Stragisti e assassini: chi sono i terroristi che saranno scarcerati nella prima fase dell’accordo per gli ostaggi – Israele.net

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Per liberare 33 ostaggi innocenti, Israele dovrà rilasciare personaggi come il terrorista che organizzò due attentati su autobus a Gerusalemme (45 morti) e quello che nel 2002 portò sul luogo del delitto un’attentatrice suicida di 16 anni

Le tre donne ostaggio rilasciate domenica dai terroristi palestinesi col ricatto della scarcerazione di terroristi detenuti

Il Ministero della Giustizia israeliano ha pubblicato sabato un elenco dei 735 detenuti palestinesi destinati ad essere scarcerati nella prima fase dell’accordo di cessate il fuoco e rilascio degli ostaggi.

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Il Ministero ha precisato che al momento non è possibile determinare in che ordine verranno scarcerati.

Secondo l’accordo, formalmente approvato dal governo israeliano venerdì sera, verranno rilasciati anche un migliaio di palestinesi arrestati nella striscia di Gaza dopo il 7 ottobre 2023, ma non direttamente coinvolti nel massacro di quel giorno.

Questi che seguono sono alcuni dei terroristi che figurano nell’elenco dei detenuti da scarcerare nei 42 giorni della prima fase.

Mohammad Abu Warda, condannato a 48 ergastoli per il suo ruolo in due attentati terroristici sulla linea di autobus 18 a Gerusalemme nel 1996 in cui furono uccise 45 persone.

Tabet Mardawi, figura di spicco della Jihad Islamica a Jenin, coinvolto nell’omicidio di 20 israeliani e nel ferimento di circa 150 altri. Arrestato nel 2002, è stato condannato a 21 ergastoli per il coinvolgimento in una serie di attentati durante la seconda intifada, tra cui: un attentato suicida in una stazione degli autobus a Binyamina, una sparatoria al mercato di Hadera, un attentato suicida su un autobus presso lo svincolo Camp 80 di Hadera, un’autobomba a Hadera, un attentato in un ristorante a Kiryat Motzkin, un attentato suicida su un autobus nella stazione centrale degli autobus di Afula, un attentato suicida su un autobus a Wadi Ara.

Gerusalemme, 25 febbraio 1996: il primo dei due attentati consecutivi sull’autobus della linea 18

Mohammed Naifeh, condannato a 13 ergastoli, è ritenuto colpevole, tra l’altro, d’aver pianificato e diretto i terroristi responsabili dell’attacco del 2002 al kibbutz Metzer in cui morirono cinque israeliani, e d’aver ordinato e pianificato un attacco a Hermesh (Cisgiordania nord), in cui furono uccise tre donne israeliane. Nel 2018, venne sventato in tempo un piano ideato da Naifeh in prigione per il sequestro di un soldato a scopo di ricatto.

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Wael Qassem, capo di una cellula di Hamas a Silwan, Gerusalemme est, condannato a 35 ergastoli per il coinvolgimento in una serie di attentati, tra cui quelli del 2002 al Café Moment di Gerusalemme, allo Sheffield Club di Rishon Lezion e alla caffetteria dell’Università di Gerusalemme sul Monte Scopus.

Nassim Zaatari, membro dell’ala militare di Hamas, condannato a 23 ergastoli per l’attentato del 2003 alla linea 2 degli autobus di Gerusalemme in cui morirono 23 persone.

Zakaria Zubeidi, un veterano a Jenin delle Brigate Martiri di Al-Aqsa di Fatah (il movimento che fa capo ad Abu Mazen), è uno dei sei detenuti evasi nel 2021 dalla prigione di Gilboa attraverso un tunnel e nuovamente arrestato dopo cinque giorni. Zubeidi è implicato in diversi attacchi terroristici, tra cui l’attacco a una sede del partito Likud a Beit She’an nel 2002 in cui vennero uccise sei persone.

Iyad Jaradat, terrorista della Jihad Islamica Palestinese, anch’egli prese parte allo scavo del tunnel nella prigione di Gilboa.

Ashraf Zaghaiar, un’importante figura di Hamas, ha diretto l’attentatore suicida responsabile dell’attacco del 2002 in Allenby Street a Tel Aviv.

Mahmoud Attallah, terrorista di Fatah (il movimento che fa capo ad Abu Mazen), condannato per l’assassinio di una donna palestinese a Nablus nel 2003. Attallah è stato recentemente accusato di violenze sessuali su guardie carcerarie femminili nella prigione di Gilboa.

Ahmad Obeid, condannato a sette ergastoli per aver inviato l’attentatore suicida responsabile dell’attentato del 2004 al Café Hillel di Gerusalemme che costò la vita a sette persone.

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Bilal Abu Ghanem, autore nel 2015 dell’attacco a un autobus in Armon Hanatziv, Gerusalemme, in cui furono uccise tre persone.

Leili Abu Ragila, residente di Gerusalemme est condannata all’ergastolo per il suo coinvolgimento nel rapimento e omicidio nel 2006 di un adolescente israeliano nel quartiere French Hill di Gerusalemme est.

Sharif Naji, condannato a quattro ergastoli per l’attentato del 2002 al ristorante Seafood Market di Tel Aviv in cui morirono tre israeliani, e per un altro attacco in cui fu ucciso un agente della polizia di frontiera.

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Riyad Arafat, condannato per l’assassinio a sangue freddo di due soldati allo svincolo Tapuach nel 2005.

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Nawal Abd Fattah, araba israeliana di Gerusalemme est, nel 2020 ha tentato di assassinare un israeliano a coltellate sulla Promenade Armon Hanatziv di Gerusalemme.

Ibrahim Zamer, nell’aprile 2023, all’età di 15 anni, ha sparato a due persone nel quartiere Sheikh Jarrah di Gerusalemme est. Zamer si è video-registrato e le immagini sono state ampiamente postate sui social network.

Raad Khalil, condannato per l’attacco all’arma bianca del 2015 alla sinagoga nel Panorama Building di Tel Aviv in cui furono uccisi due israeliani.

Raad al-Kharoub, condannato per il coinvolgimento nell’omicidio di un agente di polizia nel 2010.

Faiz Hamed, un membro della cellula che nel 2015 ha assassinato un israeliano vicino al villaggio di Duma, in Cisgiordania.

Zoheib al-Faqih, condannato per il coinvolgimento nell’omicidio di un israeliano nel 2016 in una sparatoria sulla Statale 60, a sud del Monte Hebron.

Ahmed Araf Khalil al-Asafra, guidava la cellula che nel 2019 ha assassinato un giovane israeliano a Gush Etzion.

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Iyad Mahlawas, condannato per l’omicidio nel 2003 di un israeliano a Giaffa.

Akram Hamed, membro di una cellula responsabile di diversi attentati in Cisgiordania tra cui un attacco con sparatoria nel 2001 vicino a Ofra (un israeliano ucciso) e un’altra sparatoria pochi giorni dopo, nei pressi di Ma’aleh Mikhmash (un altro israeliano ucciso).

Ibrahim Sarahna, trasportò gli attentatori responsabili di tre attacchi suicidi: l’attentatrice suicida 16enne dell’attacco in un supermercato nel quartiere Kiryat Yovel di Gerusalemme nel 2002 (due israeliani uccisi), l’attentatore suicida che uccise un agente di polizia a Gerusalemme nel 2002 e l’attentatore che quello stesso anno compì l’attacco al complesso Gan Ha’ir, vicino alla zona pedonale di Rishon Letzion (due israeliani uccisi).

Iyad Masalmeh, inviò due terroristi a compiere l’attacco con armi da fuoco del 2004 a Karmei Tzur, Cisgiordania meridionale (tre israeliani uccisi).

Mohammed Halabi, dipendente dell’organizzazione umanitaria World Vision International, arrestato e condannato nel 2016 per aver dirottato fondi umanitari a Hamas.

(Da: Ha’aretz, israele.net, 18.1.25)

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