A Città del Messico, la Jaguar TCS Racing non ha preso punti, senza mai brillare tra le squadre di vertice della Formula E e ha anzi perso diverse occasioni in gara
Il deludente E-Prix di Città del Messico ha ridimensionato l’inizio di stagione, in Formula E, della Jaguar TCS Racing. Partito ultimo (ventiduesimo), Nick Cassidy in classifica – considerando le varie penalità successive alla gara – ha ottenuto il dodicesimo piazzamento. In generale, il neozelandese non è mai stato in lotta per le posizioni di rilievo, evidentemente mai a suo agio con la guidabilità della I-Type 7.
Per Mitch Evans invece (quinto in qualifica), l’evento messicano è stato sinonimo di delusione. Quando al giro 28 David Beckmann si è fermato all’ingresso del Foro do Sol (in curva 12) e la bandiera gialla si è trasformata in Safety Car, alla tornata successiva, il classe 1994 era infatti ottavo. In Jaguar, però, si era scelto di allungare la fase di gara prima della seconda attivazione, non ancora effettuata.
A quel punto, Evans avrebbe potuto sfruttare la sezione conclusiva dell’E-Prix (come a San Paolo) per effettuare l’Attack Mode e massimizzare i benefici delle quattro ruote motrici. Al contrario, dopo la ripartenza del giro 31, l’alfiere della Jaguar TCS Racing ha tamponato Nico Mueller, dovendosi ritirare. Nessun punto, dunque, oltreché l’amarezza di un’opportunità sprecata.
Le parole dei protagonisti
In questi termini, ovviamente, una volta che è terminata la competizione, non ci sono state parole di soddisfazione. Lo si è evidenziato con le riflessioni che sono arrivate al portale ufficiale della squadra.
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Circa la gara dell’Hermanos Rodriguez, il Team Principal James Barclay ha spiegato: “Abbiamo vissuto una giornata piuttosto insolita per noi, un E-Prix senza punti. Non ci era mai capitato nelle ultime ventitre gare consecutive. Mitch Evans era in una posizione forte, con una modalità di attacco tardiva ancora da usare e un leggero aumento di energia. La manovra dell’auto davanti a lui, però, ha causato un incidente“.
E su Cassidy: “Lui è partito dalla posizione ventidue. Sapevamo che sarebbe stata una gara impegnativa da questa posizione. Con tutte le auto intorno a lui con la stessa strategia, non siamo riusciti a fare i progressi che volevamo. Pur essendo risalito fino alla dodicesima piazza, purtroppo non è stato sufficiente per entrare nei punti. Ora guardiamo a Jeddah. Che questo risultato ci motivi per tornare a segnare punti importanti“.
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Nessuna soddisfazione, prevedibilmente, si è ravvisata tra i piloti. Pur su presupposti differenti, il mancato arrivo a punti ha comunque avuto una sua risonanza.
Così Evans: “Sono partito quinto. Speravo quindi in un risultato migliore, ma la gara non è stata brillante e l’incidente alla fine è stato inevitabile. Ero proprio dietro a Nico Mueller. Lui, però, ha avuto un problema e ha rallentato improvvisamente. Ho cercato di reagire, ma ho toccato la sua posteriore sinistra e non ho potuto fare nulla. Nel complesso, è stato un risultato deludente. Dobbiamo lavorare prima della prossima gara a Gedda“.
Cassidy, invece, ha ripercorso le varie difficoltà, sin dall’inizio. In questi termini: “La gara è stata davvero frustrante. Come squadra abbiamo fatto progressi fantastici in questo fine settimana. Abbiamo iniziato con le prime libere difficili, ma abbiamo fatto tutti i passi giusti per avere una macchina davvero forte per le qualifiche”.
E ancora: “Sono riuscito a entrare nei Duelli con un solo giro di spinta, il che è stato incredibile. Dunque, il fatto che il mio tempo sul giro sia stato cancellato è stato davvero motivo di insoddisfazione. Città del Messico è una pista difficile per sorpassare, quindi partire dalle retrovie ha reso difficile progredire. Ora guarderemo a Jeddah e passeremo del tempo in disparte continuando a migliorare le nostre prestazioni”.
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