Borse oggi in diretta | Il Ftse Mib vira al ribasso con Tim, Campari e Stm. Lo spread risale a 111

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Il Ftse Mib apre in calo, Iveco e Leonardo in rialzo

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  • Ore 09:05 Ftse Mib poco mosso, bene Unicredit. Spread in calo a 110
  • Ore 07:40 Europa attesa stabile senza Wall Street, petrolio giù: Trump dichiarerà l’emergenza nazionale per sbloccare nuovi poteri

Mentre le altre piazze europee salgono senza la bussola di Wall Street chiusa per festività, Milano vira al ribasso (-0,36% a 36.135 punti l’indice Ftse Mib) e lo spread Btp/Bund risale a 111,11 punti base e l’euro recupera lo 0,25% a 1,031 dollari in assenza di dati macro. Cinque i titoli più sotto pressione: Tim, Stm, Stellantis, Enel e Campari. I produttori di cognac francesi hanno aumentato le spedizioni negli Stati Uniti a dicembre, mentre i distributori riempiono le scorte per prepararsi a eventuali nuove tariffe. reuters riporta che Hennessy di Lvmh, il maggior produttore, ha aumentato la quantità di cognac consegnata del 17% rispetto al mese scorso e di oltre un terzo rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, come risulta dai registri delle importazioni statunitensi di ImportYeti. Courvoisier, di proprietà di Campari, ha più che raddoppiato le esportazioni nel Paese a dicembre rispetto al mese precedente e allo stesso mese dell’anno precedente.
 

Ore 09:05 Ftse Mib poco mosso, bene Unicredit. Spread in calo a 110

Borse europee poco mosse in avvio di seduta con Wall Street chiusa per festività. Il Dax segna un +0,03%, il Cac40 un +0,21%, il Ftse100 un +0,04% e il Ftse Mib un +0,08% a 36.297 punti. Alle 12:00 (le 18:00 in Italia) si svolgerà la cerimonia del giuramento del neo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Alle 15 statunitensi (le 21:00 in Italia) è prevista la parata presidenziale che va su Pennsylvania Avenue verso la Casa Bianca con reggimenti militari cerimoniali e bande musicali. Trump poi tornerà alla Casa Bianca per la firma nello Studio Ovale.

Donald Trump lancia la sua meme coin

Nel frattempo venerdì scorso, durante un evento dedicato alle criptovalute a Washington, il neo presidente ha annunciato il lancio di un proprio meme coin, un oggetto da collezione, basato su blockchain. La criptovaluta è stata denominata $Trump e si definisce «l’unico meme coin ufficiale» legato al presidente eletto. Nell’arco di poche ore il valore è aumentato in modo vertiginoso raggiungendo una capitalizzazione complessiva di mercato di oltre 32 miliardi di dollari, sottolinea Fabrizio Barini di Integreae Sim.

Janet Yellen suona l’allarme debito pubblico

Al contempo, però, il Segretario al Tesoro, Janet Yellen, ha avvertito che saranno necessarie misure straordinarie per evitare il superamento del limite del debito pubblico, fissato a 36 trilioni di dollari. «Queste misure includeranno la sospensione degli investimenti in alcuni fondi pensione federali, ma Yellen ha sottolineato che rappresentano solo una soluzione temporanea», precisa Barini. La segretaria ha invitato il Congresso ad agire rapidamente per evitare il rischio di un default tecnico, evidenziando l’incertezza legata alle entrate e alle spese governative nei prossimi mesi. «Con i Repubblicani che controlleranno tutte le branche del governo da lunedì, le negoziazioni sul tetto del debito potrebbero diventare uno dei principali punti di tensione politica. Basteranno i dazi di Trump per rilanciare consumi e investimenti interni, e di conseguenza il gettito fiscale, per rendere sostenibile il bilancio statunitense nel medio periodo?», si chiede Barini.

In Germania +0,8% i prezzi alla produzione dei prodotti industriali a dicembre

L’euro recupera lo 0,26% a 1,031 dollari. In Germania, i prezzi alla produzione dei prodotti industriali sono aumentati dello 0,8% a dicembre 2024 rispetto a dicembre 2023. Su base mensile, sono diminuiti dello 0,1%. Lo spread Btp/Bund scende a 110,8 punti base. Attive sul primario la Francia che offre i seguenti Btf: 2,7-3,1 miliardi scadenza 30/4/2025; 1,5-1,9 miliardi scadenza 30/7/2025; 300-700 milioni scadenza 10/9/2025; 1,8-2,2 miliardi scadenza 13/12/2025 e la Germania che offre 2 miliardi di Bubill scadenza 16/4/2025 e 2 miliardi di Bubill scadenza 15/10/2025.

A Milano bene Unicredit, Banco Bpm, Dovalue e Ariston. Più defilata Generali, giù Tim

Sul listino milanese Generali, il cui comitato per gli investimenti ha espresso un orientamento favorevole in merito all’operazione che porterà a un’integrazione con Natixis nel risparmio gestito, passa di mano a quota 29,59 euro (+0,20%). Tuttavia, la valutazione positiva dell’operazione non è stata adottata all’unanimità dai sei componenti del comitato. A quanto pare Stefano Marsaglia non ha condiviso le considerazioni della maggioranza del comitato. Marsaglia era l’unico componente del comitato proveniente dalla lista presentata dal gruppo Caltagirone, critico nei confronti dell’integrazione con Natixis. La valutazione del comitato finirà sul tavolo del cda della compagnia, in agenda oggi, 20 gennaio, nel primo pomeriggio. 

Invece, Banco Bpm, in rialzo dello 0,89% a 8,398 euro, potrà recuperare oltre 200 milioni di euro dopo aver ottenuto una sentenza favorevole dalla Corte di Cassazione che ha accolto il ricorso della banca contro la Commissione Tributaria Regionale della Lombardia per una controversia del 2005. Quanto a Unicredit Commerzbank sta valutando la possibilità di tagliare migliaia di posti di lavoro dopo essere finita nel mirino della banca guidata da Andrea Orcel, secondo quanto riferito sabato dal Financial Times che ha citato fonti vicine alla situazione.

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Mentre il cda di Illimity (+0,58% a 3,786 euro) ha reso noto il nuovo assetto organizzativo dopo l’opa lanciata da Banca Ifis (stabile a 22,4 euro) sull’istituto. La decisione è stata presa il 17 gennaio, la banca l’ha resa nota ai mercati domenica sera. All’interno della riorganizzazione spicca l’uscita di un manager storico e cofondatore della banca, Andrea Clamer, che Passera aveva portato via proprio da Banca Ifis nel 2018 per fondare la sua realtà, nata dalla combinazione di Spaxs, all’epoca la maggiore special purpose acquisition company (Spac) lanciata in Europa con Banca Interprovinciale. In illimity, Clamer era a capo della divisione Specialised Credit.

Viceversa, perde l’1,75% a 0,258 euro Tim. La Corte di Appello di Roma deciderà probabilmente già oggi, 20 gennaio, sulla richiesta di sospensiva da parte del governo del pagamento da 1 miliardo di euro al colosso tlc, nell’ambito della disputa sul canone di concessione del 1998. A venerdì, le parti non avevano, infatti, trovato un’intesa per un accordo transattivo in vista del termine fissato dai giudici per il 20 gennaio. Invece, il cda di Tim convocato per il 22 gennaio potrebbe non deliberare sulla vendita di Sparkle dato che le banche al lavoro sul dossier potrebbero aver bisogno di qualche giorno in più per definire il financing, secondo quanto riferito a Reuters da alcune fonti.

  • Leggi anche: Rete Tim, il Tribunale di Milano respinge il ricorso di Vivendi: è inammissibile. Ma i francesi annunciano battaglia

E se Recordati (-0,27% a 54,75 euro) ha smentito di nuovo, assieme al suo azionista di controllo Cvc, che ci siano trattative per una fusione con Angelini Pharma, Mfe (ferma a 3,034 euro l’azione di categoria A) sta guardando il dossier relativo all’emittente polacca Tvn, rete tv generalista integrata in Warner Bros Discovery che ne sta valutando la cessione, secondo fonti finanziarie citate da Il Giornale. La rete potrebbe valere oltre 1 miliardo di euro.

Per il resto, Dovalue guadagna il 2,85% a 1,37 euro grazie a due nuovi mandati per un totale di 1,6 miliardi in Grecia e a Cipro e Ariston sale del 2,29% a 3,394 euro. Citi ha confermato il rating buy, ma ha abbassato il target price da 5 a 4,60 euro. 

«Continuiamo a vedere una storia interessante di recupero degli utili e del flusso di cassa per Ariston, mentre emerge da un 2024 molto impegnativo. Ci aspettiamo che i cali delle vendite anno su anno inizino a ridursi nel quarto trimestre del 2024, con una graduale ripresa a partire dal 2025. Per quanto riguarda i risultati dell’esercizio 2024 il prossimo 5 marzo, ci aspettiamo per la guidance 2025 una crescita organica tra +2% e +6% e un margine ebit rettificato del 6,6%-7,4%. Le elezioni in corso in Germania probabilmente continueranno a creare volatilità per l’azione, dato il commento negativo della Cdu sui sussidi per le pompe di calore, ma le vendite di pompe di calore tedesche dovrebbero rappresentare solo una percentuale bassa a singola cifra di quelle del gruppo. Con un rapporto p/e stimato per il 2025 di sole 11 volte e un rendimento del flusso di cassa di circa il 10%, Ariston ci sembra interessante e ribadiamo il nostro rating di acquisto», si legge nella nota di Citi.

Ore 07:40 Europa attesa stabile senza Wall Street, petrolio giù: Trump dichiarerà l’emergenza nazionale per sbloccare nuovi poteri

Borse europee attese poco mosse in avvio di seduta con Wall Street chiusa per festività (Martin Luther King, Jr. Day). Il future sull’Eutosxx50 segna un +0,01%. La premier italiana, Giorgia Meloni, è atterrata a Washington, dove assisterà all’insediamento di Donald Trump come presidente degli Stati Uniti. Secondo alcune fonti, è molto probabile che avrà un breve incontro con Trump ed Elon Musk. Il tutto mentre i consiglieri del Tycoon hanno discusso l’ipotesi di fargli firmare l’ordine esecutivo per salvare TikTok subito dopo il suo giuramento nella Rotonda del Campidoglio, alla presenza del ceo dell’app cinese, Shou Chew.

Rendimento del Btp decennale stabile in attesa del Btp Più

Il rendimento del Btp 10 anni è stabile al 3,64%. Venerdì 17 il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha annunciato l’emissione del Btp Più che avrà luogo da lunedì 17 a venerdì 21 febbraio (fino alle ore 13), salvo chiusura anticipata. È il primo titolo dedicato ai piccoli risparmiatori della famiglia Btp Valore con opzione di rimborso anticipato del capitale. Avrà una durata di otto anni, con cedole fisse pagate ogni tre mesi sulla base di un meccanismo step up in due fasi di quattro anni ciascuna e tasso cedolare più elevato nella seconda fase.

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Focus su Eurogruppo e Davos

L’euro sale dello 0,14% a 1,030 dollari in vista dell’unico dato macro: alle 8 i prezzi alla produzione a dicembre in Germania (precedente: +0,5% mese su mese, +0,1% anno su anno) e della riunione dell’Eurogruppo a cui partecipano la presidente della Bce, Christine Lagarde, e Piero Cipollone, membro del comitato esecutivo della Banca Centrale Europea. Nel pomeriggio sono attese i discorsi di due altri esponenti di Francoforte: alle 15 quello di Vujcic e alle 15:30 quello di Holzmann. Al via anche l’appuntamento annuale con il World Economic Forum di Davos, che vedrà i leader mondiali impegnati per tutta la settimana nella località svizzera in un quadro di crescente incertezza economica, tensioni commerciali e crisi geopolitiche.

Petrolio in calo: Trump dichiarerà l’emergenza nazionale per sbloccare nuovi poteri

Il prezzo dell’oro è stabile a 2.750 dollari l’oncia, mentre i prezzi del petrolio scendono (Wti -0,21% a 77,23 dollari al barile e  Brent -0,33% a 80,52 dollari al barile) in vista dell’insediamento di Trump e con il mercato che si prepara a un periodo di incertezza e turbolenza all’inizio del suo secondo mandato alla Casa Bianca. Secondo fonti vicine al dossier, citate da Bloomberg, Trump si appresta a dichiarare emergenza nazionale per avere più potere di stimolare l’industria energetica nazionale e ridimensionare alcune politiche sul cambiamento climatico, secondo quanto riportato lunedì da Bloomberg. In particolare, il numero uno della Casa Bianca dovrebbe delineare nuove politiche che consentano lo sviluppo di petrolio e gas su un maggior numero di terreni federali, riducendo al contempo le limitazioni allo sviluppo di nuove fonti energetiche introdotte dall’amministrazione uscente di Joe Biden per questioni legate al cambiamento climatico. 

Secondo un rapporto di Fox News Digital, Trump potrebbe firmare più di 200 ordini nel suo primo giorno di mandato, il maggior numero di ordini firmati da qualsiasi presidente nella storia degli Stati Uniti. Infatti, secondo quanto riportato in precedenza, avrebbe anche intenzione di dichiarare emergenza economica nazionale per promuovere il suo programma di aumento dei dazi commerciali contro la Cina e altre grandi economie. Durante la campagna elettorale, ha dichiarato di voler adottare una posizione di rigore nei confronti della Cina e ha minacciato di imporre dazi di almeno il 60% su tutte le importazioni cinesi. Tuttavia, secondo indiscrezioni più recenti, Trump potrebbe adottare un approccio più graduale al fine di evitare che la Cina si trovi in una situazione di crisi. Nel frattempo, è iniziata la tregua. L’accordo mediato da Qatar ed Egitto con il sostegno degli Stati Uniti prevede una tregua iniziale di sei settimane durante le quali Hamas libererà 33 ostaggi in cambio di centinaia di palestinesi detenuti da Israele.

A Milano occhio a Generali, Banco Bpm, Unicredit, Tim, Recordati, Mfe, Illimity, Ariston

Sul listino milanese attenzione a Generali il cui comitato per gli investimenti ha espresso un orientamento favorevole in merito all’operazione che porterà a un’integrazione con Natixis nel risparmio gestito. Tuttavia, la valutazione positiva dell’operazione non è stata adottata all’unanimità dai sei componenti del comitato. A quanto pare Stefano Marsaglia non ha condiviso le considerazioni della maggioranza del comitato. Marsaglia era l’unico componente del comitato proveniente dalla lista presentata dal gruppo Caltagirone, critico nei confronti dell’integrazione con Natixis. La valutazione del comitato finirà sul tavolo del cda della compagnia, in agenda oggi, 20 gennaio, nel primo pomeriggio. 

Invece Banco Bpm potrà recuperare oltre 200 milioni di euro dopo aver ottenuto una sentenza favorevole dalla Corte di Cassazione che ha accolto il ricorso della banca contro la Commissione Tributaria Regionale della Lombardia per una controversia del 2005. Quanto a Unicredit Commerzbank sta valutando la possibilità di tagliare migliaia di posti di lavoro dopo essere finita nel mirino della banca guidata da Andrea Orcel, secondo quanto riferito sabato dal Financial Times che ha citato fonti vicine alla situazione.

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Mentre il cda di Illimity ha reso noto il nuovo assetto organizzativo dopo l’opa lanciata da Banca Ifis sull’istituto. La decisione è stata presa il 17 gennaio, la banca l’ha resa nota ai mercati domenica sera. All’interno della riorganizzazione spicca l’uscita di un manager storico e cofondatore della banca, Andrea Clamer, che Passera aveva portato via proprio da Banca Ifis nel 2018 per fondare la sua realtà, nata dalla combinazione di Spaxs, all’epoca la maggiore special purpose acquisition company (Spac) lanciata in Europa con Banca Interprovinciale. In illimity, Clamer era a capo della divisione Specialised Credit.

Da monitorare, poi, Tim. La Corte di Appello di Roma deciderà probabilmente già oggi, 20 gennaio, sulla richiesta di sospensiva da parte del governo del pagamento da 1 miliardo di euro al colosso tlc, nell’ambito della disputa sul canone di concessione del 1998. A venerdì, le parti non avevano, infatti, trovato un’intesa per un accordo transattivo in vista del termine fissato dai giudici per il 20 gennaio. Invece, il cda di Tim convocato per il 22 gennaio potrebbe non deliberare sulla vendita di Sparkle dato che le banche al lavoro sul dossier potrebbero aver bisogno di qualche giorno in più per definire il financing, secondo quanto riferito a Reuters da alcune fonti.

  • Leggi anche: Rete Tim, il Tribunale di Milano respinge il ricorso di Vivendi: è inammissibile. Ma i francesi annunciano battaglia

E se Recordati ha smentito di nuovo, assieme al suo azionista di controllo Cvc, che ci siano trattative per una fusione con Angelini Pharma, Mfe sta guardando il dossier relativo all’emittente polacca Tvn, rete tv generalista integrata in Warner Bros Discovery che ne sta valutando la cessione, secondo fonti finanziarie citate da Il Giornale. La rete potrebbe valere oltre 1 miliardo di euro.

Per il resto occhio ad Ariston. Citi ha confermato il rating buy, ma ha abbassato il target price da 5 a 4,60 euro. «Continuiamo a vedere una storia interessante di recupero degli utili e del flusso di cassa per Ariston, mentre emerge da un 2024 molto impegnativo. Ci aspettiamo che i cali delle vendite anno su anno inizino a ridursi nel quarto trimestre del 2024, con una graduale ripresa a partire dal 2025. Per quanto riguarda i risultati dell’esercizio 2024 il prossimo 5 marzo, ci aspettiamo per la guidance 2025 una crescita organica tra +2% e +6% e un margine ebit rettificato del 6,6%-7,4%. Le elezioni in corso in Germania probabilmente continueranno a creare volatilità per l’azione, dato il commento negativo della Cdu sui sussidi per le pompe di calore, ma le vendite di pompe di calore tedesche dovrebbero rappresentare solo una percentuale bassa a singola cifra di quelle del gruppo. Con un rapporto p/e stimato per il 2025 di sole 11 volte e un rendimento del flusso di cassa di circa il 10%, Ariston ci sembra interessante e ribadiamo il nostro rating di acquisto», si legge nella nota di Citi. (riproduzione riservata)



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