Invitalia | Fondo Transizione Industriale 2025

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Finanziamenti personali e aziendali

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L’incentivo in sintesi – Il Fondo eroga agevolazioni sotto forma di contributi a fondo perduto a sostegno di progetti che hanno almeno uno dei seguenti obiettivi:

I) maggiore efficienza energetica nell’esecuzione dell’attività d’impresa – nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste dagli articoli 38 e 38 bis del GBER – o un cambiamento fondamentale del processo produttivo oggetto di intervento finalizzato a conseguire un risparmio energetico nell’esecuzione dell’attività d’impresa, nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste dagli articoli 14 e 17 del Regolamento GBER. È prevista anche l’ammissibilità di spese accessorie, nel limite del 40%, connesse all’installazione di impianti da autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, idrogeno e impianti di cogenerazione ad alto rendimento, ai sensi dell’articolo 41 del Regolamento GBER

II) uso efficiente delle risorse – attraverso una riduzione dell’utilizzo delle stesse anche tramite il riuso, il riciclo o il recupero di materie prime e/o l’uso di materie prime riciclate nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste dall’articolo 47 del GBER – o un cambiamento fondamentale del processo produttivo oggetto di intervento, nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste dagli articoli 14 e 17 del Regolamento GBER.

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Inoltre:

  • gli investimenti devono perseguire, in via esclusiva, un miglioramento in termini di tutela ambientale dei processi aziendali
  • non sono ammessi interventi che determinano un aumento della capacità produttiva, fatti salvi gli aumenti derivanti da esigenze tecniche, se non superiori al 20% rispetto alla situazione precedente l’intervento. Per gli aiuti concessi a valere sul Quadro temporaneo, gli aumenti devono essere di dimensione non superiore al 2%.

Le agevolazioni previste dalla misura – Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo a fondo perduto (alle condizioni ed entro i limiti delle intensità massime di aiuto previste dal Regolamento GBER e dalla sezione 2.6: Aiuti a favore della decarbonizzazione del “Quadro temporaneo”). Più in dettaglio:

per gli investimenti relativi al miglioramento dell’efficienza energetica (art. 38 GBER) sono concesse agevolazioni pari al 30% delle spese ammissibili, se queste spese sono state individuate confrontando i costi dell’investimento con quelli di uno scenario in assenza dell’aiuto.

Sono dunque previste maggiorazioni:

  • del 20% per le piccole imprese,
  • del 10% per le medie imprese,
  • del 15% per investimenti effettuati nelle zone A
  • del 5% per investimenti effettuati nelle zone C della Carta degli aiuti a finalità regionale per l’Italia (1 gennaio 2022-31 dicembre 2027).

Le risorse disponibili – Per questa che rappresenta la seconda edizione di questa agevolazione sono disponibili 400 milioni di euro.

Se le spese ammissibili sono state determinate considerando il 100% dei costi totali di investimento, l’intensità e le relative maggiorazioni vengono ridotte del 50%.

Per gli interventi direttamente connessi al conseguimento di un livello più elevato di efficienza energetica degli edifici adibiti ad attività produttiva oggetto dell’investimento sono agevolati, inoltre, nella forma del contributo a fondo perduto, nei limiti delle intensità previste dall’articolo 38 bis del Regolamento GBER, pari al 30% o al 25% delle spese ammissibili a seconda dei casi.

La predetta intensità di aiuto può essere maggiorata:

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

  • del 20% per le piccole imprese,
  • del 10% per le medie imprese,
  • del 15% per investimenti effettuati nelle zone A
  • del 5% per investimenti effettuati nelle zone C.

L’intensità dell’aiuto può essere aumentata di un ulteriore 15% se l’investimento determina un miglioramento della prestazione energetica dell’edificio misurata in energia primaria di almeno il 40% rispetto alla situazione precedente l’investimento.

Se viene richiesta l’applicazione della sezione 2.6 del Temporary Framework, le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo a fondo perduto per il 30% dei costi agevolabili.

Per gli interventi nella tipologia impianti di autoproduzione, dunque relativi all’installazione di impianti da autoproduzione di energia sono concesse agevolazioni pari al:

  • 45% per gli investimenti nell’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili o di idrogeno rinnovabile o alla cogenerazione ad alto rendimento. Sono previste maggiorazioni del 20% per le piccole imprese e del 10% per le medie imprese
  • 30% per gli investimenti finalizzati alla realizzazione di impianti di stoccaggio e per quelli destinati alla cogenerazione diversa da quella di cui sopra. Sono previste maggiorazioni del 20% per le piccole imprese e del 10% per le medie imprese

Per gli investimenti relativi all’uso efficiente delle risorse sono concesse agevolazioni pari al 40% delle spese ammissibili. Sono previste maggiorazioni:

  • del 20% per le piccole imprese,
  • del 10% per le medie imprese,
  • del 15% per investimenti effettuati nelle zone A
  • del 5% per investimenti effettuati nelle zone C, di cui alla Carta degli aiuti a finalità regionale per l’Italia (1 gennaio 2022-31 dicembre 2027).

Per gli investimenti relativi al cambiamento fondamentale del processo produttivo le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo a fondo perduto e il valore dell’intensità è disciplinato dalla Carta degli aiuti a finalità regionale in funzione della dimensione aziendale delle imprese richiedenti e della zona oggetto di investimento.

Chi può ottenere le agevolazioni previste da questo bando – Le agevolazioni sono rivolte a imprese di qualsiasi dimensione e operanti sull’intero territorio nazionale, che alla data di presentazione della domanda:

  • sono regolarmente costituite, iscritte e attive nel registro delle imprese
  • presentano programmi di investimento relativi a una sola unità produttiva, nella quale deve essere svolta un’attività rientrante nel settore manifatturiero di cui alla sezione C della classificazione delle attività economiche ATECO 2007
  • sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria e non sono sottoposte a procedure concorsuali
  • non sono già in difficoltà al 31 dicembre 2019
  • non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea
  • hanno restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero
  • sono in regola con le disposizioni vigenti in materia obblighi contributivi
  • non si trovano in una delle situazioni di esclusione previste dall’art. 5, comma 2, del DM 21 ottobre 2022

Il 50% delle risorse del Fondo è riservato alle imprese energivore (quelle inserite nell’elenco tenuto dalla Cassa per i servizi energetici e ambientali – CSEA, relativo alle imprese a forte consumo di energia ai sensi dell’articolo 19, comma 2, della legge 20 novembre 2017, n. 167).

Microcredito

per le aziende

 

Almeno il 40% delle risorse è destinato ai progetti da realizzare nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Caratteristiche dei progetti agevolabili – I programmi di investimento devono:

  • essere avviati dopo la presentazione della domanda di accesso al Fondo
  • prevedere spese complessive ammissibili di importo compreso tra 3 milioni e 20 milioni di euro
  • essere realizzati entro 36 mesi dalla data di concessione del contributo (con un’eventuale proroga del termine di ultimazione del programma non superiore a 12 mesi). Entro questo termine dovrà avvenire anche l’entrata in funzione e la piena operatività degli investimenti oggetto delle agevolazioni
  • rispettare il divieto di doppio finanziamento ai sensi dell’articolo 9 del Regolamento (UE) 2021/241 e successive modificazioni e integrazioni
  • non arrecare un danno significativo agli obiettivi ambientali ai sensi dell’articolo 17 del Regolamento (UE) 2020/852 (DNSH) e risultare inoltre conformi alla normativa ambientale nazionale ed europea applicabile, nonché a quanto prescritto dalla circolare MEF-RGS del 14 maggio 2024, n. 22 e alle relative schede tecniche applicabili

Inoltre, per il rispetto del DNSH non sono in ogni caso ammissibili:

  • attività e attivi connessi ai combustibili fossili, compreso l’uso a valle, a eccezione di alcune tipologie specifiche indicate nel decreto direttoriale
  • attività e attivi nell’ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell’Ue (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste che non sono inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, a eccezione di attività e attivi per i quali l’uso di combustibili fossili è temporaneo e tecnicamente inevitabile per una transizione tempestiva verso il funzionamento senza combustibili fossili
    attività e attivi connessi alle discariche di rifiuti, agli inceneritori e agli impianti di trattamento meccanico biologico, fatta eccezione per alcune specifiche azioni previste dal decreto direttoriale.

Spese ammissibili alle agevolazioni – Sono ammissibili le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento di cui all’articolo 7 del Decreto del 21 ottobre 2022 relative all’acquisto e alla costruzione di immobilizzazioni, come definite agli articoli 2423 e seguenti del codice civile, che riguardano:

  • suolo aziendale e relative sistemazioni (entro il 10% dell’investimento totale ammissibile)
    opere murarie e assimilate (nel limite del 40% dell’investimento totale ammissibile e solo se funzionali agli obiettivi ambientali)
  • impianti e attrezzature varie di nuova fabbricazione
  • programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate

Se l’impresa ha richiesto l’applicazione delle disposizioni di cui al Quadro Temporaneo sono considerati costi agevolabili i costi totali delle attrezzature, dei macchinari o degli impianti necessari per realizzare i programmi finalizzati a conseguire l’efficientamento energetico.

La misura ammette, inoltre, le spese per la formazione del personale. Nello specifico, sono ammesse:

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  • spese relative ai formatori per le ore di partecipazione alla formazione
  • costi di esercizio relativi a formatori e partecipanti alla formazione connessi al progetto di formazione (viaggi, alloggio, materiali, forniture, ammortamento di attrezzature e strumenti utilizzati per la formazione, ecc.)
  • costi dei servizi di consulenza connessi alla formazione.

Presentazione delle domande

  • La domanda per il nuovo sportello può essere presentata solo online sul sito Invitalia dalle 12.00 del 5 febbraio 2025 alle 12.00 dell’8 aprile 2025.
  • Le domande valutate positivamente sono ammesse alle agevolazioni fino a esaurimento delle risorse disponibili.
  • Le imprese possono presentare una singola domanda per unità produttiva, indipendentemente dalla pluralità di obiettivi ambientali perseguiti.
  • È prevista la formazione di una graduatoria sulla base dei punteggi attribuiti ai singoli programmi di investimento. In caso di parità di punteggio sarà data preferenza alla domanda di agevolazione il cui contributo agevolativo risulti più contenuto.
  • La graduatoria finale sarà pubblicata su questo sito entro 30 giorni dal termine per la presentazione delle domande.

creazionedimpresa.it è una società di consulenza e dunque se hai dubbi sul funzionamento di questa misura che stai gestendo in autonomia contatta gli enti responsabili della misura qui trattata.

Se invece desideri essere assistito professionalmente da creazionedimpresa.it per la presentazione di un progetto da agevolare con questa misura:

(indicando in chat la misura di riferimento)

oppure invia una mail a info@creazionedimpresa.it, oggetto: CREDITO D’IMPOSTA ZES UNICA MEZZOGIORNO

E se può aiutarti, scarica il questionario per i tuoi fabbisogni di investimento, che potrai trasmetterci all’indirizzo mail prima indicato o anche via whatsapp.

Più in dettaglio, la consulenza di creazionedimpresa.it srls si occuperà dei seguenti aspetti:

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

  • valutazione in merito alla prefattibilità del progetto
  • assistenza alla preparazione del piano di investimenti e della documentazione da allegare alla domanda, incluso il dialogo con i tecnici necessari per il soddisfacimento delle diverse necessità previste dal bando
  • presentazione della domanda attraverso la piattaforma informatica resa disponibile per questo bando
  • analisi dei provvedimenti successivi alla presentazione, compresi quelli relativi all”eventuale ammissione del progetto presentato alle agevolazioni richieste
  • assistenza nelle diversi fasi operative e di rendicontazione.

Per l’immagine di copertina: Designed by Freepik

© Riproduzione riservata / leggere con attenzione l’articolo qui proposto è basato su di un paziente – e si spera corretto – lavoro di analisi fatto da creazionedimpresa.it srls, che cerca di fornire per lo strumento trattato (spesso esaminando i diversi strumenti legislativi che conducono i potenziali beneficiari al relativo utilizzo) una visione il più possibile organica, e di semplice analisi, per chiarirne i vantaggi e l’applicabilità per le imprese che intendono servirsene; è dunque gradito – da parte di chi volesse così gentilmente utilizzare i contenuti qui proposti nei propri scritti, soprattutto se pubblicati sulla rete internet – citare la provenienza di quella che rappresenta una visione personale, quella appunto fornita dai titolari di questo sito web, usando la seguente sequenza di parole “notizia tratta dal sito creazionedimpresa.it”; benvenuto sarà, dunque, l’inserimento del link a questa pagina così da riprodurne per intero il contenuto.



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