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Rafforzare la sicurezza energetica e promuovere lo sviluppo sostenibile nell’area del Mediterraneo. Con questo spirito è stato firmato ieri un accordo di cooperazione nel settore delle energie rinnovabili e delle infrastrutture energetiche tra tra Italia, Emirati Arabi Uniti e Albania. L’intesa, raggiunta ad Abu Dhabi, ha un valore di un miliardo di euro ed è stata firmata alla presenza del Presidente degli Emirati Arabi Uniti Mohamed bin Zayed Al Nahyan, del Premier Giorgia Meloni (che ieri ha compiuto 48 anni) e del Primo Ministro albanese Edi Rama. Entrando nello specifico, l’intesa prevede la realizzazione di un’interconnessione elettrica transfrontaliera tra Tirana e Roma, con l’obiettivo di esportare energia pulita prodotta in Albania verso ‘’Italia tramite un cavo sottomarino attraverso il Mar Adriatico. Secondo Meloni “si tratta di un progetto ambizioso che dimostra come la cooperazione tra Paesi geograficamente e culturalmente diversi possa portare benefici concreti. L’Italia si candida a diventare un hub strategico per i flussi energetici tra Europa e Africa, sfruttando la sua posizione naturale nel Mediterraneo”.
L’accordo è stato siglato da rappresentanti di spicco del settore, tra cui il Ministro dell’Industria e della Tecnologia avanzata degli Emirati, Sultan Al Jaber, il Ministro dell’Ambiente italiano Gilberto Pichetto Fratin e la Vicepremier albanese Belinda Balluku. Il progetto prevede non solo la produzione di energia rinnovabile, ma anche la costruzione di infrastrutture adeguate per facilitare lo scambio energetico tra le nazioni coinvolte.
Transizione energetica
Nel corso del suo intervento alla Abu Dhabi Sustainability Week, Meloni ha sottolineato la necessità di evitare approcci ideologici alla transizione energetica: “La fusione nucleare, a esempio, può produrre energia pulita, sicura e illimitata, trasformandola da arma geopolitica a risorsa accessibile per tutti, in grado di cambiare la storia dell’umanità”. L’accordo tripartito si inserisce in una visione strategica volta a incrementare la quota di energia rinnovabile nel mix energetico italiano, riducendo la dipendenza da singole nazioni per l’approvvigionamento. La diversificazione delle fonti energetiche è un punto chiave per il governo italiano, che intende garantire sicurezza energetica e stabilità economica.
Anche Nicola Procaccini, co-presidente del gruppo dei conservatori al Parlamento Europeo, ha evidenziato l’importanza dell’intesa: “Rientra perfettamente nella strategia del governo per aumentare la produzione di energia verde e ridurre la dipendenza da fornitori unici. Questa è una visione a lungo termine che promuove la sicurezza energetica e l’indipendenza politica dell’Italia”.
Infrastrutture moderne e sostenibili
Un aspetto cruciale dell’accordo è la realizzazione di infrastrutture moderne e sostenibili per il trasporto dell’energia, come sottolineato da Meloni: “Dobbiamo garantire che la transizione energetica avvenga in modo sostenibile, con infrastrutture adeguate per evitare squilibri economici e sociali”. Sul piano operativo, la società Masdar degli Emirati Arabi Uniti avrà un ruolo chiave nella gestione tecnica del progetto, mentre le autorità italiane e albanesi si occuperanno degli aspetti logistici e normativi.
Il partenariato si inserisce in un quadro più ampio di collaborazione internazionale, con l’obiettivo di rafforzare i legami diplomatici e commerciali tra Europa, Medio Oriente e Balcani. Secondo Meloni “questo accordo dimostra come la diplomazia energetica possa essere uno strumento di pace e sviluppo sostenibile”.
Tra sostenibilità e innovazione
Infine, il Presidente del Consiglio ha ribadito l’importanza di un approccio equilibrato alla transizione ecologica, sottolineando che il futuro dell’energia dipenderà dalla capacità di bilanciare sostenibilità e innovazione, senza compromettere la competitività economica: “Non possiamo permettere che la decarbonizzazione avvenga a scapito della nostra economia. Un giusto equilibrio è essenziale per garantire prosperità e stabilità”.
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