Meteo, svolta nevosa da Mercoledì 22 Gennaio sulle Alpi: abbondanti accumuli sopra i 1200 metri

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Il meteo sulle Alpi del Nord Italia sta per cambiare radicalmente, con l’arrivo di nevicate tanto attese dopo un periodo segnato da condizioni climatiche asciutte e temperature al di sopra della norma. In particolare, saranno le montagne del Piemonte, della Valle d’Aosta e della Lombardia a beneficiare di un manto nevoso notevole, grazie all’ingresso di perturbazioni atlantiche che porteranno aria più umida e instabile. Scopriamo nei dettagli cosa aspettarci nei prossimi giorni.

 

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Una stagione invernale avara di neve

L’inverno 2024-2025, fino a questo momento, non ha riservato molte sorprese per gli amanti della neve. Le Alpi di Ponente, dal Cuneese fino alla Liguria, sono risultate tra le aree più colpite dalla scarsità di nevicate, con un impatto significativo sull’economia legata al turismo invernale. Le temperature spesso superiori alla media hanno fatto sì che le precipitazioni fossero scarse e si verificassero solo a quote elevate, ben al di sopra dei 1400 metri. Tuttavia, l’equilibrio atmosferico sta per mutare, grazie a un indebolimento dell’anticiclone delle Azzorre che, per settimane, ha dominato la scena meteorologica.

 

Le prime nevicate: un segnale di cambiamento

Durante il weekend del 18 e 19 Gennaio, un primo assaggio del cambiamento si è manifestato con nevicate leggere, che hanno interessato le Alpi occidentali a partire dagli 800-1000 metri. Gli accumuli sono stati modesti, tra i 5 e i 10 centimetri, ma hanno rappresentato un’anticipazione di ciò che sta per accadere. Già dalla giornata di Lunedì 20 Gennaio, le precipitazioni nevose hanno iniziato a intensificarsi, coinvolgendo non solo il Piemonte, ma anche la Liguria e la Lombardia, con accumuli che hanno raggiunto i 20 centimetri sopra i 1000 metri.

 

Mercoledì 22: la svolta perturbata

Mercoledì 22 Gennaio sarà una giornata cruciale per il meteo alpino, con l’arrivo di una perturbazione atlantica particolarmente attiva. Questa ondata di maltempo interesserà l’intero arco alpino, dalle Alpi Occidentali fino alle Dolomiti, con nevicate inizialmente concentrate tra gli 800 e i 1200 metri. Gli accumuli previsti saranno importanti: nelle Alpi piemontesi, in particolare nell’area del Monte Rosa, si attendono fino a 50 centimetri di neve fresca, con incrementi progressivi nella giornata.

 

Nevicate record tra Giovedì 23 e Venerdì 24

La fase più intensa della perturbazione si verificherà tra Giovedì 23 e Venerdì 24 Gennaio, quando le nevicate raggiungeranno il loro apice. Gli accumuli maggiori sono previsti nelle Alpi del Piemonte e della Lombardia, soprattutto nelle zone comprese tra i 1200 e i 1800 metri. Qui potranno cadere fino a 100 centimetri di neve fresca. Le Alpi Marittime, il Monte Rosa e le aree limitrofe al Passo dello Stelvio saranno le più colpite.

Anche le Dolomiti trarranno beneficio da questa situazione: si stimano accumuli tra i 50 e gli 80 centimetri, garantendo un miglioramento significativo del bilancio nevoso stagionale. La perturbazione si sposterà gradualmente verso Est entro il weekend, lasciando spazio a un temporaneo miglioramento delle condizioni atmosferiche.

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Dinamiche atmosferiche e ruolo dell’Atlantico

Il ritorno delle nevicate è direttamente legato all’indebolimento dell’anticiclone delle Azzorre, che ha permesso alle correnti atlantiche di riprendere il loro percorso verso l’Europa centrale e il Mediterraneo. Questa configurazione favorisce l’arrivo di aria umida e instabile, perfetta per alimentare le precipitazioni nevose.

Secondo le attuali proiezioni, questa dinamica dovrebbe mantenersi attiva fino all’inizio di Febbraio, con altre perturbazioni che potrebbero portare ulteriori nevicate a quote medio-alte. Le prospettive sono dunque ottimistiche per chi attende un incremento consistente del manto nevoso.

 

Prospettive meteo per il resto di Gennaio

Le nevicate attese nei prossimi giorni rappresentano una svolta fondamentale per le Alpi italiane, sia dal punto di vista naturale che economico. Questo manto nevoso non solo migliorerà le condizioni per gli sport invernali e il turismo, ma contribuirà anche a riequilibrare il fabbisogno idrico delle zone alpine. La neve, infatti, rappresenta una risorsa fondamentale per alimentare i bacini idrici durante la primavera e l’estate.

Se le previsioni attuali saranno confermate, l’inverno alpino potrebbe finalmente mostrare il suo lato più generoso, con ulteriori episodi di maltempo nevoso nelle settimane successive. Questa fase di meteo dinamico rappresenta un’opportunità per recuperare il ritardo accumulato rispetto alle stagioni precedenti, caratterizzate da un innevamento inferiore alla norma.

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