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Il 6 ottobre è il Change a light day, giornata creata appositamente per sensibilizzare le persone alla necessaria sostituzione di lampadine a incandescenza o alogene. Occorre optare per quelle a led, per l’ambiente sul lungo periodo e per sé nell’immediato. Ecco cosa sapere per poter risparmiare in bolletta.
Cambiare le lampadine
Al netto del fatto che gli italiani vorrebbero sempre poter ottenere una bolletta più bassa, ci si ritrova a vivere un cortocircuito nel nostro Paese. Un’indagine condotta da NielsenIQ sulla liberalizzazione del mercato delle utenze domestiche (commissionata da Pulsee), ha evidenziato una diffusa ignoranza.
Ben il 73% delle persone non ha idea di quanto consumi in media di energia elettrica. Ciò che conta ed è ben chiaro è il prezzo finale. Al di là di questa conversione, che dipende dal valore indicato sul contratto firmato, in caso di prezzo fisso o limitato entro un certo limite, così come dalle fluttuazioni di mercato, si ha la necessità di conoscere i propri consumi in termini di kWh.
Partendo da questo dato, si potrebbe effettuare un’indagine personale sulla propria abitazione, scoprendo quelli che sono gli elettrodomestici che consumano maggiormente e potrebbero essere sostituiti, ad esempio. Prima di pensare a spese di caratura maggiore, però, sarebbe il caso di concentrarsi su qualcosa di piccolo ma ampiamente presente in casa: le lampadine.
È evidente come non tutti abbiano sentito l’urgenza, ad oggi, di sostituire le vecchie tipologie, ormai obsolete, con quelle nuove e a risparmio energetico. Ecco a cosa serve il Change a light day, che ormai esiste dal 2005 e, evidentemente, ha ancora un senso. Addio alle lampadine a incandescenza o alogene, in favore di quelle a led.
Lampadine a led, i vantaggi
Le lampadine a led dovrebbero essere in ogni casa, considerando i vantaggi che garantiscono. Rispetto a quelle a filamenti, infatti, consumano meno energia, come detto, ma vantano anche una durata ben maggiore. Negli anni passati si registrava una netta differenza di prezzo che, per quanto esista ancora, è oggi inferiore.
Ad ogni modo l’esborso viene recuperare nel tempo, fino a guadagnarci. Si tratta di un vero e proprio investimento e, per quanto sia un piccolo passo, modificando ogni lampadina in casa si compirà un primo passo verso una bolletta più leggera.
Si stima che il risparmio possa arrivare anche all’80-90% rispetto alle lampadine classiche. Basti pensare che per una lampadina a incandescenza da 100 Watt ne basti una da circa 70 Watt alogena, ottenendo lo stesso grado di luminosità. Si avrà invece bisogno di una fluorescente da poco più di 20 Watt, o ancora di una a led da 15-20 Watt. Minori i Watt, a parità di luminosità, maggiore il risparmio e, al tempo stesso, la spesa iniziale.
È in fondo lo stesso discorso che si fa con gli elettrodomestici, dalla lavatrice al frigorifero, fino al televisore. La giusta classe è importante per un risparmio sul lungo periodo, considerando la vita di questi prodotti. L’esborso iniziale verrà dunque compensato nel tempo, ottenendo un risparmio consistente mese dopo mese.
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