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“Il Presidente Meloni ha argomentato che l’approfondimento tecnico-giuridico ha concluso che si tratta di materia statale. Si tratta di un atteggiamento serio che non valuta le azioni per convenienza politica. De Luca ha imposto ai Consiglieri Regionali di votare una Legge ad delucam in una visione sovietica in cui tutto si può cambiare a seconda delle necessità personali prima ancora che politiche. Fare una Legge che in sostanza dice che è riconosciuto il divieto di terzo mandato ma che i due si calcolano dal riconoscimento regionale equivale a dire che solo per De Luca sarebbe possibile, teoricamente, fare tre mandati. Una cosa ridicola che farebbe eccezione alla Legge e alla storia in Campania. Da oltre quindici mesi l’unica attività di De Luca è concentrata a risolvere il suo problema mentre in Campania si muore di mala sanità, si vive con un sistema di trasporti pubblici da terzo mondo, con territori che sono devastati da incendi d’estate e da alluvioni e frane d’inverno, con una qualità della vita che vede le province campane agli ultimi posti in tutte le classifiche pubblicate da organismi indipendenti. De Luca e’ come un prete che a messa invece di leggere il Vangelo spiega come si diventa Cardinale”.
Lo dichiara il Senatore di Fratelli d’Italia, Antonio Iannone, Commissario Regionale del Partito in Campania.
“De Luca preferisce il teatrino e la politica politicante invece di amministrare”. Così Stefano Caldoro, capo dell’opposizione in Consiglio regionale della Campania sulle dichiarazioni del presidente De Luca. “Critica con singolare vittimismo una decisione ineccepibile, quanto scontata, del Governo – aggiunge Caldoro – della quale è stato lui stesso l’artefice approvando una legge ad personam sul terzo mandato. Così come appare chiaro che sia proprio lui a temere di andare al voto”. “Con questa presidenza – conclude Stefano Caldoro – la Campania è purtroppo diventata la Regione ultima in Italia e in Europa, peggiore per qualità della vita a causa di una totale incapacità di governo”.
“A nome di chi ha parlato il presidente pro tempore in questa delirante conferenza stampa? Delle due l’una: o De Luca, oggi lo ha fatto a nome di tutta la sua coalizione oppure il Pd deve chiarire subito da che parte sta. De Luca ha detto di avere intenzione di andare avanti: a nome di chi, con chi e col sostegno di chi? Vuol far intendere che i problemi con il suo partito e le sinistre sono risolti? Vuol dire che le riserve sulla sua candidatura sono state sciolte e che le parole di Schlein e dei suoi erano solo parole al vento e quindi stiamo assistendo ad una pantomima mentre nelle segrete stanze stanno trattando per continuare a gestire insieme il potere? Se invece così non fosse, allora i cittadini campani meritano chiarezza e atti concreti, come la sfiducia in Consiglio e l’espulsione dal partito. Quanto alle intenzioni, ai progetti, agli investimenti miliardari evocati nel solito show favolistico, solo un tema per tutti: la sanità. Con che coraggio De Luca parla in maniera trionfalistica di nuove strutture ospedaliere, quando negli ultimi anni ha chiuso ben 20 pronto soccorso e la gente muore, emigra per le cure o addirittura rinuncia a curarsi?”. Lo afferma Severino Nappi, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania.
“De Luca, da uomo delle istituzioni, dovrebbe sapere che le leggi valgono per tutti”. Lo dichiara, in una nota, il deputato campano di Fratelli d’Italia Imma Vietri commentando le dichiarazioni rese dal governatore della Campania dopo la decisione del Consiglio dei Ministri di impugnare la legge regionale che gli consente di ricandidarsi per la terza volta. “Invece che sul terzo mandato, De Luca avrebbe dovuto convocare una conferenza stampa per spiegare la disastrosa gestione della sanità in Campania che continua ad avere ospedali nel caos per carenza di personale e file di ambulanze davanti ai pronto soccorso; sul sistema di trasporti pubblici da terzo mondo; sulle aree interne e costiere che continuano ad essere abbandonate a loro stesse; sulla qualità della vita che vede le province campane agli ultimi posti in tutte le classifiche pubblicate da organismi indipendenti. Il governatore – aggiunge Vietri – avrebbe dovuto spiegare il bilancio negativo della sua amministrazione che da ben dieci anni, con la complicità del Pd e dei suoi alleati, mal gestisce la Regione. E invece, come al solito, ha preferito spostare l’attenzione sul Governo nazionale che, secondo lui, ‘trova il tempo’ di occuparsi di problemi marginali come il terzo mandato, non considerando però che, per un Governo serio com’è quello guidato dal Presidente Meloni, nessun argomento che gli compete è marginale. De Luca – conclude Vietri – prenda atto di non essere una ‘eccezione’ e lo accetti con serenità”.
“Tutti noi conosciamo De Luca per i danni che ha provocato alla nostra meravigliosa regione, oltre che per i suoi toni quasi sempre inappropriati contro il governo, i giornalisti, Don Patriciello e altri ancora. Di certo, De Luca non parla a titolo di tutti i cittadini campani. Anzi, mai la regione Campania era stata così isolata da tutto e tutti. Da quando lui è alla guida la nostra regione è tra le ultime d’Europa per finanziamenti europei spesi, per la sanità e per i trasporti. Prima De Luca va a casa, prima la nostra regione potrà ripartire”.
Così il senatore campano della Lega Gianluca Cantalamessa, coordinatore provinciale di Napoli.
“L’unico che prende le decisioni ad personam qui è solo De Luca che per quasi dieci anni ha fatto il bello e il cattivo tempo, imboccando la strada del clientelismo che ha finito per premiare cacicchi e capibastone con l’unico obiettivo di accentrare tutto il potere su se stesso. La verità è che la bocca del governatore dice una cosa ma i nostri occhi ne vedono un’altra. Il suo tempo è finito. D’altronde, se De Luca crede che il governo della Campania gli sia stato concesso in dote si sbaglia di grosso. La sua candidatura è tutt’altro che potente, anzi la definirei impotente perché in questi anni ha rinunciato ad amministrare con serietà e cura la nostra regione come avrebbe fatto un buon padre di famiglia e non farebbe altro che aggravare la situazione della Campania. Bisogna voltare pagina e lasciare che i cittadini campani scelgano, senza imposizioni, il profilo giusto per riportarla al livello che merita, in particolare sanità e trasporti in condizioni adeguate ad un paese civile”.
Lo dichiara il deputato e coordinatore regionale della Lega Gianpiero Zinzi.
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