Il bonus sicurezza è stato rinnovato per il 2025, con diverse novità.
Per l’anno in corso la detrazione IRPEF connessa agli interventi volti a garantire la sicurezza domestica è pari al 36%. Scende, quindi, rispetto al 2024 in cui era al 50%.
Cambia anche il limite massimo fissato per la misura, pari a 48.000 euro nel 2025, al posto dei 96.000 euro dello scorso anno.
In questo articolo, vi spieghiamo in modo chiaro e dettagliato di cosa si tratta, quali sono le novità, a chi è rivolto e come richiedere il bonus sicurezza nel 2025.
COS’È IL BONUS SICUREZZA
Il bonus sicurezza è una detrazione fiscale del 36% sull’IRPEF per le spese sostenute per lavori finalizzati a migliorare la sicurezza della propria abitazione entro il 31 Dicembre 2027.
Il bonus sicurezza è stato introdotto per la prima volta dall’articolo 16-bis del DPR 917 del 1986. Lo scopo dell’agevolazione è incentivare i proprietari di immobili e altri soggetti interessati a investire nella sicurezza delle loro abitazioni, prevenendo furti, aggressioni e altre attività illecite.
Con l’approvazione della Legge di Bilancio 2025, il limite massimo di spesa per quest’anno è stato ridotto a 48.000 euro per unità immobiliare (rispetto ai 96.000 euro del 2024) e può essere suddiviso in 10 quote annuali di pari valore.
COSA CAMBIA
Con la Legge di Bilancio 2025, il bonus sicurezza ha subito alcune modifiche significative.
Nel dettaglio:
- la percentuale di detrazione è stata ridotta dal 50% al 36% delle spese sostenute per l’installazione di dispositivi di sicurezza;
- il limite massimo di spesa detraibile è stato abbassato da 96.000 euro a 48.000 euro per unità immobiliare.
Fatte queste precisazioni, scopiamo adesso a chi spetta questo bonus.
CHI HA DIRITTO AL BONUS SICUREZZA NEL 2025
Il bonus nell’anno in corso è accessibile a tutti i contribuenti soggetti all’IRPEF, senza limiti di reddito o ISEE.
Più precisamente, possono beneficiare dell’agevolazione non solo i proprietari o i titolari di diritti reali sugli immobili per i quali si effettuano i lavori per rendere la casa più sicura e che ne sostengono le spese, ma anche l’inquilino o il comodatario. Il bonus sicurezza poi, vale anche per le aziende.
In particolare, hanno diritto alla detrazione:
- proprietario o nudo proprietario;
- titolare di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
- soci di cooperative divise e indivise (i primi in qualità di possessori i secondi in qualità di detentori);
- soci delle società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati;
- imprenditori individuali, solo per gli immobili che non rientrano fra quelli strumentali o merce (e le imprese familiari alle stesse condizioni).
Avranno diritto alla detrazione, inoltre, purché sostengano le spese e siano intestatari di bonifici e fatture, i seguenti soggetti:
- il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado) e il componente dell’unione civile;
- il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge;
- un convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato, per le spese sostenute a partire dal 1° Gennaio 2016.
In questi ultimi tre casi, ferme restando le altre condizioni, la detrazione spetta anche se le abilitazioni comuni sono intestate al proprietario dell’immobile. La condizione di convivente o comodatario dovrà sussistere al momento dell’invio della comunicazione d’inizio lavori.
COSA SPETTA
Con il bonus nel 2025 spetta una detrazione IRPEF del 36% fino a un massimo di 48.000 euro, per le spese sostenute per una serie di interventi volti a rafforzare la sicurezza domestica.
Infatti, la misura copre le spese sostenute per tutti gli interventi effettuati entro il 31 Dicembre 2027, volti a prevenire il rischio di atti illeciti da parte di terzi. Questo include reati come furto, aggressione, sequestro di persona e altri atti che violano diritti giuridicamente protetti.
Ecco nel dettaglio quali sono gli interventi agevolabili e le spese coperte dal bonus:
- rafforzamento, sostituzione o installazione di cancellate o recinzioni murarie;
- apposizione di grate alle finestre o loro sostituzione;
- installazione di porte blindate o rinforzate;
- apposizione o sostituzione di serrature, lucchetti, catenacci, spioncini;
- installazione di apparecchi rilevatori di prevenzione antifurto e relative centraline;
- installazione di rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti;
- apposizione di saracinesche o di tapparelle metalliche con bloccaggi, ma anche di vetri antisfondamento;
- installazione di casseforti a muro;
- installazione di fotocamere o cineprese collegate con centri di vigilanza privati.
È importante ricordare che, con il bonus, la detrazione è applicabile unicamente alle spese per interventi sugli immobili. Non rientrano, ad esempio, le spese per contratti con istituti di vigilanza privata.
COME RICHIEDERLO
Non esiste una domanda specifica per il bonus sicurezza 2025, poiché la detrazione può essere richiesta direttamente in sede di dichiarazione dei redditi, attraverso il Modello 730 o il Modello Redditi PF (ex Unico), in 10 quote annuali. È possibile presentare la dichiarazione in autonomia oppure con l’aiuto di un consulente fiscale o di un CAF.
In entrambi i casi, ecco come procedere per ottenere la detrazione:
- conservare tutta la documentazione. Cioè, è necessario tenere con sé tutte le fatture e le ricevute dei pagamenti effettuati per i lavori di sicurezza;
- effettuare i pagamenti tramite metodi tracciabili. Ossia, i pagamenti devono essere eseguiti tramite carta di credito o debito, bancomat o bonifico bancario. Nel caso dei bonifici, è obbligatorio utilizzare un “bonifico parlante”, che specifica le informazioni sul soggetto che sostiene la spesa (cioè chi ordina il bonifico), il codice fiscale dell’ordinante e del beneficiario, il numero di Partita IVA dell’azienda che ha effettuato i lavori e i dettagli del pagamento (importo totale, data e numero della fattura);
- presentare la documentazione nella dichiarazione dei redditi, da suddividere in 10 quote annuali di pari importo.
COME FUNZIONA IL BONUS SICUREZZA NEL 2025
Il bonus sicurezza nel 2025 funziona mediante il riconoscimento di una detrazione IRPEF del 36% sulle spese sostenute per interventi di sicurezza domestica. Ossia una sorta di “sconto” sull’Imposta, applicabile fino a un massimo di 48.000 euro. La detrazione può essere richiesta direttamente sulle spese riconosciute, ripartita in 10 quote annuali di pari importo.
Anche se normativamente appartiene alla “famiglia” del bonus ristrutturazione e di altri bonus edilizi, questa misura è “indipendente”. Ovvero, non è necessario aver sostenuto altre spese di ristrutturazione per avere accesso alla detrazione.
Per ottenere il bonus sicurezza senza ristrutturazione è sufficiente che tali misure siano finalizzate a prevenire il rischio di atti illeciti da parte di terzi e utilizzare metodi di pagamento tracciabili. Gli atti illeciti includono furti, aggressioni, sequestri di persona e altri reati che violano diritti legalmente tutelati e perseguibili penalmente.
QUANDO SCADE IL BONUS SICUREZZA
La scadenza del bonus tende con le regole attuali è fissata al 31 Dicembre 2027. Infatti, la Legge di Bilancio 2025 ha esteso la misura per i prossimi 2 anni, con le modifiche che vi abbiamo illustrato.
Vi aggiorneremo se ci saranno altre novità. Per restare sempre aggiornati, vi invitiamo ad iscrivervi alla nostra newsletter gratuita, al canale Whatsapp o al canale Telegram.
RIFERIMENTI NORMATIVI E DI PRASSI
LA GUIDA AI BONUS 2025
Per approfondire l’argomento agevolazioni, mettiamo a vostra disposizione la guida ai bonus attivi nel 2025.
ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI
Vi segnaliamo anche la guida al bonus per le tende da sole e quella aggiornata sul bonus ristrutturazione.
Potrebbe interessarvi anche approfondire quali sono le novità che riguardano le detrazioni fiscali nel 2025. Mentre tra le agevolazioni attivi vi segnaliamo anche il bonus bollette e il bonus sociale elettrico.
Per conoscere altri aiuti e agevolazioni disponibili per famiglie e lavoratori potete visitare la nostra sezione dedicata agli aiuti alle persone.
Per restare sempre aggiornati, vi invitiamo ad iscrivervi alla nostra newsletter gratuita, al canale Whatsapp e al canale Telegram per avere le notizie in anteprima. Poi, seguite la nostra pagina Facebook per non perdere le novità più interessanti.
Potete restare aggiornati anche seguendo il canale TikTok @ticonsigliounlavoro e l’account Instagram.
Seguiteci anche su Google News cliccando su “segui” in alto dove c’è la stellina.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
Tutti gli annunci di lavoro pubblicati sono rivolti indistintamente a candidati di entrambi i sessi, nel pieno rispetto della Legge 903/1977.
Per restare aggiornato iscriviti alla nostra newsletter gratuita e al nostro Canale Telegram. Seguici su Google News cliccando in alto su “segui”.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link