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I bonifici istantanei sono sempre più usati in Europa, anche grazie alla recente approvazione del nuovo regolamento UE che modifica la Single Euro Payments Area (SEPA) e impone alle banche di non far pagare costi extra ai correntisti per questo tipo di servizio. L’Italia non ha ancora recepito questo regolamento, ma molte banche italiane stanno già iniziando a offrire i bonifici istantanei gratuiti, seppur in numero limitato (10-15 al mese, poi si pagano).
A differenza di altre tecnologie di pagamento elettronico, però, i bonifici istantanei non hanno solo vantaggi: comportano anche grossi rischi. Uno, in particolare, lo ha messo in evidenza il vice questore della Polizia Postale Lisa Di Berardino, durante una conferenza pubblica: i bonifici istantanei possono diventare un grande alleato dei truffatori.
Bonifici istantanei e truffe: cosa cambia
Le truffe messe a segno tramite bonifico non sono affatto una novità: da anni i truffatori provano a circuire i cittadini, specialmente quelli più anziani, al fine di convincerli a fare dei bonifici verso i loro conti correnti. Molto spesso truffe del genere vengono tentate al telefono, con il truffatore che si spaccia per un dipendente della banca della vittima.
Se il truffato si accorge in fretta di cosa gli è accaduto, però, anche se ha già pagato a volte riesce a recuperare il denaro telefonando alla sua banca e facendo bloccare i bonifici. Un bonifico tradizionale, infatti, impiega da 24 a 48 ore per arrivare a destinazione.
Le banche, poi, hanno diversi sistemi informatici che riescono a identificare i bonifici sospetti, tanto che a volte bloccano temporaneamente anche pagamenti che effettivamente il correntista voleva fare.
Con i bonifici istantanei, però, la gran parte di questi meccanismi di sicurezza si perde: questo tipo di pagamento, infatti, ha tempi rapidissimi (una decina di secondi) che rendono impossibile ogni tipo di ripensamento da parte del correntista.
Una volta effettuato il bonifico istantaneo, se la banca non lo blocca ancor prima di autorizzarlo, il denaro non torna più. Un blocco da parte della banca, però, è molto improbabile: il conto corrente di destinazione, infatti, dovrebbe essere già stato segnalato per operazioni sospette ma nessun truffatore usa un conto già segnalato, proprio per non farsi bloccare i pagamenti.
Bonifici istantanei gratis
L’allarme della vice questore Di Berardino non è casuale: entro febbraio 2025, infatti, anche l’Italia dovrà recepire la nuova normativa che obbliga le banche a offrire i bonifici istantanei allo stesso prezzo di quelli tradizionali. Per molte banche, specialmente quelle 100% online, ciò vorrà dire offrire i bonifici istantanei gratuitamente.
Il senso di questa normativa è quello di offrire ai cittadini un metodo di pagamento istantaneo alternativo ai circuiti internazionali (quasi tutti americani) delle carte di credito e debito. L’esigenza, in pratica, è la stessa che porterà alla nascita dell’euro digitale.
Ciò vuol dire che, come afferma la Di Berardino, “Se tutte le banche trasformeranno i bonifici ordinari in istantanei, sarà veramente dura tutelare i cittadini dalle frodi online: sarà, infatti, molto più difficile bloccare pagamenti sospetti in favore di potenziali truffatori“.
Come fare bonifici istantanei in sicurezza
Il fatto che uno strumento di pagamento possa diventare uno strumento di truffa, però, non vuol dire che tale strumento non va mai usato. Al contrario, è possibile fare bonifici istantanei senza rischiare nulla, o quasi.
Basta non dare per scontato che tutti i bonifici debbano essere istantanei: è bene avere a disposizione questo strumento, non è obbligatorio usarlo sempre. Fare un bonifico istantaneo ad un amico, parente, professionista, artigiano o commerciante che conosciamo bene, di persona, non è un problema. Farlo ad uno sconosciuto, invece, è molto rischioso.
A queste persone, infatti, è meglio fare un bonifico tradizionale mentre è fondamentale non fare nessun bonifico, di nessun tipo, a chi ci chiede soldi per telefono. Nemmeno se si spaccia per un dipendente della nostra banca: nessuna banca, infatti, chiama un cliente per chiedere di movimentare denaro, al massimo lo invita allo sportello per spiegargli cosa fare.
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