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Il premier libanese Najib Mikati è arrivato a Damasco per la prima visita dallo scoppio della guerra civile siriana nel 2011. Il capo di governo di Beirut è stato invitato da Ahmad al-Jolani, il leader della coalizione di ribelli che all’inizio di dicembre hanno fatto cadere il regime di Bashar al-Assad.
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Il vice capo di Stato maggiore israeliano, Amir Baram, ha chiesto di lasciare il suo incarico anticipatamente, alla fine di febbraio. In una lettera al capo di Stato maggiore, Herzl Halevi, Baram ha sostenuto che l’intensità dei combattimenti a Gaza si è attenuata e che ora la sua \”capacità di contribuire come vice capo di Stato maggiore è limitata\”. Proprio a causa della guerra nella Striscia, ha ricordato, aveva accettato la richiesta dell’Idf di estendere il mandato di sei mesi oltre i soliti due anni. \”Non ho intenzione di ricoprire questa posizione per tre o quattro anni interi\”, cioè un doppio mandato, ha aggiunto, riferendo di essere disposto a svolgere qualsiasi ruolo nell’apparato della difesa.
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E’ stato intercettato un razzo lanciato dalla Striscia di Gaza meridionale verso l’area di Kerem Shalom, dove sono risuonate le sirene. Lo ha riferito l’esercito israeliano, precisando che non ci sono segnalazioni di feriti o danni.
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E’ atteso a Damasco il premier ad interim libanese, Najib Miqati, che nella capitale siriana incontrerà il nuovo leader Ahmed al-Sharaa. Miqati è alla guida di una delegazione di cui fanno parte, come riportano i media libanesi, il ministro degli Esteri, Abdallah Bou Habib, il numero uno della Sûreté générale, Elias Baissari, e il capo dell’intelligence militare, Tony Kahwagi. Due giorni fa il Parlamento di Beirut, dopo oltre due anni di vuoto di potere, ha eletto il nuovo presidente del Paese dei Cedri, Joseph Aoun, che dovrà poi nominare un nuovo premier per andare verso la formazione del nuovo governo. Secondo le notizie riportate ieri dai media del Paese dei Cedri, al-Sharaa ha invitato Miqati nella capitale siriana durante un colloquio telefonico avvenuto a inizio mese.-
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Quattro palestinesi sono stati uccisi e molti altri feriti in attacchi aerei israeliani su Gaza City, secondo quanto riferito da fonti dei soccorritori all’agenzia turca Anadolu. Una fonte medica ha riferito che tre palestinesi sono stati uccisi e altri feriti in un attacco aereo su un appartamento vicino alla moschea di Al-Kanz nel quartiere di Al-Rimal, a ovest di Gaza City. Un altro palestinese è stato ucciso e molti altri feriti in un attacco su un appartamento nel quartiere di Al-Zeitoun, a est di Gaza City, secondo i team della difesa civile. Nel frattempo, la difesa civile di Gaza ha annunciato la sospensione delle operazioni di diversi veicoli antincendio e di soccorso a causa della mancanza di forniture di manutenzione e pezzi di ricambio. In una dichiarazione, il servizio ha affermato che le forze israeliane \”hanno distrutto la maggior parte delle attrezzature e dei pezzi di ricambio disponibili sul mercato locale che in precedenza soddisfacevano le minime esigenze di manutenzione dei nostri veicoli. Hanno anche distrutto la nostra scorta di forniture per le riparazioni\”. La difesa civile ha chiesto ai gruppi umanitari internazionali e regionali di fornire urgentemente quanto necessario prima che tutte le operazioni si interrompano.
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\”Stiamo facendo dei progressi reali sugli ostaggi a Gaza\”. Lo ha detto il presidente Joe Biden riferendo di aver parlato oggi con i negoziatori.
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Sharon Cuneo, ex ostaggio di Hamas liberata nel novembre 2023, ha chiesto al gruppo militante palestinese di trattare umanamente il marito David ancora a Gaza e di inviarle un video in cui lo si vede per avere prova che sia in vita. \”Mi chiamo Sharon Cuneo e mio marito David Cuneo è a Gaza\”, afferma la donna in arabo in un video. \”Sapete che l’Islam considera i prigionieri tra i gruppi vulnerabili che meritano pietà, benevolenza e cura, come i poveri e gli orfani, e devono essere trattati umanamente per avere cura dei loro diritti e proteggere la loro umanità. Vi chiedo un video di David per vederlo. Grazie\”. Dopo il recupero dei corpi di altri due ostaggi, padre e figlio, morti mentre si trovavano a Gaza, sono ancora 98 i rapiti nelle mani dei gruppi terroristici nella Striscia.
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Per il corpo diplomatico italiano la liberazione di Cecilia Sala \”significa la conferma del grandissimo livello che da anni contraddistingue il lavoro dei diplomatici e della nostra intelligence rispetto a tanti altri Paesi del mondo e dà grandissimo lustro all’impegno diretto di Meloni e Tajani, che non hanno sbagliato una virgola\”. Lo ha detto il sottosegretario agli Esteri, Giorgio Silli, intervistato dal Qn. Per quanto riguarda gli altri ‘casi Sala’ nel mondo, non ce n’è \”nessuno di questa portata, ma ci sono tante situazioni particolari che vengono monitorate e tanti casi che vengono risolti dai nostri diplomatici senza grande visibilità. L’Italia garantisce un’attenzione molto più alta di altri Paesi a chi risiede all’estero, al momento sette milioni di persone\”, ha spiegato Silli.
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I Guardiani della Rivoluzione iraniani affermano di aver \”smantellato una rete di spionaggio\” nella provincia iraniana sud-occidentale del Khuzestan. I Pasdaran hanno annunciato, in un comunicato citato dall’agenzia Irna, che i membri della squadra di spionaggio svolgevano attività di intelligence \”per uno degli Stati del Golfo Persico\” e \”stavano cercando di raccogliere informazioni sui centri sensibili della provincia\”.
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\”Le tetre immagini che provengono dalla California ricordano le case, le scuole e gli ospedali devastati di Gaza\”, ha dichiarato su X il vicepresidente dell’Iran, Mohammad Javad Zarif, riferendosi agli incendi attorno a Los Angeles che hanno fatto almeno 11 morti. \”E’ umano provare comprensione per i californiani che hanno perso tutto per la furia della natura, soprattutto perché molti laggiù erano dalla parte degli abitanti di Gaza che hanno perso tutto alla ferocia di Israele\”, ha aggiunto Zarif.
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Per il deputato di opposizione Gadi Eisenkot, l’attuale capo di Stato maggiore israeliano Herzi Halevi dovrebbe dimettersi, insieme a \”coloro che avevano un ruolo il 7 ottobre\”. L’ex capo di Stato maggiore ha sostenuto di \”fare distinzione tra coloro che sono stati eletti e coloro che sono stati nominati\”. Pur elogiando Halevi, Eisenkot ha affermato che \”non sarà perdonato\” per il \”gigantesco fallimento\” del 7 ottobre.
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Il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha parlato con il ministro degli Esteri dell’Oman. Badr bin Hamad Al Busaidi della sicurezza regionale e degli sforzi in corso per la stabilità e la pace in Siria, Gaza e Yemen. Lo ha riferito il portavoce Matthew Miller su X.
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Hamas avrebbe acconsentito a rinviare la risoluzione di diverse questioni irrisolte con Israele a una fase successiva dell’accordo di cessate il fuoco, se questo verrà attuato senza indugio e come richiesto. Lo ha riferito una fonte del gruppo palestinese al quotidiano qatarino al-Araby al-Jadeed, ripresa dalla stampa israeliana. Secondo la stessa fonte, l’Egitto avrebbe accettato le richieste di Israele sul dispiegamento delle truppe lungo il corridoio Philadelphia e il rinvio della discussione sul ritiro completo dalla zona cuscinetto fino a dopo l’attuazione della prima fase dell’accordo. La fonte ha detto che i negoziati stanno \”progredendo bene\” e ha sottolineato che hanno \”raggiunto il punto più vicino al completamento dell’accordo da quando sono iniziati\”. I mediatori e Hamas stanno aspettando una risposta da Israele, che è prevista \”entro poche ore\”. Nel frattempo, riferisce Haaretz, fonti egiziane a conoscenza dei negoziati hanno detto al quotidiano qatarino che se la proposta attuale verrà approvata, le discussioni sugli ostaggi rimanenti, non inclusi nella prima fase, inizieranno due settimane dopo l’entrata in vigore dell’accordo.
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Hamas avrebbe acconsentito a rinviare la risoluzione di diverse questioni irrisolte con Israele a una fase successiva dell’accordo di cessate il fuoco, se questo verrà attuato senza indugio e come richiesto. Lo ha riferito una fonte del gruppo palestinese al quotidiano qatarino al-Araby al-Jadeed, ripresa dalla stampa israeliana. Secondo quanto riportato dalla TV Al Masirah, controllata dagli Houthi, una persona è stata uccisa e altre sei sono rimaste ferite in seguito agli attacchi delle forze israeliane al porto di Ras Isa, nello Yemen occidentale. Intanto sono 5, secondo il ministero libanese della Salute, le persone uccise oggi in un attacco israeliano nel Libano meridionale, nonostante il cessate il fuoco in vigore dalla fine di novembre tra Israele e Hezbollah. L’esercito israeliano ha dichiarato di aver preso di mira un camion che trasportava armi utilizzate da Hezbollah nel Libano meridionale.
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Siria, premier libanese Mikati arrivato a Damasco
Il premier libanese Najib Mikati è arrivato a Damasco per la prima visita dallo scoppio della guerra civile siriana nel 2011. Il capo di governo di Beirut è stato invitato da Ahmad al-Jolani, il leader della coalizione di ribelli che all’inizio di dicembre hanno fatto cadere il regime di Bashar al-Assad.
Vice capo esercito Israele chiede di lasciare incarico
Il vice capo di Stato maggiore israeliano, Amir Baram, ha chiesto di lasciare il suo incarico anticipatamente, alla fine di febbraio. In una lettera al capo di Stato maggiore, Herzl Halevi, Baram ha sostenuto che l’intensità dei combattimenti a Gaza si è attenuata e che ora la sua “capacità di contribuire come vice capo di Stato maggiore è limitata”. Proprio a causa della guerra nella Striscia, ha ricordato, aveva accettato la richiesta dell’Idf di estendere il mandato di sei mesi oltre i soliti due anni. “Non ho intenzione di ricoprire questa posizione per tre o quattro anni interi”, cioè un doppio mandato, ha aggiunto, riferendo di essere disposto a svolgere qualsiasi ruolo nell’apparato della difesa.
Idf: intercettato razzo lanciato da Gaza su Kerem Shalom
E’ stato intercettato un razzo lanciato dalla Striscia di Gaza meridionale verso l’area di Kerem Shalom, dove sono risuonate le sirene. Lo ha riferito l’esercito israeliano, precisando che non ci sono segnalazioni di feriti o danni.
Premier libanese atteso a Damasco, incontra autorità del dopo-Assad
E’ atteso a Damasco il premier ad interim libanese, Najib Miqati, che nella capitale siriana incontrerà il nuovo leader Ahmed al-Sharaa. Miqati è alla guida di una delegazione di cui fanno parte, come riportano i media libanesi, il ministro degli Esteri, Abdallah Bou Habib, il numero uno della Sûreté générale, Elias Baissari, e il capo dell’intelligence militare, Tony Kahwagi. Due giorni fa il Parlamento di Beirut, dopo oltre due anni di vuoto di potere, ha eletto il nuovo presidente del Paese dei Cedri, Joseph Aoun, che dovrà poi nominare un nuovo premier per andare verso la formazione del nuovo governo. Secondo le notizie riportate ieri dai media del Paese dei Cedri, al-Sharaa ha invitato Miqati nella capitale siriana durante un colloquio telefonico avvenuto a inizio mese.-
Soccorritori: 4 palestinesi uccisi in attacchi israeliani a Gaza
Quattro palestinesi sono stati uccisi e molti altri feriti in attacchi aerei israeliani su Gaza City, secondo quanto riferito da fonti dei soccorritori all’agenzia turca Anadolu. Una fonte medica ha riferito che tre palestinesi sono stati uccisi e altri feriti in un attacco aereo su un appartamento vicino alla moschea di Al-Kanz nel quartiere di Al-Rimal, a ovest di Gaza City. Un altro palestinese è stato ucciso e molti altri feriti in un attacco su un appartamento nel quartiere di Al-Zeitoun, a est di Gaza City, secondo i team della difesa civile. Nel frattempo, la difesa civile di Gaza ha annunciato la sospensione delle operazioni di diversi veicoli antincendio e di soccorso a causa della mancanza di forniture di manutenzione e pezzi di ricambio. In una dichiarazione, il servizio ha affermato che le forze israeliane “hanno distrutto la maggior parte delle attrezzature e dei pezzi di ricambio disponibili sul mercato locale che in precedenza soddisfacevano le minime esigenze di manutenzione dei nostri veicoli. Hanno anche distrutto la nostra scorta di forniture per le riparazioni”. La difesa civile ha chiesto ai gruppi umanitari internazionali e regionali di fornire urgentemente quanto necessario prima che tutte le operazioni si interrompano.
Biden: stiamo facendo progressi sugli ostaggi a Gaza
“Stiamo facendo dei progressi reali sugli ostaggi a Gaza”. Lo ha detto il presidente Joe Biden riferendo di aver parlato oggi con i negoziatori.
Moglie ostaggio chiede ad Hamas video marito
Sharon Cuneo, ex ostaggio di Hamas liberata nel novembre 2023, ha chiesto al gruppo militante palestinese di trattare umanamente il marito David ancora a Gaza e di inviarle un video in cui lo si vede per avere prova che sia in vita. “Mi chiamo Sharon Cuneo e mio marito David Cuneo è a Gaza”, afferma la donna in arabo in un video. “Sapete che l’Islam considera i prigionieri tra i gruppi vulnerabili che meritano pietà, benevolenza e cura, come i poveri e gli orfani, e devono essere trattati umanamente per avere cura dei loro diritti e proteggere la loro umanità. Vi chiedo un video di David per vederlo. Grazie”. Dopo il recupero dei corpi di altri due ostaggi, padre e figlio, morti mentre si trovavano a Gaza, sono ancora 98 i rapiti nelle mani dei gruppi terroristici nella Striscia.
Silli: liberazione Sala conferma alto livello della diplomazia
Per il corpo diplomatico italiano la liberazione di Cecilia Sala “significa la conferma del grandissimo livello che da anni contraddistingue il lavoro dei diplomatici e della nostra intelligence rispetto a tanti altri Paesi del mondo e dà grandissimo lustro all’impegno diretto di Meloni e Tajani, che non hanno sbagliato una virgola”. Lo ha detto il sottosegretario agli Esteri, Giorgio Silli, intervistato dal Qn. Per quanto riguarda gli altri ‘casi Sala’ nel mondo, non ce n’è “nessuno di questa portata, ma ci sono tante situazioni particolari che vengono monitorate e tanti casi che vengono risolti dai nostri diplomatici senza grande visibilità. L’Italia garantisce un’attenzione molto più alta di altri Paesi a chi risiede all’estero, al momento sette milioni di persone”, ha spiegato Silli.
Iran: ‘Pasdaran smantellano rete spionistica nel sud-ovest’
I Guardiani della Rivoluzione iraniani affermano di aver “smantellato una rete di spionaggio” nella provincia iraniana sud-occidentale del Khuzestan. I Pasdaran hanno annunciato, in un comunicato citato dall’agenzia Irna, che i membri della squadra di spionaggio svolgevano attività di intelligence “per uno degli Stati del Golfo Persico” e “stavano cercando di raccogliere informazioni sui centri sensibili della provincia”.
Iran: ‘Le immagini della California ricordano Gaza devastata’
“Le tetre immagini che provengono dalla California ricordano le case, le scuole e gli ospedali devastati di Gaza”, ha dichiarato su X il vicepresidente dell’Iran, Mohammad Javad Zarif, riferendosi agli incendi attorno a Los Angeles che hanno fatto almeno 11 morti. “E’ umano provare comprensione per i californiani che hanno perso tutto per la furia della natura, soprattutto perché molti laggiù erano dalla parte degli abitanti di Gaza che hanno perso tutto alla ferocia di Israele”, ha aggiunto Zarif.
Eisenkot, Halevi dovrebbe dimettersi per fallimento 7/10
Per il deputato di opposizione Gadi Eisenkot, l’attuale capo di Stato maggiore israeliano Herzi Halevi dovrebbe dimettersi, insieme a “coloro che avevano un ruolo il 7 ottobre”. L’ex capo di Stato maggiore ha sostenuto di “fare distinzione tra coloro che sono stati eletti e coloro che sono stati nominati”. Pur elogiando Halevi, Eisenkot ha affermato che “non sarà perdonato” per il “gigantesco fallimento” del 7 ottobre.
Blinken sente omologo Oman; focus su Siria, Gaza e Yemen
Il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha parlato con il ministro degli Esteri dell’Oman. Badr bin Hamad Al Busaidi della sicurezza regionale e degli sforzi in corso per la stabilità e la pace in Siria, Gaza e Yemen. Lo ha riferito il portavoce Matthew Miller su X.
Media, ok Hamas rinvio questioni irrisolte a seconda fase
Hamas avrebbe acconsentito a rinviare la risoluzione di diverse questioni irrisolte con Israele a una fase successiva dell’accordo di cessate il fuoco, se questo verrà attuato senza indugio e come richiesto. Lo ha riferito una fonte del gruppo palestinese al quotidiano qatarino al-Araby al-Jadeed, ripresa dalla stampa israeliana. Secondo la stessa fonte, l’Egitto avrebbe accettato le richieste di Israele sul dispiegamento delle truppe lungo il corridoio Philadelphia e il rinvio della discussione sul ritiro completo dalla zona cuscinetto fino a dopo l’attuazione della prima fase dell’accordo. La fonte ha detto che i negoziati stanno “progredendo bene” e ha sottolineato che hanno “raggiunto il punto più vicino al completamento dell’accordo da quando sono iniziati”. I mediatori e Hamas stanno aspettando una risposta da Israele, che è prevista “entro poche ore”. Nel frattempo, riferisce Haaretz, fonti egiziane a conoscenza dei negoziati hanno detto al quotidiano qatarino che se la proposta attuale verrà approvata, le discussioni sugli ostaggi rimanenti, non inclusi nella prima fase, inizieranno due settimane dopo l’entrata in vigore dell’accordo.
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