Lazio, Zaccagni recupera: sarà in campo a Verona

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I biancocelesti vogliono superare la Juve. L’attaccante in Veneto sfida il suo passato

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Niente di personale, anzi. A Verona è stato benissimo ed è stato trattato benissimo. Eppure è un dato di fatto che, quando incrocia la sua ex squadra, Mattia Zaccagni non sia minimamente condizionato da sensi di colpa e faccia fino in fondo il proprio dovere. Fino ad ora, almeno, è stato così. Sei gli incroci da quando, nel 2021, l’attuale capitano della Lazio ha lasciato la squadra gialloblù per trasferirsi in quella romana e il bilancio personale parla di 2 gol e 3 assist, con 3 vittorie ed altrettanti pareggi. Non ha esultato (e non lo farà neanche oggi se dovesse ripetersi), ma non si è certo tirato indietro quando si è trattato di fare male alla sua ex squadra. Uno dei due gol, tra l’altro, quello realizzato al Bentegodi nella stagione 2023-24, è anche uno dei più belli in assoluto realizzati dal calciatore romagnolo (lo fece con un colpo di tacco).

Amarcord

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Quello di oggi sarà per Zaccagni il primo ritorno al Bentegodi con la fascia di capitano della Lazio. Una investitura che testimonia come la sua crescita sia ormai giunta ai massimi livelli. Una crescita iniziata proprio a Verona, dove l’attaccante romagnolo arrivò nel 2013, a 18 anni, direttamente dal Bellaria nel cui settore giovanile è cresciuto. In gialloblù è rimasto per otto stagioni, fino al 2021, con un paio di parentesi in prestito altrove (un anno al Venezia e mezza stagione al Cittadella). Un’esperienza lunga e felice, condita da due promozioni dalla B alla A e poi, dopo la seconda, due salvezze consecutive nel massimo campionato prima di lasciare la formazione veneta per approdare alla Lazio. Ma, soprattutto, un periodo nel corso del quale Zaccagni è cresciuto come uomo e come giocatore ed ha spiccato il volo verso traguardi ancora più prestigiosi.

Ripartenza

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Ci sarà poco spazio però per gli amarcord oggi pomeriggio. Il match con il Verona arriva per la Lazio in un momento delicato, il primo di una stagione che sta andando oltre le più rosee aspettative. I cinque punti ottenuti nelle ultime cinque partite hanno frenato la corsa dei biancocelesti, che oggi hanno l’obbligo di tornare a vincere (ultimo successo il 21 dicembre a Lecce) anche per riprendersi quel quarto posto che la Juve ha loro sottratto dopo il successo ottenuto ieri sul Milan. Zaccagni, da buon capitano, si metterà alla guida di una formazione che non vuole rinunciare al sogno della Champions. Dopo l’assenza contro il Como per squalifica il capitano è pronto a riprendere il suo posto. È stato in dubbio fino a metà settimana a causa di noie muscolari, ma ha recuperato in tempo per essere presente al suo derby del cuore. Cercherà di dare un altro dispiacere al “suo” Verona e incrementare il bottino stagionale che è fermo a 6 reti (5 in campionato e 1 in Europa League) e 4 assist (2 in campionato, entrambi proprio contro il Verona nella gara di andata all’Olimpico; 1 in Europa League e 1 in Coppa Italia).

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Le scelte

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Con Zaccagni nel consueto ruolo di attaccante esterno sinistro ci saranno Isaksen a destra, Castellanos prima punta e alle sue spalle Dia. Torna quindi la formula del doppio centravanti che nei mesi autunnali è stato una specie di marchio di fabbrica della Lazio di Baroni. Il tecnico punta proprio su questa combinazione per riaccendere una formazione che, pur non demeritando, nelle ultime partite ha fatto registrare un calo abbastanza evidente. Ma l’allenatore, che ha potuto sfruttare quasi dieci giorni di lavoro senza partite (l’ultimo impegno, contro il Como, c’è stato venerdì scorso), è sicuro che la sua squadra sia pronta a ripartire. Ha anche ritoccato la difesa con gli innesti di Hysaj a destra (prima da titolare in questo campionato per l’albanese) e della quasi inedita coppia di centrali Gigot-Gila. L’altra novità sarà in panchina, dove troverà posto il nuovo acquisto Ibrahimovic. Può debuttare a partita in corso.





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