Roma – “Ci sono stati oltre 600 eventi in tutte le province italiane e in 30 paesi nel mondo per celebrare sia il nostro Made in Italy, che è diventato, nel tempo, da etichettatura sul luogo di produzione al marchio di eccellenza e di qualità nel mondo. Per questo il Presidente del Consiglio ha voluto imprimere un corso importante e significativo scegliendo come nome del Ministero, Ministero delle Imprese e del Made in Italy, cioè delle persone e delle imprese che fanno l’economia e del Made in Italy che ne rappresenta l’eccellenza”.
Così Adolfo Urso, ministro Mimit, nel corso della Cerimonia della Giornata Qualità Italia – Consegna Premi Leonardo, a Villa Madama.
“Con la legge quadro sul Made in Italy abbiamo creato la giornata nazionale del Made in Italy, già svolta lo scorso anno. Le imprese italiane hanno saputo, meglio di altre, reagire alla crisi, si dice oggi resilienza, e guardare e conquistare nuovi mercati, scalando le posizioni internazionali dell’export.
Identità, innovazione, internazionalizzazione sono le tre I dell’impresa Italia, che dobbiamo tenere sempre presente come nostra bussola anche in questa fase. Stanno sorgendo nuovi comparti produttivi che si fanno largo nel mondo. La farmaceutica, la scienza della vita che è l’esportazione oggi principale che cresce nel nostro mondo.
Sicuramente l’aerospazio, noi siamo stati conquistatori dello spazio, terza potenza nel mondo dopo Unioni Sovietiche e Russia a lanciare un vettore nello spazio.
La blue economy, l’economia dei mari, degli oceani e delle risorse marine del sottosuolo, la cantieristica, la nautica e non solo.
L’industria creativa e artistica che è il meglio della cultura italiana, il soft power che conquista il mondo e l’industria della difesa che è assolutamente necessaria, oggi più che mai, per difendere la pace e la libertà dell’Europa.
Lo scorso anno, nel superare Giappone e Corea del Sud come grande paese esportatore, collocandoci soltanto dopo i grandi giganti – Cina, Stati Uniti e Germania, che hanno dimensioni demografiche e economiche incommensurabili rispetto alla nostra piccola Italia – siamo stati anche il paese in Europa che ha accolto più investimenti esteri nel greenfield, 35 miliardi di euro, più di Germania e Francia.
Ed è per questo che tra i premi vi sarà anche a chi è investito in questo paese nella microelettronica, nella digitalizzazione, perché noi possiamo sì diventare paese leader nell’economia del digitale, che è quella che poi in qualche misura rende più competitive il nostro sistema paese nel Mondo”.
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