- Ore 08:00 Europa attesa poco mossa. Focus sull’inflazione finale dell’Eurozona
Borse europee in rialzo in avvio di seduta (Dax +0,49%, Cac40 +0,52%, Ftse100 +0,91% e Ftse Mib +0,33% a 35.938 punti). Lo spread Btp/Bund scende a quota 110,5 punti base con il rendimento del decennale italiano in calo al 3,63%. Diffusi il 16 gennaio, i verbali dell’ultima riunione della Bce sui tassi hanno mostrato come in seno al consiglio prevalga la propensione a nuovi tagli dei tassi in parallelo al progressivo rientro dell’inflazione. Da Banca d’Italia arriva l’aggiornamento di novembre sui titoli di Stato italiani nel portafoglio degli investitori esteri, la cui dinamica sarà da confrontare con l’incremento netto di 14,2 miliardi di euro di ottobre del 2024, decimo mese consecutivo di accumulo, ha segnalato Reuters.
Il dollaro al centro
Il dollaro tira il fiato con l’euro che vale 1,028. Le dichiarazioni di Scott Bessent, nuovo Segretario al Tesoro degli Stati Uniti, durante l’audizione al Senate Banking Committee, hanno fornito ulteriori spunti. Bessent ha ribadito che il dollaro statunitense deve mantenere il suo ruolo di valuta di riserva globale e ha difeso l’uso dei dazi come strumento per correggere pratiche commerciali scorrette e negoziare vantaggi economici, sottolinea Fabrizio Barini di Integare sim. Ha minimizzato l’impatto economico dei dazi, sottolineando che eventuali «aggiustamenti di prezzo» verrebbero assorbiti gradualmente. Bessent ha, inoltre, avvertito che la mancata estensione dei tagli fiscali di Trump potrebbe causare un arresto improvviso dell’economia. Sul fronte internazionale, prosegue Barini, ha sostenuto un inasprimento delle sanzioni contro la Russia, in particolare nel settore petrolifero (Brent +0,58% a 81,76 dollari al barile, bdr), mentre ha promesso che i benefici di sicurezza sociale e Medicare non verranno toccati.
A Milano bene Azimut, Prysmian, Stm, Campari, Buzzi e Generali
Sul listino milanese Generali spunta un +0,34% a 24,28 euro. Il proprietario della francese Natixis Investment Managers e la compagnia di assicurazioni italiana sono vicini all’annuncio di un accordo per la creazione di una joint venture di gestione patrimoniale che riunirebbe due dei maggiori nomi europei del settore.
Restando nel comparto, dopo il completamento della fusione tra Unipol Gruppo (+0,56% a 12,66 euro) e UnipolSai, Moody’s ha assegnato il rating BAA2 con un outlook stabile, Fitch il rating A- con un outlook positivo, Morningstar Dbrs il rating A (high) con un trend stabile.
Meglio nel risparmio gestito Azimut (+1,13% a 25,06 euro) che prevede di chiudere il bilancio 2024 con un utile netto verso i 600 milioni di euro, posizionandosi nella fascia più alta del target rivisto lo scorso novembre di 550-600 milioni di euro, mentre per l’anno in corso punta a una raccolta netta totale di 10 miliardi di euro.
Occhio poi a Mfe (-0,07% a 2,954 euro), Mondadori (+0,24% a 2,075 euro) e Banca Mediolanum (+0,32% a 12,41 euro) perché Marina e Pier Silvio Berlusconi hanno sottoscritto un nuovo patto parasociale che regola il controllo esercitato congiuntamente su Fininvest, titolare delle partecipazioni nelle tre società. Il nuovo patto ha durata triennale e non prevede recesso a differenza del precedete, che era a tempo indeterminato.
Infine, Citigroup ha tagliato il target price di Snam (-1,19% a 4,336 euro) da 4,60 a 4,20 euro (rating neutral) e Berenberg quello di Stm (+1,10% a 24,43 euro) da 33 a 30 euro (rating buy). In evidenza anche Campari (+1,83% a 5,57 euro) e Prysmian (+1,20% a 67,66 euro).
Ore 08:00 Europa attesa poco mossa. Focus sull’inflazione finale dell’Eurozona
Borse europee attese poco mosse in avvio di seduta (+0,02% il future sull’Eurostoxx50) dopo il calo di Wall Street e in vista dell’insediamento del presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, previsto per la prossima settimana. Trump ha giurato di imporre ulteriori tariffe commerciali sulle esportazioni cinesi, il che dovrebbe portare a una potenziale guerra commerciale. I futures statunitensi salgono (+0,17% quello sul Dow Jones e +0,21% quello sull’S&P500).
C’è attesa per l’insediamento di Trump
Che il dollaro rimanga la prima valuta delle riserve mondiali e che la Federal Reserve resti autonoma sono i due punti fermi del programma illustrato al comitato finanziario del Senato Usa da Scott Bessent, da lunedì nuovo segretario al Tesoro Usa con l’insedio formale di Trump. Bessent, imprenditore miliardario e gestore di hedge fund, si è detto inoltre favorevole a imporre nuove sanzioni alla Russia. Intanto, gli investitori valutano le ultime dichiarazioni del membro della Fed, Chris Waller, secondo cui la fase di rallentamento dell’inflazione Usa dovrebbe proseguire, mettendo l’istituto centrale Usa in condizione di varare nuovi tagli dei tassi. Sul mercato monetario i derivati sono arrivati a prezzare intorno al 50% la chance di una nuova riduzione del costo del denaro a maggio piuttosto che a giugno. Lato Bce, alle 12 parla il membro del comitato esecutivo, Piero Cipollone.
Euro stabile in attesa dell’inflazione finale dell’Eurozona
L’euro è stabile a 1,028 dollari in attesa degli ultimi dati macro della settimana. Già pubblicate, a dicembre nel Regno Unito le vendite al dettaglio sono scese dello 0,3% rispetto al mese precedente contro le attese di un rialzo dello 0,4% e rispetto al +0,1% (dato rivisto) di novembre. Su base annua, sono salite del 3,6%, meno delle previsioni.
Alle 11 esce l’inflazione a dicembre finale (preliminare: +0,4% mese su mese, +2,4% anno su anno) dell’Eurozona e quella core (preliminare: +2,7% anno su anno), alle 14:30 i nuovi cantieri residenziali a dicembre negli Stati Uniti (precedente: 1,289 milioni di unità; consenso: 1,31 milioni) e le licenze edilizie a dicembre (precedente: 1,493 milioni di unità), mentre alle 15:15 la produzione industriale a dicembre (precedente: -0,1% mese su mese; consenso: +0,2% mese su mese) e il tasso di utilizzo degli impianti sempre a dicembre (precedente: 76,8%).
Petrolio in rialzo, pil della Cina +5,4% nel quarto trimestre
I prezzi del petrolio salgono, avviandosi verso il quarto aumento settimanale consecutivo, poiché le ultime sanzioni statunitensi sul commercio energetico russo hanno ridotto l’offerta e spinto al rialzo i prezzi delle transazioni spot e i costi di spedizione. I futures sul greggio Brent segnano un progresso dello 0,39% a 81,61 dollari al barile e quelli sul greggio statunitense West Texas Intermediate dello 0,54% a 78,22 dollari al barile. Finora questa settimana Brent e Wti hanno registrato aumenti, rispettivamente, del 2,5% e del 3,6%. «Le preoccupazioni sull’offerta derivanti dalle sanzioni statunitensi ai produttori di petrolio e alle petroliere russe, combinate con le aspettative di una ripresa della domanda grazie a potenziali tagli ai tassi di interesse negli Stati Uniti, stanno sostenendo il mercato del greggio», afferma Toshitaka Tazawa, analista di Fujitomi Securities. «L’aumento previsto della domanda di cherosene a causa del freddo negli Stati Uniti è un altro fattore di supporto», precisa. Venerdì scorso, l’amministrazione Biden ha annunciato un ampliamento delle sanzioni contro i produttori di petrolio e le petroliere russe.
I principali clienti di Mosca, Cina (il pil del quarto trimestre del 2024 della seconda economia mondiale ha mostrato una dinamica congiunturale dell’1,6% e un tasso annuo del 5,4%, contro attese pari all’1,6% su trimestre e al 5% su anno dopo l’incremento dell’1,3% e del 4,6% – entrambi rivisti oggi al rialzo – nei tre mesi al 30 settembre) e India, stanno ora cercando in tutto il mondo barili sostitutivi, causando un aumento dei costi di spedizione. «I crescenti rischi per l’offerta continuano a sostenere ampiamente i prezzi del petrolio», indicano gli analisti di Ing, prevedendo che l’amministrazione Trump adotti una posizione rigida nei confronti di Iran e Venezuela, i due principali fornitori di greggio.
A Milano occhio a Generali, Unipol, Mfe, Mondadori, Banca Mediolanum e Snam
Sul listino milanese attenzione a Generali perché il proprietario della francese Natixis Investment Managers e la compagnia di assicurazioni italiana sono vicini all’annuncio di un accordo per la creazione di una joint venture di gestione patrimoniale che riunirebbe due dei maggiori nomi europei del settore.
Restando nel comparto, dopo il completamento della fusione tra Unipol Gruppo e UnipolSai, Moody’s ha assegnato il rating BAA2 con un outlook stabile, Fitch il rating A- con un outlook positivo, Morningstar Dbrs il rating A (high) con un trend stabile.
Attenzione anche a Mfe, Mondadori e Banca Mediolanum perché Marina e Pier Silvio Berlusconi hanno sottoscritto un nuovo patto parasociale che regola il controllo esercitato congiuntamente su Fininvest, titolare delle partecipazioni nelle tre società. Il nuovo patto ha durata triennale e non prevede recesso a differenza del precedete, che era a tempo indeterminato. Infine, Citigroup ha tagliato il target price di Snam da 4,60 a 4,20 euro (rating neutral) e Berenberg quello di Stm da 33 a 30 euro (rating buy).
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