci spronano a lavorare con crescente passione al Progetto Memoria, forti di una sempre maggiore e condivisa volontà di svilupparlo ed attuarlo”.

 



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