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FERMO Da un lato la Ciclovia Adriatica a Marina Palmense, dall’altro il finanziamento Iti Urbano per la Ciclovia dell’Ete Vivo: Fermo punta sulle piste ciclabili, con risorse, scommettendo sulla mobilità sostenibile. E non è un caso se quest’anno la città è diventata comune ciclabile. Qualità della vita migliore, indubbiamente, e capacità di attrarre quella parte turistica che ama muoversi pedalando sulle due ruote.
La costa
A Marina Palmense, dice il sindaco Paolo Calcinaro, «a metà ottobre partiranno i lavori della Regione per completare il percorso ciclabile che collegherà il quartiere con Marina di Altidona». E’ quel tratto di percorso riservato alle biciclette che nell’estate appena conclusa, era stato riservato alle due ruote, ma non ancora con una pista ufficiale.
«Va dal fosso San Biagio – spiega l’assessore alla mobilità dolce Alessandro Ciarrocchi – a Marina di Altidona. Va avanti quindi la ciclovia Adriatica, sviluppando la parte sud. Il ponte, ha cambiato le abitudini». Abitudini di cittadini e turisti, nello specifico, con il ponte che è parte integrante della Ciclovia, come è stato detto subito, a partire dalla progettazione. Vicino alla rampa fermana c’è un punto noleggio biciclette, tanti sono i ciclisti che colgono l’occasione di percorrerlo per passare da Porto San Giorgio a Fermo e viceversa.
Il centro
Dalla costa sud al centro cittadino, perché tra le otto opere meritevoli di finanziamento con l’Iti Urbano (450mila euro i fondi disponibili) c’è il completamento della ciclovia dell’Ete Vivo. Attualmente la pista ciclabile copre il percorso di via Respighi, mentre nel prossimo futuro si punterà al completamento tra Calderano e Fonte Fallera, ovvero a collegare l’attuale tratto con la zona del polo scolastico Ipsia. Un intervento che rientra nelle politiche green di questi Iti urbani. Tornando al progetto specifico il collegamento ciclabile sarà realizzato in una zona, residenziale, che ancora non è fornita di ciclovie. In più andrà a collocarsi come mobilità alternativa al traffico di una delle arterie principali non solo della città di Fermo, ma forse anche dell’intero Fermano, molto trafficata soprattutto in entrata e in uscita dalle scuole. E non è tutto perché ancora non c’è nulla di concreto, il confronto è appena cominciato, ma si pensa anche a un collegamento “Mare-città”.
La riunione
«Da una riunione fatta con gli operatori – prosegue Ciarrocchi – è emersa la volontà di capire come collegare San Michele (quindi Lido di Fermo) con il centro e quindi via Respighi e Fonte Fallera. Questo potrebbe essere il tratto finale, ma è ancora allo studio, non è finanziato dagli Iti Urbani. Ci sono molte più persone che arrivano, lasciano la macchina e si spostano sulle due ruote, in bicicletta, e poi vanno al mare. Si vuole spingere verso l’uso della bicicletta».
La svolta
Ormai è un punto fermo della politica green del Comune, e Ciarrocchi aggiunge: «Ora che siamo comune ciclabile, continueremo nella politica di sensibilizzazione all’uso delle biciclette, faremo iniziative specifiche in questo senso, valutando anche l’eventuale inserimento di zone 30 per garantire la sicurezza dei ciclisti». Tra queste iniziative rientra quella svoltasi alla fine dello scorso mese di giugno, quando i due comuni di Fermo e Porto San Giorgio hanno festeggiato insieme le bandiere blu e gialla, con una pedalata da Lido a Marina Palmense e ritorno, con partenza ufficiale sul nuovo ponte sulla foce del fiume Ete.
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