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Non c’è solo Elon Musk nella rete di rapporti istituzionali con imprenditori di caratura mondiale realizzata dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. La premier ha incontrato ieri, 30 settembre, il ceo del fondo americano BlackRock, Larry Fink. La società di investimento può vantare quasi 10mila miliardi di patrimonio in gestione e ora, come sottolinea Francesco Malfetano sul Messaggero, tra le sue mire c’è di nuovo l’Italia. È la strategia della leader di Fratelli d’Italia che punta a far del Paese un polo attrattivo di investimenti stranieri. Sul tavolo c’è l’ipotesi di costruire nuovi data center nella Penisola a sostegno dell’intelligenza artificiale.
L’incontro
Palazzo Chigi ha definito l’incontro di ieri tra Meloni e Fink uno «scambio di vedute su possibili investimenti del Fondo Usa in Italia». Il dossier aperto è quello di sviluppare dei data center necessari a sostenere la corsa all’intelligenza artificiale. Per farlo, e quindi per convincere BlackRock a investire in Italia, servono però infrastrutture energetiche capaci di soddisfare il fabbisogno energetico di tali edifici. Solo due settimane fa BlackRock si è alleata con Microsoft con un fondo da quasi 30 miliardi di euro da investire nel campo delle risorse energetiche. Al tavolo durato mezz’ora erano anche presenti il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, il consigliere diplomatico della presidenza del Consiglio Fabrizio Saggio e il capo di gabinetto di palazzo Chigi Gaetano Caputi.
Gli altri dossier
Non solo intelligenza artificiale, con Larry Fink all’incontro di ieri si è parlato anche di trasporti su rotaia, reti idriche e delle telecomunicazioni, ma pure di infrastrutture portuali e aeroportuali. Insomma, si sono sondati tutti i campi di intervento nel quale potrebbe entrare il fondo americano che ha in portafoglio partecipazioni in Sace, Leonardo con il 3%, Enel, Unicredit, Intesa, Banco Bpm e Italo. Ma la premier ha anche tentato di coinvolgere BlackRock nel Piano Mattei. La presidente del Consiglio si è alzata dal tavolo con un primo successo: «la costituzione di un ristretto gruppo di lavoro» tra Fink e i presenti di ieri per individuare i progetti su cui investire.
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