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“Il Parco delle Colline Metallifere che comprende i territori di sette comuni della provincie di Grosseto, uno di Siena e due di Pisa, è un vero e proprio distretto a 360 gradi: culturale, geologico, minerario, di archeologia industriale, ma anche di turismo, nel quale i propri siti sono integrati con le risorse naturalistiche e paesaggistiche, con le strutture museali e con esempi dell’architettura e dell’arte medievale”. A dirlo è l’onorevole Fabrizio Rossi, componente della commissione ambiente della Camera dei Deputati a margine dell’incontro istituzionale con il presidente del Parco Fabiola Favilli, i consiglieri Luca Grisanti e Ezio Puggelli e la direttrice Alessandra Casini e la segretaria Maria Rinaldo presso la sede di Gavorrano in provincia di Grosseto. “La salvaguardia del patrimonio geologico, archeo-minerario, la qualità delle risorse naturali, ambientali e paesaggistiche unite al valore delle testimonianze archeologiche e agli importanti esempi di architettura ed arte, ne fanno – spiega -un’area protetta politematica caratterizzata da un paesaggio unico e ricco di complessità. Un luogo ideale per vivere un turismo unico che segue il tema conduttore della riscoperta delle miniere e del lavoro nel sottosuolo, e che racconta quasi 300 milioni di anni di storia geologica della Terra. Un Parco che ha aderito alla Rete Mondiale dei Geoparchi Unesco. Tutelare, recuperare e conservare per fini ambientali, culturali, scientifici, formativi e turistici, i siti e i beni connessi all’attività mineraria è un elemento fondamentale per il territorio e la Nazione. Quindi ben venga l’attività svolta nel tutelare e conservare gli habitat, il paesaggio culturale e i valori antropici connessi con l’attività estrattiva e nel contempo promuovere il turismo di carattere culturale e ambientale come quello che sta portando avanti la presidenza e il CdA del Parco”, conclude Fabrizio Rossi.
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