Landini: “Il governo fa cassa sulle pensioni”. Durigon: “Non aumenterà l’età pensionabile”. Ma la Lega chiama l’Inps a riferire

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La Cgil e le opposizioni protestano per il pasticcio del governo e dell’Inps in materia di pensioni. Il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon (Lega), assicura che non ci saranno aumenti di età pensionabile, ma è il suo stesso partito a volerci vedere chiaro, con Alberto Bagnai che intende convocare in Parlamento l’Inps. 

Maurizio Landini a Repubblica: “Fanno cassa sulle pensioni”. La denuncia è partita proprio dalla Cgil. “Hanno corretto gli applicativi sull’innalzamento dell’età pensionabile solo grazie alla nostra denuncia. Ciò che è successo ci preoccupa e conferma che si vuole solo fare cassa” afferma il segretario generale della Cgil Maurizio Landini in una intervista a La Repubblica. “Hanno fatto cassa miliardaria anche sulle rivalutazioni delle pensioni all’inflazione. Hanno stretto tutti i canali di accesso anticipato – ha detto Landini -. Opzione donna quasi non esiste più. I giovani rischiano assegni poco dignitosi, per via del lavoro povero e discontinuo: altro che previdenza integrativa, c’è bisogno di una pensione di garanzia. Quest’anno poi le pensioni si riducono per via dei coefficienti di trasformazione più bassi. E ora il blitz dell’Inps”. “Il lavoro che si sta creando è povero e precario – ha osservato Landini -. La disoccupazione giovanile aumenta. Crescono i Neet. Chi può, fugge all’estero. Gli inattivi esplodono. Abbiamo 6 milioni di lavoratori sotto gli 11mila euro lordi all’anno. E 4 milioni in part-time, soprattutto involontario. Vola l’occupazione over 50, proprio perchè questo governo ha peggiorato l’accesso alle pensioni. Mentre siamo vicini a una crisi strutturale dell’industria. La produzione cala da 21 mesi, aumentano le richieste di cassa integrazione e calano le ore lavorate e gli investimenti”.

Claudio Durigon a QN: “Bloccheremo aumenti dell’età da pensione”. “Garantiamo che non ci sarà nessun aumento dell’età pensionabile o degli altri requisiti negli anni a venire”. Lo ha detto il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, intervistato dal Qn. “L’Inps ha inserito erratamente nel suo applicativo previsionale, prima di qualsiasi decreto ministeriale che determinasse e stabilisse questa attività, l’aumento dei requisiti per il pensionamento. Ma posso dire fin da ora che per quanto ci riguarda l’età per la pensione di vecchiaia non salirà oltre i 67 anni, né dal 2027 né dopo. E lo stesso vale per gli anni di contributi per la pensione cosiddetta anticipata”, assicura Durigon. L’esponente leghista sottolinea: “Sappiamo benissimo che la speranza di vita può variare e crescere anno dopo anno, nel 2024 di un mese, nel 2025 di due. E sappiamo che c’è una norma che la collega all’aumento dei requisiti pensionistici. Ma non è nostra intenzione far crescere l’età pensionabile oltre i 67 anni: interverremo, dunque, su questo quando sarà necessario agire, per bloccare gli aumenti”.

Francesco Boccia a Fanpage: “No a nuovi esodati”. Sulle pensioni “ci piacerebbe sapere cosa ne pensa Salvini, che per dodici anni, in maniera anche sgradevole e scorretta, ha criticato pesantemente Elsa Fornero. Tutto quello che smentiscono di solito poi accade. Quindi purtroppo le smentite di solito equivalgono a conferme, da parte del governo di destra a guida Giorgia Meloni. E stiamo chiedendo chiarimenti, non solo all’Inps, ma ai ministeri competenti, Lavoro e ministero dell’Economia” afferma Francesco Boccia (Pd) in un’intervista a Fanpage.it. “Allungare di cinque mesi i requisiti per andare in pensione, soprattutto modificare i coefficienti, è grave e scorretto”, insiste Boccia. “Vogliamo trasparenza – conclude il presidente dei senatori del Pd – perché le italiane e gli italiani che devono andare in pensione vogliono sapere come ci andranno e a quali condizioni. Temiamo che stiano costruendo un’altra categoria di esodati, cioè persone senza pensione e senza salario”.

Alberto Bagnai: “L’Inps venga a riferire in Parlamento”. “Al prossimo ufficio di presidenza della Commissione bicamerale di controllo enti gestori chiederò ai rappresentanti dei gruppi di valutare l’opportunità di audire l’Inps in merito alla singolare vicenda del software di simulazione che forniva risultati non conformi alle normative in vigore” annuncia Alberto Bagnai, presidente della Commissione. “La materia previdenziale è delicata ed occorre evitare incidenti di comunicazione nel fornire ai cittadini elementi essenziali per guardare con serenità al futuro”.

 



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